Management

Nel 2010 crescerà l’outsourcing per la gestione delle applicazioni

Diverse analisi mostrano una tendenza a riportare in-house le attività di sviluppo, soprattutto nelle grandi imprese, mentre appare in aumento il ricorso ad aziende esterne per la gestione delle applicazioni. Ecco i perché

Pubblicato il 18 Gen 2010

outsoucing-150302165111

Secondo recenti ricerche, nel corrente anno un numero sempre minore di aziende prevede di affidare lo sviluppo di applicazioni IT in outsourcing. Questo a causa delle preoccupazioni riguardanti possibili lievitazioni di costi e tempi e del desiderio di mantenere in una prima fase gestionale le applicazioni in-house.

Per contro, diverse altre imprese, come per esempio Nokia Siemens Networks, stanno cercando di esternalizzare l’amministrazione e la manutenzione delle applicazioni proprio per contenere i costi. In questo senso, il gigante delle telecomunicazioni Nokia Siemens Networks un paio di mesi fa ha firmato un accordo triennale per i servizi di gestione delle applicazioni IT con la società di consulenza e outsourcing Accenture.

Secondo i termini di tale accordo, Accenture gestirà per Nokia le applicazioni legate alle risorse umane e le funzioni di finanza e controllo, ma anche i tool e le piattaforme all’interno di tutta la corporation. Le applicazioni di IT management inerenti queste funzioni erano in precedenza esternalizzate presso un certo numero di fornitori.

Il CIO di Nokia Siemens Manfred Immitzer ha affermato che i servizi in outsourcing di gestione comprendono anche la manutenzione, il monitoraggio e i miglioramenti dei sistemi di Nokia Siemens, dovunque queste funzioni si rendano necessarie. L’avere dato in outsourcing tutte le predette applicazioni permette un’economia di scala che “ci consente una riduzione dei costi molto significativa rispetto al valore di riferimento che abbiamo oggi “, ha precisato Immitzer (i termini finanziari dell’accordo non sono stati resi noti).

La necessità di consolidare e di dare in outsourcing la gestione delle applicazioni IT è nata due anni fa, con la fusione tra Nokia Network Business Group e la divisione COM di Siemens AG. L’azienda che ne è derivata opera in circa 200 paesi in tutto il mondo e conta circa 60.000 dipendenti.

“Si tratta di due grandi imprese con culture molto diverse e diversi modelli di governance, che hanno richiesto un pesante processo di integrazione”, ha sottolineato Immitzer. “Abbiamo ereditato un sacco di sistemi differenti sviluppati e gestiti da società diverse – ha aggiunto -. Per mettere insieme due mondi, avevamo bisogno di apportare un taglio netto con il passato”.

Si riduce l’outsourcing dello sviluppo di applicazioni

L’accordo siglato da Nokia Siemens Networks fa parte di una più ampia strategia volta all’outsourcing della gestione delle applicazioni IT piuttosto che non all’esternalizzazione dello sviluppo di applicazioni.

Secondo un sondaggio condotto da Computer Economics, che ha visto coinvolte 200 società statunitensi e canadesi con lo scopo di individuare come viene investito il denaro destinato all’outsourcing, lo sviluppo di applicazioni rimane ancora la forma più popolare di outsourcing IT. Ma il suo utilizzo è diminuito quasi del 40% rispetto al 2007, quando il 52% delle aziende intervistate ha devoluto in outsourcing parte o tutto lo sviluppo di applicazioni, rispetto al 33% di oggi.

Tale riduzione può essere attribuita alla volontà delle società di ritardare i progetti a causa della recessione e/o ad attività di progetto in house, invece che di outsourcing. Nell’analisi “The State of Enterprise IT Services: 2009” di Forrester Research, il 38% delle 659 imprese intervistate ha dichiarato di aver affidato in outsourcing la progettazione e lo sviluppo di applicazioni custom o di aver assunto un consulente per fare questo lavoro nel 2010.

“Ritengo che gran parte del lavoro di progetto, quella pertinente allo sviluppo, sia stata prosciugata – ha dichiarato John McCarthy, un analista di Forrester e co-autore dello studio -. Le aziende stanno attivando contratti per l’outsourcing della maintenance e stanno portando gli utenti a fare un po’ di sviluppo in-house. E questa sta diventando una precisa linea strategica”.

McCarthy prevede che le aziende si rivolgeranno sempre di più ai servizi gestiti al fine di sostituire i sistemi più vecchi con soluzioni economicamente più efficaci. “Entro la seconda metà del 2010, le organizzazioni diranno che non è più nel loro interesse avere attivi una serie di vecchi sistemi – ha sostenuto McCarthy -. Troveranno il coraggio di fare un po’ di razionalizzazione, di eliminare alcuni sistemi e poi di esternalizzare la manutenzione dei servizi rimanenti in un ambiente di managed service”.

Lo studio di Forrester riferisce anche che nel corso dell’ultimo anno il 38% delle imprese intervistate ha esternalizzato la manutenzione delle applicazioni pacchettizzate, con un incremento di 11 punti percentuali rispetto all’anno precedente. “Penso che il 2010 sarà un anno particolarmente impegnativo per le organizzazioni – ha concluso McCarthy -. Ci sarà ancora molta pressione sui budget IT, ma il business deve anche fare i conti con Wall Street … e mostrare di essere in grado di crescere”.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati