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Data center più green, ecco la norma-guida ISO 50001:2018

I data center sono da tutti additati come elementi fortemente energivori, tutti ne sono consapevoli, ma nessuno finora ha trovato modo di risolvere tale problema. Ora c’è una norma a supportare chi ci ha tentato invano. È la ISO 50001:2018, una sorta di guida per creare veri e propri piani di risparmio energetico e fissare obiettivi di utilizzo.

Pubblicato il 21 Feb 2023

a guide for green data centers ISO 50001:2018

Chi cerca di un riferimento, convinto ad adottare un approccio sistematico per migliorare le proprie prestazioni energetiche, può disporre della norma ISO 50001:2018. Anche i data center utilizzano spesso gli standard ivi definiti, per tentare di ridurre il proprio impatto ambientale, senza intaccare profitti e risorse.

Dietro a questa sigla, infatti, si cela una guida che accompagna, passo per passo, tutti coloro che mirano ad ottimizzare i consumi di energia. Il valore di questa normativa ISO è la sua capacità di indicare una strategia generale a lungo termine e, allo stesso tempo, fornire anche consigli per il day by day di ogni singolo. È grazie a questa “doppia mobilitazione”, dei vertici e della collettività, che diventa possibile innescare un reale cambiamento. Per diventare più sostenibili, infatti, essenziale diventa la partecipazione

di tutti, di ogni team e sede dell’organizzazione. E deve essere una partecipazione attiva e, soprattutto, informata.

Quando la ISO 50001:2018 cambia i data center

Cresce la domanda di storage, networking e potenza di calcolo e i data center continuano inevitabilmente a espandersi. Oltre ai costi di costruzione e al volume delle apparecchiature, crescono anche il consumo di energia e le necessità di raffreddamento.

Tra le voci da tenere più controllate, per non sprecare troppa energia, ci sono proprio i costi HVAC. Riscaldamento, ventilazione e condizionamento dell’aria, consumano, infatti, molta energia. Grazie alla norma ISO, è possibile ridurre questo impatto, sfruttando meglio gli asset ad alta intensità energetica.

Gli stessi standard possono, al contempo, aiutare ad orientarsi tra le innumerevoli opzioni, se si desidera disegnare una strategia energetica “personalizzata” e implementabile.

Avere una norma di riferimento, infatti, aiuta a fissare e monitorare obiettivi ragionevolmente ambiziosi, misurando nel tempo i progressi compiuti. Guardando gli standard, per esempio, si potrebbe scoprire di dover efficientare i layout predefiniti dei rack e le esigenze di HVAC perché diventino più efficienti. L’ideale sarebbe poter utilizzare i dati di consumo, per identificare le apparecchiature che consumano più energia, e attuare un piano di correzione. Sempre la norma ISO 50001:2018 detta voce anche sui processi di sostituzione delle apparecchiature, diventando un riferimento per compiere miglioramenti reali e tangibili.

I vantaggi dell’”ascoltare” la ISO 50001:2018

Non c’è alcuna obbligatorietà inerente a questa norma, ma i vantaggi dell’applicarla sono evidenti. Eccone alcuni in ambito sia ambientale che organizzativo e di business.

Riduzione dei costi energetici

È il primo effetto di questi standard a saltare all’occhio, visti i risparmi verificabili offerti ad ogni azienda che li segue. Rendono possibile, infatti, minimizzare i costi generali, lo può testimoniare Google che, in tre anni, ha evitato di spendere oltre 1 miliardo di dollari.

Riduzione dell’impronta di carbonio

I dati sull’energia possono essere un buon riferimento per dimostrare il proprio impegno per l’ambiente. Ciò vale anche per i data center che, lavorando su questi stessi dati, possono mostrare il loro miglioramento continuo nel tempo.

Maggiore impegno organizzativo

Il coinvolgimento degli stakeholder senior è, spesso, la chiave per il successo di una strategia di Energy Management System (EnMS). Non è scontato ottenerlo e, secondo la norma ISO, è più semplice se si adotta un approccio Top-Down. Una scelta “forte”, oggi, efficace solo se accompagnata da una strategia strutturata per l’uso dell’energia in tutta l’organizzazione.

KPI easy-to-follow e documentati

Di nascita, o per business, molti data center solitamente misurano le proprie prestazioni energetiche. La norma ISO 50001:2018 invita tutti a farlo più rigoroso e crescente nel tempo. Sono un riferimento per non perdere la rotta.

Quando il sistema di gestione di un asset come l’energia è così ben monitorato, si può comprendere meglio come un data center utilizza l’energia e dove possono migliorare le prestazioni. Ciò si traduce spesso in policy, processi e procedure strutturate che garantiscono continuità e costanza al suo interno, e non solo.

Cercasi supporto per implementare la ISO 50001:2018

Molte organizzazioni di terze parti offrono una guida all’audit, per i data center che desiderano un aiuto. Una volta implementati, gli standard dovrebbero garantire un miglioramento continuo, grazie a un approccio “plan-do-check-act“, fino a raggiungere la massima efficacia.

Alcuni governi hanno iniziato ad erogare, assieme alla norma, degli strumenti ad hoc per applicarla. Non sono altro che ulteriori mini-guide, con liste di attività utili per un EnMS compliant alle norme ISO, raggruppate in base alle sette sezioni dello standard ISO 50001:2018:

  • Contesto dell’organizzazione
  • Leadership
  • Pianificazione
  • Supporto
  • Operatività
  • Valutazione delle prestazioni
  • Miglioramento

In Italia, al momento, non esiste un tool del genere, anche se potrebbe aiutare davvero i data center a meglio muoversi per diventare conformi allo standard. Le task sono elencate senza un criterio di priorità: ogni organizzazione può farle proprie, in virtù dei propri obiettivi e del proprio punto di partenza del percorso.

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