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Aruba: il quarto Data Center Campus italiano sarà a Roma

Costruito su un’area di 74mila metri quadrati sarà costruito presso il Tecnopolo Tiburtino, il data center ha comportato un investimento di circa 300 milioni di euro e verrà completato entro la primavera del 2020

Pubblicato il 02 Lug 2018

Aruba: il quarto Data Center Campus italiano sarà a Roma

Il nuovo Hyper Cloud Data Center di Aruba sarà completato entro la primavera del 2020 a Roma e permetterà alla società di consolidare la propria posizione di fornitore di servizi IT di livello enterprise. La struttura, per cui è previsto un investimento di circa 300 milioni di euro in 5 anni, è costruita nell’area del Tecnopolo Tiburtino (Roma est).

Con questo ulteriore investimento, Aruba ha dichiarato di voler diventare il principale punto di riferimento nell’ambito dei servizi e soluzioni di data center – fisiche e in cloud – per le imprese, la PA centrale, gli Enti locali e il settore del banking e finance.

Il polo è nato per volontà della Camera di Commercio di Roma, in collaborazione con la Regione Lazio e il Comune di Roma, per ospitare realtà imprenditoriali tecnologicamente innovative e che, a oggi, sono più di 130.

Si tratta del quarto data center italiano di Aruba, che va ad aggiungersi ai due di Arezzo e al Global Cloud Data Center di Ponte San Pietro (BG), inaugurato solo pochi mesi fa e che sta riscuotendo un grande successo grazie alla grande richiesta di spazi sia da parte di aziende italiane che di corporation internazionali. I 4 data center nazionali sono parte di un più ampio network europeo che include oltre all’Italia, Germania, Francia, Inghilterra, Repubblica Ceca, oltre al datacenter in Polonia.

Aruba: il quarto Data Center Campus italiano sarà a Roma

Nello specifico, qui di seguito le principali caratteristiche dell’Hyper Cloud Data Center:

  • costruito su un’area di 74.000 m² interamente proprietaria, con 52.000 m² di superficie destinata al data center, di cui oltre 30.000 m² alle sale dati;
  • vanta fino a 66 MW di potenza raggiungibile, prodotta al 100% da fonti rinnovabili; il sito è completamente ecologico grazie all’uso di energia rinnovabile certificata a livello europeo tramite Garanzia di Origine (Certificazione GO), alla quale si aggiunge l’autoproduzione di energia fotovoltaica e l’uso di sistemi di raffreddamento a efficienza ottimizzata (free-cooling);
  • offre collegamenti backbone con i data center IT3 di Ponte San Pietro (BG) e IT1 e IT2 di Arezzo, ed esterni verso internet sia da nord che da sud;
  • garantisce massimi livelli di sicurezza logica e fisica con controllo degli accessi e perimetri di controllo multipli;
  • è progettato e gestito per rispondere ai requisiti delle certificazioni: Rating 4 ANSI/TIA 942-A, ISO 9001, 27001, 14001 e 50001;
  • si tratta di un data center carrier neutral con servizi di connettività gestita, collegamenti ridondati in fibra e trasporti dedicati;
  • sono previste circa 200 assunzioni;
  • prevede la presenza aree uffici e magazzini a disposizione dei clienti;
  • è una location facilmente raggiungibile dagli aeroporti internazionali di Fiumicino e Ciampino e dalle stazioni di Roma Termini e Roma Tiburtina.

“Siamo orgogliosi di annunciare questo progetto, parte essenziale dello sviluppo della nostra rete nazionale di data center. Il nostro obiettivo è da sempre quello di rispondere alle esigenze dei nostri clienti, lo abbiamo già fatto meno di un anno fa creando Global Cloud Data Center vicino Milano per andare incontro al bacino d’utenza del nord Italia e dell’Europa Centrale, offrendo un polo tecnologico il cui successo ha superato di gran lunga le aspettative. Per questo, ora vogliamo fare lo stesso con Hyper Cloud Data Center di Roma, per dare risposta alle necessità del settore pubblico e delle aziende del centro e sud Italia” ha commentato Stefano Cecconi, Amministratore Delegato di Aruba S.p.A.

“La scelta di Aruba di creare un nuovo data center a Roma – ha spiegato Lorenzo Tagliavanti, Presidente della Camera di Commercio di Roma – è molto importante soprattutto per due aspetti: da un lato inverte la tendenza che ha visto alcune grandi aziende spostare la propria sede centrale o addirittura abbandonare del tutto la Capitale. Questa volta, invece, una società leader nel suo settore in Italia e di respiro internazionale investe ingenti risorse sul nostro territorio con indubbie ricadute positive su occupazione e imprese e, dunque, sul benessere di tutta la comunità. Dall’altro lato Aruba, scegliendo il Tecnopolo Tiburtino come nuova sede del suo progetto, premia l’impegno e la visione della Camera di Commercio di aver creato delle infrastrutture all’avanguardia e di aver avviato, ormai da anni, un percorso strategico sulla strada dello sviluppo digitale e dell’innovazione”.

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