Semiramis, Erp per la media impresa

La sfida è a Sap e a Dynamics Nav di Microsoft, nel cuore del mercato Erp per aziende tra 20 e 200 utenti. La lancia Dedagroup come Value added Distributor (esclusivo sul mercato italiano) della piattaforma Semiramis della terza software house tedesca, SoftM

Pubblicato il 22 Dic 2009

MILANO – Si chiama Semiramis ed è un nuovo software Erp web-based lanciato da SoftM (www.softm.com), azienda tedesca che offre soluzioni It per la media impresa e appartiene al gruppo internazionale Comarch (www.comarch.com). In Italia, la soluzione è distribuita da Dedagroup (www.dedagroup.it), software house trentina che sviluppa gestionali per imprese, banche e Pa. Ugo Pellicani (nella foto), nuovo channel manager per la soluzione Erp di SoftM, sottolinea come Dedagroup sia oggi un raggruppamento di aziende attive nel software e servizi e funzioni come “Federazione di competenze”. Il gruppo è nato infatti nel 2001 dalla fusione di otto società localizzate principalmente in Trentino. Il modello federativo si è consolidato in “associazione intelligente di aziende” con l’arrivo dell’amministratore delegato Gianni Camisa (ex general manager Ibm Global Services South Region, ndr), che ha istituito una divisione centrale di competenze e servizi condivisi, lasciando alla periferia le singole aziende, ciascuna con una core mission ben precisa, ed evitando sovrapposizioni. Così oggi Dedagroup è arrivata a venti aziende sparse per lo “stivale” e circa 700 dipendenti; e con 97 milioni di euro di ricavi consolidati nel 2008 (+14,9% sul 2007) scala la classifica delle aziende italiane di software e servizi (dal 40° al 33° posto). Quattro le sue aree di business: Pa, con 1600 tra province e comuni servite dall’applicativo Civilia; Banche, con un punto di forza nelle casse rurali; Industria e Servizi, con baricentro nel nord-est; e infrastruttura tecnologica comune alle tre aree. Specie nelle prime due aree, l’approccio strategico aziendale può essere riassunto con: “essere a fianco delle aziende nel percorso di internazionalizzazione sui mercati esteri”.
Dedagroup è focalizzata sulle medie imprese: ha un 50% di clienti “storici” Acg Ibm (contabilità gestionale) e un 50% di clienti Galileo Erp (gestionale specifico per i settori della Produzione, delle Cantine, delle Confezioni e della Distribuzione) e ora propone Semiramis. “Ispirato al nome della regina assira che ha inventato il diritto commerciale, Semiramis è un Erp di seconda generazione per il 100% scritto in Java, basato sul web e modulare”, spiega Pellicani.
Analizzando la soluzione in dettaglio, 100% in Java vuol dire che si possono aggiungere web services; basato interamente sul web significa che tutto l’applicativo è centralizzato, per cui nel client non serve alcun software oltre al browser (il client ha quindi “zero costi amministrativi”). Infine, la piattaforma System Engine è un sistema “lego” estremamente modulare basato su Soa per l’infrastruttura e Soba (Service oriented business application) per gli applicativi: oltre alle varie “torri” che rappresentano i 16 moduli classici (dalla contabilità alla produzione, con business intelligence, workflow, e Crm integrati – vedi figura in alto) la soluzione accoglie framework verticali add-on prodotti da partner certificati che aggiungono i web services. “Con SoftM i partner certificati non vendono come Isv i propri pezzi add-on, ma li aggiungono a listino della casa madre che li commercializza, e garantisce che l’add-on venga mantenuto nel tempo”, spiega Pellicani. “Il System Engine si compra integrato col middleware e poggia su una virtual machine che lo isola dal sistema operativo”. Parlare poi di Erp di seconda generazione (Erp-2) significa pensare all’azienda estesa: un utente può lavorare dall’esterno ed essere abilitato all’accesso dell’applicativo con un sistema di Identity access management.
“Alla flessibilità tecnologica si somma quella contrattuale: la licenza software si può comprare on premise o come Saas. Il posizionamento è sulla media impresa “italiana”, da 20 a 200 user, “anche se i tedeschi arrivano fino a 500 user”, conclude Pellicani.

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