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L’evoluzione della grafica sul web

Le capacità di calcolo dei nuovi PC hanno esteso anche al browser la possibilità di effettuare rendering complessi: ecco quali opportunità offre in ambito aziendale.

Pubblicato il 07 Nov 2022

grafica sul web

Il settore della computer grafica è stato uno dei comparti dell’informatica che negli ultimi due decenni ha registrato un’evoluzione inarrestabile. Trainato dalle esigenze sempre più complesse dell’industria produttiva, del cinema e dei videogiochi, lo sviluppo della computer grafica ha richiesto ai produttori di hardware di uscire sul mercato con hardware sempre più performante e dai costi accessibili. E se, ovviamente, le ultime schede video (GPU) non sono ancora alla portata delle tasche di tutti, è comunque sbalorditivo il delta di prezzo rispetto al costo di una workstation dedicata degli anni Novanta.

Questo progresso nella qualità dell’hardware è stato significativo soprattutto nei computer domestici, che hanno montato schede video e processori sempre più potenti, per beneficiare di applicativi per il rendering professionale o di intrattenimento. La successiva evoluzione del web e il successo della formula di applicazioni in cloud, ha fatto sì che molti importanti produttori software iniziassero a valutare la possibilità di offrire le proprie piattaforme di rendering non solo più come eseguibili desktop ma come soluzioni SAAS (Software As A Service).

Le motivazioni alla base di questa valutazione sono diverse, non ultima quella di sfruttare la potenza di elaborazione lato server per abbattere i costi di on boarding per gli utenti, che per utilizzare il software non sono più costretti all’acquisto di gravose licenze, ma possono usufruirne on demand o dietro al pagamento di un canone contenuto.

Computer grafica SAAS: non solo 2D

Inizialmente, la proposta di applicazioni grafiche SAAS era limitata solo ai software di fotoritocco o di disegno vettoriale, che richiedevano relativamente meno potenza di elaborazione. Nell’ultimo decennio, però, il successo del cloud ha fatto sì che sempre più aziende avessero a disposizione soluzioni di elaborazione lato server di semplice configurazione e dai costi più contenuti.

I produttori di software hanno iniziato perciò a sfruttare le infrastrutture rese disponibili da provider cloud come AWS o Google per trasformare i software di elaborazione 3D in prodotti fruibili in modalità SAAS. La stessa industria videoludica ha investito per offrire soluzioni di rendering 3D che semplificassero l’accesso all’esperienza di gioco, permettendo di lanciare un applicativo 3D direttamente dal browser, senza necessitare di installazioni di librerie specifiche sul desktop.

Basandosi sulle specifiche di OpenGL ES 2.0, Khronos Group, un’organizzazione non profit, ha sviluppato la libreria WebGL: un insieme di routine in grado di gestire il rendering in 3D in una finestra del browser, più specificamente in un Canvas HTML5. La libreria, infatti, è sviluppata in Java Script, è compatibile con tutti i browser più moderni e non richiede nessuna configurazione lato utente.

La libreria WebGL

WebGL rappresentò sin dall’inizio un’evoluzione netta rispetto alle limitate capacità 3D offerte dai CSS, che ai tempi offrivano la proprietà “3D Transform”, le cui applicazioni erano però ridotte. WebGL offre la possibilità di effettuare rendering in tempo reale di grafica accelerata anche complessa, senza richiedere plug-in. La comodità di WebGL è che le sue API possono essere eseguite tramite delle chiamate in Java Script, rendendo così il rendering integrabile comodamente con il DOM (Document Object Model), ossia la struttura che governa il flusso HTML di una pagina web. Per essere utilizzata in un sito web, tutto ciò di cui necessita WebGL è che venga dichiarato un canvas nel body della pagina, dopo di che si può iniziare a effettuare l’inizializzazione della libreria, istanziandone il contesto con del codice Java Script.
Questa semplicità di integrazione ha fatto sì che WebGL diventasse sin dal suo primo rilascio un punto di riferimento per tutti gli sviluppatori software che intendevano lavorare con applicazioni 3D in un browser web. In poco tempo è sorta una community di applicazioni 3D che spaziano dagli engine per il rendering in 3D in tempo reale fino a veri e propri ambienti di modellazione 3D, richiamabili direttamente all’interno del proprio browser.

Due esempi di questo tipo di applicazioni, entrambe open source, sono Phaser e WebGL Studio. Phaser è un motore per gestire il rendering di modelli 3D e associarli a una gestione degli eventi in Java Script, che permette di creare simulazioni interattive. WebGL Studio è un software di modellazione 3D che offre funzionalità avanzate di shading, texturing e modellazione.

Applicazioni per aziende

La disponibilità di una libreria per gestire rendering tridimensionali direttamente nel browser ha acceso subito l’interesse delle major operanti nel settore. L’applicazione forse più famosa che impiega WebGL è Google Maps, che impiega la libreria per disegnare alcuni elementi della navigazione utente.

Un’altra applicazione apprezzata da numerosi professionisti è stata quella rilasciata da Autodesk, che permette di esportare i modelli AutoCAD in formato HTML, in modo da renderli gestibili all’interno di una pagina web. Anche l’e-commerce ha beneficiato delle potenzialità offerte da WebGL. Si è assistito in questi anni, infatti, a shop online che offrono la possibilità di consultare cataloghi in 3D: in questo modo il potenziale utente può vedere tutti i dettagli del prodotto ed averne un’anteprima più soddisfacente.
Questi sono solo alcuni esempi. Online è possibile trovare una numerosa selezione di attività commerciali che impiegano WebGL per offrire servizi ai propri clienti. Si spazia dalle agenzie immobiliari o dagli studi di design d’interni, che permettono di avere un’anteprima dell’immobile o addirittura di arredarlo posizionando elementi 3D, fino a idee innovative, in certi casi legate anche al mondo della stampa 3D.

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