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Come cambia la logistica con il boom dell’eCommerce

La straordinaria crescita dell’eCommerce nel 2020 trasforma la logistica in un asset centrale per il successo delle aziende. Magazzini e centri distributivi sono perennemente sotto pressione: devono soddisfare esigenze di consegne next-day e on-demand ottimizzando tutte le risorse interne, dall’attività degli operatori ai percorsi dei mezzi di movimentazione. Per riuscirci, il ruolo del sistema di supervisione (WMS) è centrale

Pubblicato il 15 Apr 2021

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I principali analisti sono concordi nel ritenere il 2020 l’anno del boom dell’eCommerce, quanto meno nella componente di prodotto. Il trend era ben identificabile anche prima, ma il lockdown dello scorso anno e lo sviluppo di nuove abitudini ed esigenze hanno determinato un’accelerazione improvvisa e potente del canale di vendita online dell’eCommerce e, di conseguenze, delle sfide della logistica. Lo confermano i numeri: secondo l’Osservatorio eCommerce B2C del Politecnico di Milano, gli acquisti online di prodotto sono aumentati del 31% raggiungendo i 23,4 miliardi di euro e segnando la crescita più importante di sempre. Rimanendo nell’ambito dei prodotti (purtroppo i servizi hanno subito una contrazione del 47%), è GFK a confermare il trend di forte crescita dell’eCommerce nel mercato della tecnologia B2C: i rivenditori solo online hanno registrato una crescita del 39%, ma le performance migliori sono quelle degli shop online dei retailer tradizionali, le cui vendite sono aumentate del 69%. Gli esperti GFK sono certi che questa tendenza sia del tutto irreversibile: d’altronde, il lockdown ha avvicinato all’acquisto online anche le persone legate alle modalità di shopping più tradizionali, facendo loro percepire tutti i benefici degli acquisti smart.

Logistica, un mondo in continuo cambiamento

Il boom dell’eCommerce si ripercuote in modo forte sull’intero mondo della logistica e della supply chain. Per prima cosa, sono cambiate le abitudini e il punto di vista del consumatore: oggi, ricevere un ordine in 24/48 ore è diventata la norma e si sta affacciando al mercato il concetto di consegna on-demand; soprattutto, il canale online viene usato regolarmente per comprare singoli prodotti, anche di valore esiguo. Se fino a una quindicina di anni fa l’impatto delle spese di spedizione suggeriva ai clienti di fare solo acquisti importanti e di aggregare più prodotti in un solo ordine, oggi questa logica è del tutto superata e lo shop online è parificato a quello fisico, nel quale si entra per comprare un prodotto e si esce.

L’impatto di questa visione sul mondo della logistica è enorme: da un lato c’è un tema di efficienza e di sostenibilità dei trasporti da affrontare, dall’altro una forte pressione sui magazzini e centri distributivi. Questi, infatti, devono in qualche modo adeguarsi a uno stato di cose che impone la massima efficienza e la riduzione dei lead time. Oggi, il mondo della logistica è diventato a tutti gli effetti un asset strategico dell’azienda, su cui investire per trasformarlo in vantaggio competitivo: banalmente, a parità di prezzo e di servizio il cliente preferisce acquistare dallo store che consegna prima.

L’impatto dell’eCommerce sulla logistica di magazzino

Qual è dunque l’impatto del boom dell’eCommerce sui centri logistici? Innanzitutto, il successo del commercio online impone agli imprenditori e ai supply chain manager di valutare accuratamente la location dei loro magazzini, eventualmente strutturandosi per coprire al meglio tutte le zone servite. In un mondo in cui mezza giornata fa la differenza, il concetto di prossimità del magazzino rispetto al cliente è determinante.

Un altro fattore fondamentale, cui peraltro si è già fatto cenno, è la netta riduzione dei bulk-order a favore di prodotti individuali: tradizionalmente, magazzini e centri distributivi hanno sempre avuto a che fare con ordini voluminosi e limitati in quantità, da cui lo sviluppo di processi ad hoc per una gestione efficiente ed efficace. L’eCommerce ha cambiato il paradigma: un magazzino deve poter gestire tantissimi piccoli ordini, e lo deve fare con la massima velocità ed efficienza. Tutto ciò pone forti pressioni alla struttura, che deve integrare un ‘motore’ perfetto per sostenerle al meglio: parliamo, nella fattispecie, di una sinergia ottimale tra strutture, risorse, mezzi di movimentazione, automazioni e operatori, il tutto gestito da un sistema informativo di supervisione. Da notare, cosa tutt’altro che banale, che l’aumento esponenziale degli ordini aumenta anche i resi, un altro aspetto che i magazzini tradizionali non sono in grado di gestire al meglio: bisogna infatti destinare loro una quantità “giusta” di spazio nelle aree logistiche e, soprattutto, bisogna ottimizzare tutti i relativi processi di gestione.

In alcune realtà, eCommerce significa doversi organizzare per ottenere un’operatività ininterrotta 24/7. Come detto, le consegne next-day sono diventate la norma, e questo impone ad alcuni centri logistici un esercizio continuo delle proprie operations. Dal punto di vista tecnologico, una soluzione a tali esigenze è l’automazione: mezzi AGV a guida autonoma, magazzini automatici e trasloelevatori possono sollevare gli operatori in carne ed ossa da buona parte delle attività ripetitive e rischiose, permettendo all’azienda di organizzarsi al meglio per gestire le pressioni dei mercati.

Stesi - Logistica a prova di Retail Omnicanale

La centralità del WMS nella logistica per eCommerce

Carrelli elevatori, terminali radio, AGV, sistemi di Real Time Location System (RTLS) e mappature 3D degli spazi logistici servirebbero a poco se le loro attività non fossero coordinate da un supervisore evoluto e attento alle esigenze del modello eCommerce. Questo supervisore è il Warehouse Management System (WMS), il sistema informativo che presiede e gestisce tutti i flussi e le attività logistiche, coordinando l’attività delle risorse sul campo e interfacciandosi – lato business – con l’ERP e gli altri sistemi aziendali.

Nella fattispecie, il WMS deve essere in grado di gestire al meglio le esigenze logistiche dell’eCommerce. Per prima cosa, deve essere in grado di gestire grandi volumi di operazioni, perché come detto il modello online si compone di tanti ordini di piccole dimensioni. Ma è soprattutto la capacità di ottimizzare le attività logistiche interne a renderlo più o meno adatto all’eCommerce: il sistema deve decidere il posizionamento delle merci negli scaffali (anche in funzione dello storico degli ordini) per minimizzare i tempi delle singole missioni, ma soprattutto deve permettere l’aggregazione intelligente degli ordini. Non è concepibile un sistema logistico per eCommerce in cui ogni ordine viene gestito, a livello di picking, in modo indipendente: il WMS deve essere in grado di aggregarne più di uno permettendone la gestione contemporanea e, come detto, la minimizzazione dei percorsi, siano essi effettuati da operatori sul campo – magari guidati da appositi sistemi GPS-like a bordo dei carrelli -, o da sistemi del tutto automatici.

Infine, un ottimo WMS soddisfa le esigenze del commercio online attraverso la possibile sinergia con i sistemi dei corrieri, fondamentale per ottimizzare i tempi di consegna, ma anche con i sistemi gestionali e i front end dei negozi online, cosa che gli permette di esporre al cliente le giacenze e quindi la disponibilità o meno del prodotto in magazzino, con anche una stima dei tempi di consegna a domicilio (o on-demand).

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