L’E-commerce infraeuropeo potrebbe aumentare del 25%

Secondo uno studio condotto da Accenture per la European Retail Round Table (Errt), un quarto dei retailer europei ritiene di poter aumentare del 25% le entrate migliorando le vendite online oltreconfine. Due terzi (68%) considerano l’espansione del commercio elettronico in Europa una strategia prioritaria per la crescita: questo tuttavia si scontra con la situazione complessa di leggi, regolamenti e pratiche locali.

Pubblicato il 06 Feb 2012

Il desiderio crescente dei consumatori europei di utilizzare i canali digitali per i propri acquisti sta spingendo i retailer a ottimizzare le operazioni necessarie per la vendita online, aumentando al contempo le aspettative di crescita. Una relazione della Commissione europea del 2011 indica che il 40% degli acquirenti dell'Unione europea utilizza internet per acquistare beni e servizi. Più di tre quarti (76%) dei retailer intervistati rileva una maggior propensione alla spesa nei clienti che utilizzano più canali di acquisto, anziché uno solo.

Secondo i partecipantile principali difficoltà per vendere online oltre il confine nazionale sono:
• Le diverse leggi sulla restituzione della merce (47%);
• La difficoltà a gestire efficientemente dei resi merce (44%);
• Costi legati all'osservanza delle diverse norme nazionali in materia di transazioni commerciali con i consumatori, quali la vendita a distanza o il trasferimento di dati (42%);
• Diverse leggi sul lavoro (42%) e normative fiscali (42%);
• Rispetto delle diverse aliquote Iva (34%);
• Differenze tra le leggi in materia di imballaggio ed etichettatura (38%).

"L’e-commerce in Europa offre una grande opportunità di crescita ai retailer, tuttavia per coglierla è necessario concentrarsi sulla creazione di modelli operativi innovativi e a basso costo, che combinino l'agilità e la flessibilità delle procedure di acquisto online, con la forza del marchio e la convenienza di punti vendita fisici", ha affermato Janet Hoffman, Responsabile Accenture Retail Practice a livello mondiale. "Cominciamo a vedere i retailer spostarsi da una posizione difensiva, volta a proteggere la propria quota di mercato e sfruttare le possibilità offerte dal mercato domestico, a una posizione più aggressiva finalizzata a cogliere le nuove opportunità commerciali che emergono in Europa”.
"I consumatori europei si stanno digitalizzando sempre più: utilizzano smartphone e social network e hanno accesso a livelli di informazioni senza precedenti", ha affermato Juan Manuel Rebollo, Responsabile di Accenture retail practice in Europa, Africa e America Latina. "I migliori retailer sempre più investono in tecnologia per gestire efficacemente le differenze dei mercati in Europa. Questo investimento giocherà un ruolo cruciale per superare le difficoltà operative, normative e legali che li aspettano".

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