IoT e multicloud, privacy e sicurezza in cima alle preoccupazioni delle aziende

I dati della ricerca Juniper networks – IoT Institute: in cima alle preoccupazioni delle aziende ci sono la privacy, la violazione di dati critici, il crescente numero di malware, la continuità del servizio, i possibili danni per le macchine e l’interruzione del servizio

Pubblicato il 13 Mar 2019

smart object dati

Man mano che diventa sempre più comunemente accettato il fatto che il futuro del cloud sarà rappresentato dal mulitcloud e dal cloud ibrido aumentano anche le preoccupazioni legate alla sicurezza dei dispositivi IoT che utilizzano queste infrastrutture. E’ quanto emerge dall’ultimo studio realizzato da Juniper Networks in collaborazione con l’Internet of Things Institute, che ha coinvolto un campione di aziende impegnate nell’implementazione di progetti IoT. La fotografia restituita dalla ricerca mostra che il 29% sta già implementano applicazioni IoT che utilizzano due o più cloud: le applicazioni IoT vengono eseguite su strutture differenti, principalmente in data center privati o centri di controllo (51%), al network edge (36%) e nel cloud pubblico. Uno sviluppo che – se da una parte rappresenta un’evoluzione naturale – apre sfide importanti dal punto di vista della cybersecurity, con i punti deboli che potrebbero essere identificati nella compliance, nella mancanza di integrazione tra i diversi sistemi di protezione e nella carenza di personale qualificato. 

Al centro delle preoccupazioni delle aziende c’è la Privacy, come sottolineato dal 66% del campione, seguita dalla violazione di dati critici legati alle vulnerabilità dei dispositivi IoT (59%), dalla proliferazione di malware IoT (58%), dai danni dovuti alla compromissione da remoto degli apparati IoT (57%), e dall’interruzione del servizio (54%).

Secondo gli intervistati inoltre i principali problemi per la sicurezza IoT sono le nuove minacce avanzate sempre più difficili da identificare (51%), seguite dalla compliance (39%), dall’impossibilità di integrare i diversi sistemi di sicurezza (37%) e dalla carenza di personale qualificato (36%).

Ma a cosa si dà la priorità di investimento per migliorare la sicurezza? Soprattutto all’endpoint IoT e all’edge, seguite da rete (considerata fondamentale per la sicurezza dal 72% del campione) e cloud.

In questo quadro risulta particolarmente importante il ruolo dei provider di sicurezza gestita, tanto che il 42% degli intervistati ha detto di utilizzare già questo genere di servizi, mentre il 34% è intenzionato a indirizzare investimenti sul settore nei prossimi 18 mesi.

“La rete è la chiave per la difesa delle risorse critiche dalla maggiore esposizione alle minacce dovuta alla proliferazione dei dispositivi IoT – afferma Laurence Pitt, global security strategy director di Juniper Networks – Quando si accingono a potenziare il livello di sicurezza della propria organizzazione, i responsabili IoT dovrebbero dare la priorità agli investimenti in soluzioni di Advanced Threat Protection con funzionalità analitiche con cui affrontare la sfida dell’individuazione di minacce sconosciute”.

La soluzione, secondo Juniper Networks, è quella di adottare un approccio olistico verso la sicurezza, partendo dalla rete, e non dagli endpoint.

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