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Veeam Software cresce e si rafforza nel cloud

Lo sviluppo del mercato cloud spinge i risultati finanziari della società oltre la soglia del 30% nel Sud Europa. Con l’acquisizione di N2WS, Veeam offrirà continuità d’accesso dati, backup e disaster recovery anche nell’ambiente AWS di Amazon

Pubblicato il 09 Feb 2018

Veeam Software cresce e si rafforza nel cloud

Continua il buon momento per la domanda di soluzioni di tutela dei dati e della continuità di business negli ambienti cloud. Lo testimonia Veeam che ha chiuso l’anno fiscale 2017 con una crescita del 36% dei ricavi a livello mondiale e un aumento della base clienti, in particolare tra le grandi e grandissime aziende che stanno implementando servizi IT as-a-service e non possono rinunciare alle garanzie di availability e tutela dati. Veeam ha annunciato a metà gennaio l’acquisizione per 42,5 milioni di dollari di N2WS, un provider di servizi di backup e disaster recovery per la piattaforma Amazon AWS. In questo modo la società intende portare capacità di supporto per continuità dati e di business presso gli utilizzatori dei servizi cloud di Amazon. Questo si aggiunge all’offerta, ormai affermata, delle soluzioni per l’“Always-on enterprise” sul cloud Azure di Microsoft e al supporto, annunciato a fine novembre, per le piattaforme server d’impresa IBM AIX e Oracle Solaris, ottenuto attraverso la collaborazione con Cristie Software.

La strategia di Veeam di offrire alternative ‘moderne’ e su cloud ai più datati sistemi di backup e disaster recovery d’impresa sta avendo i ritorni attesi, come testimonia la crescita del 48% nel 2017 delle vendite della Veeam Availability Suite e la presenza, tra i clienti, del 74% delle Fortune 500. L’ambito delle soluzioni cloud è quello che ha ottenuto la maggiore crescita (50% anno su anno) grazie ad accordi di partnership con Cisco, IBM, NetApp, Nutanix, Pure Storage, VMware e a una rete di service provider (circa 18.000) che usa Veeam per integrare propri servizi. Secondo Albert Zammar, vice president SEMEA di Veeam il supporto di AWS costituisce un’opportunità anche in Italia: “Amazon ha una forte presenza e mi aspetto che contribuisca in modo significativo a generare fatturato – spiega il manager -. Ci sono grandi imprese che stanno avviando migrazioni su public cloud”. La crescita in Italia si sarebbe attestata vicino al 30%, solo inferiore nella regione SEMEA a Spagna e Portogallo (36%). “Valori molto superiori al mercato backup & disaster recovery a cui IDC/Gartner hanno attribuito un +10%”, precisa Zammar. Per il 2018 Veeam Italia prevede analoghi livelli di crescita, anche grazie al contributo dei service provider che offrono servizi gestiti. In Italia si è aggiunta in gennaio KPNQuest. “C’è in Italia grande interesse nell’as a service perché la modalità consente un provisioning più rapido e servizi più affidabili e sicuri di quelli ‘fatti in casa’. Il backup as-a-service in cloud consente inoltre elevati risparmi”. Nei piani di Veeam per l’Italia c’è il rafforzamento del canale con nuove risorse dedicate (ad oggi la filiale italiana conta 20 persone) e più impegno sul mercato IBM.

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