“Investire oggi nel cloud computing è una scelta fondamentale e un’opportunità irrinunciabile per le aziende di qualsiasi dimensione“ afferma Silvia Candiani, Direttore Marketing e Operations di Microsoft Italia. “Quali sono i vantaggi che questa tecnologia può offrire al Paese nell’ottica dello sviluppo della crescita economica e della creazione di nuovi posti di lavoro?” si chiede Candiani. “In base a uno studio dell’Università di Venezia, coordinato da Federico Etro, si stima che il cloud potrebbe avere un impatto significativo per quanto riguarda la generazione di nuove imprese proprio in Italia, con 81.000 nuove entità. Sempre in base a questa ricerca, la rapida adozione del cloud potrebbe creare nei prossimi anni fino a 1 milione di posti di lavoro nelle PmiI nella sola Europa, con un aumento dell’occupazione in un range compreso tra lo 0,3 e lo 0,6%”.
Per alimentare questa crescita occorre aiutare le Pmi e stimolarle a investire in innovazione per aumentare la loro competitività sul mercato. Microsoft ha pubblicato nei mesi scorsi i risultati dello studio “Smb Cloud Adoption 2011” che approfondisce l’impatto del cloud sulle Pmi nel corso dei prossimi tre anni a livello mondiale. Dalla ricerca emerge che il 39% delle Pmi prevede di acquistare uno o più servizi cloud; il numero di servizi cloud acquistati dalle Pmi è destinato a raddoppiare nella maggior parte dei Paesi del mondo; la selezione del provider di soluzioni cloud per le Pmi avverrà primariamente valutando l’attuale fornitore di servizi It; l’82% delle Pmi ritiene che acquistare servizi cloud da un provider che garantisce una presenza locale sia un aspetto rilevante.
Secondo Microsoft entro tre anni, il 43% delle attività di lavoro verrà effettuato tramite servizi cloud a pagamento, il 28% rimarrà on-premise e il 29% sarà gratuito o abbinato ad altri servizi.
Cloud: un’opportunità per le Pmi italiane
Quali sono i vantaggi che il cloud può offrire al Paese nell’ottica dello sviluppo della crescita economica e della creazione di nuovi posti di lavoro?
Pubblicato il 13 Dic 2011
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