Architetture

Il Cloud al servizio dei social media

Glossom ha adottato una piattaforma Cloud sia per l’erogazione dei servizi (contenuti audio e video) sia per la gestione delle notifiche degli utenti del network. Fra i benefici: assenza di investimenti iniziali e possibilità di utilizzo di applicazioni complesse che non sarebbe stato possibile sviluppare internamente

Pubblicato il 27 Feb 2013

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Glossom è un social media network che si rivolge a creativi, artisti e appassionati di arti visuali che possono creare e distribuire contenuti secondo un formato innovativo. La base di utenza è fortemente distribuita su base internazionale con utenti provenienti da tutti i continenti.

La società ha deciso da subito di utilizzare la tecnologia per migliorare i processi di business, in modo particolare per quanto riguarda il Cloud.


Le fasi del progetto
Il processo di sviluppo della piattaforma ha visto il susseguirsi di diverse fasi. Nel primo prototipo, che risale al 2008, erano già stati utilizzati servizi per lo storage, per il cluster MySql e per le risorse di calcolo in Cloud. Questi servizi erano ancora allo stato embrionale e non rendevano disponibili servizi di back up, diventati standard di mercato solo qualche tempo dopo o servizi avanzati di monitoraggio delle risorse utilizzate.

Nel 2009, quando è stata lanciata la versione Alfa del servizio, l’azienda ha iniziato ad avere l’esigenza di disporre di potenza di calcolo e di server che consentissero buone prestazioni nell’erogazione dei servizi con continuità di servizio 24/7 e l’offerta di Cloud, ormai più matura, ha permesso di soddisfare tali esigenze.

Agli inizi del 2011, in ragione della distribuzione geografica internazionale degli utenti, l’azienda ha scelto di introdurre il servizio di Content Delivery Network (CDN) in modalità Cloud per ottimizzare le performance dell’applicazione nella distribuzione e fruizione dei contenuti in funzione delle localizzazione geografica degli utenti. Inoltre, sempre nel 2011, è stato ampliato il portafoglio di servizi con l’introduzione di 6 blog verticali, scelta che ha richiesto di adeguare la potenza dell’infrastruttura informatica, aumentando ulteriormente il ricorso all’uso di potenza di calcolo in Cloud.


L’architettura
Dal punto di vista architetturale, i dati gestiti in modalità Cloud sono distribuiti su due piattaforme: i contenuti audio e video degli utenti sono gestiti attraverso un’apposita piattaforma che dialoga con le anagrafiche ridondate su un’architettura di tipo fault tolerant in modo da massimizzare la continuità del servizio. La seconda piattaforma è dedicata alle notifiche generate dall’attività crescente degli utenti del network, che si declina in un server separato con un database NoSql per garantire le performance necessarie alla fruizione dell’applicazione in funzione di moli massive di dati.

L’azienda, inoltre, utilizza degli strumenti nel Cloud per la gestione della configurazione e sviluppo del software, per la gestione delle attività di sviluppo e di tracking dei problemi e per la comunicazione all’interno del team.


I benefici
I vantaggi ottenuti grazie al Cloud sono diversi: dall’assenza di investimenti iniziali e costi di gestione/ manutenzione per l’infrastruttura IT, sia hardware che software, poco sostenibili per una start-up, alla possibilità di utilizzare applicazioni complesse, che non si sarebbero potute sviluppare internamente.

Glossom dispone di un team interno di architetti IT che costituiscono il cuore dell’azienda stessa e che hanno progettato e implementato l’architettura prestando particolare attenzione al tema delle performance (come la velocità di visualizzazione dei contenuti, la gestione delle notifiche da parte degli utenti), chiave per il successo in ambito consumer.

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