Analisi e ricerche

Amazon, Google, IBM e Microsoft controllano oltre metà del mercato cloud

Nel secondo trimestre 2016 i quattro colossi americani hanno aumentato complessivamente i ricavi del 68%, a fronte del 41% registrato dai successivi (per ordine di grandezza) 20 maggiori fornitori di servizi cloud

Pubblicato il 16 Set 2016

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Chi sono i 4 più grandi provider del cloud mondiale? Amazon, Google, IBM e Microsoft. Sono questi i brand che registrano una crescita molto più rapida anche solo rispetto ai loro concorrenti più diretti, tra cui figurano Oracle, Rackspace, Salesforce, HPE e Fujitsu.

La differenza con le realtà ancora più piccole diventa via vai abissale e cresce ogni giorno di più.

È questa la situazione fotografata da uno studio condotto dagli analisti dell’americana Synergy Research Group.

Una guerra tra titani del cloud

Attualmente, tra i primi quattro colossi, Amazon Web Services (AWS) è il più imponente e misura circa tre volte Microsoft, suo rivale più vicino. Seguono IBM al terzo posto e Google al quarto.

Nonostante rimanga fuori dal podio in termini si grandezza, Big G ha registrato il più grande tasso annuale di crescita (162%), seguito da Microsoft (100%), IBM (57%) e Amazon Web Services (53%).

Google di recente ha concertato gli sforzi per corteggiare il mercato enterprise con la proposta infrastructure as a service (IaaS) rappresentata da Google Cloud Platform, rinnovando il management team e interfacciandosi con clienti di riferimento, tra cui Spotify e Snapchat.

Qual è il segreto del business cloud?

Gli esperti evidenziano diversi fattori che hanno permesso ai quattro colossi di emergere sulla concorrenza: ciò che li caratterizza è la loro presenza a livello mondiale, la potenza di marketing, la capacità di finanziare ingenti investimenti in data center hyperscale e una forte determinazione che li ha spinti ad avere così tanto successo sul mercato.

Tra i successivi venti fornitori di cloud presenti in classifica compaiono diverse realtà interessanti, come per esempio Alibaba e Oracle che segnano una crescita particolarmente decisa.

Lo stacco dai primi quattro è comunque profondo: rimangono infatti ben lontani dal 100% di crescita segnato da Google, che a sua volta rimane grande un sesto rispetto ad Amazon.

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