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WorldCoin evolve: stop alle cripto, ma avanti con le scansioni dell’iride

La piattaforma di Altman annuncia nuove integrazioni con Minecraft, Reddit, Telegram, Shopify e Mercado Libre e offre 3 livelli di autenticazione. Ora per accedere al suo “mondo” basta dimostrare di essere unici, anche restando anonimi. Mentre il progetto pianifica lo sbarco in Messico e a Singapore, l’obiettivo resta quello di scansionare l’iride dei cittadini del mondo

Pubblicato il 22 Gen 2024

Immagine di iemrah su Shutterstock

Chiamarla solo criptovaluta diventa sempre più inadeguato, perché la piattaforma co-fondata dal “padre” di ChatGPT, WorldCoin, cresce di giorno giorno, assumendo le caratteristiche di un vero e proprio ecosistema di identità e finanziario a raggio globale. Distratti dall’intelligenza artificiale generativa, poco si bada alla sua crescita ma, passo dopo passo, Altman e il suo team, stanno costruendo una architettura che potrebbe in futuro imporsi sul mercato, e anche nelle vite dei singoli.

Integrazioni, autenticazioni a livelli e open source: le novità annunciate

Solo ogni tanto si ricevono aggiornamenti dal mondo WorldCoin: annunci che, presi singolarmente, possono non rendere l’idea della strategia che lo supporta.

Il più recente risale alla fine del 2023, quando Altman ha dichiarato l’arrivo di integrazioni per il suo World ID con Minecraft, Reddit, Telegram, Shopify e Mercado Libre. Vanno ad aggiungersi a quelle con Discord, Talent Protocol e Auth0 di Okta, ma non si tratta di semplici “collaborazioni tecnologiche”. A esse si accompagna un passo in avanti infrastrutturale della stessa WorldCoin che rende più semplice creare integrazioni attraverso le sue API pubbliche, fornendo anche maggiori garanzie. Per gli sviluppatori di tutto il mondo ciò significa ampia libertà di “costruire” e abilitare nuovi servizi o, addirittura, modelli di business. In Shopify, per esempio, l’utilizzo di World ID si legherà alla prevenzione delle frodi o all’accesso a nuove promozioni, in Reddit a permessi speciali antispam.

World ID diventa quindi una identità digitale sempre più concreta e utile, e si divide in tre livelli, in base al tipo di autenticazione effettuata dall’utente. Il più prudente può restare al livello “casual” (o “World ID device“), scaricando l’app e creando un World ID, ma evitando di utilizzare il Worldcoin Orb per la scansione dell’iride. Si ottiene comunque un profilo, anche se con funzionalità limitate, come lo è anche quello del livello “standard” (o “World ID Orb“) che prevede invece la scansione dell’iride ma non il riconoscimento facciale, che permette di conquistare il livello di sicurezza “alto” (o “World ID Orb+“) e piena libertà di manovra.

Note le perplessità attorno all’utilizzo del dispositivo Orb e alla scansione dell’iride effettuata a tappeto sulla popolazione, la Worldcoin Foundation ha annunciato l’open-sourcing del sistema di riconoscimento dell’iride (IRIS), stabilendo un nuovo standard per i sistemi open source end-to-end.

Furba mossa di marketing o sincero passo in avanti, la pipeline IRIS è diventata da qualche mese accessibile sul repository GitHub. L’intera community conquista quindi la possibilità di eseguire, costruire e sperimentare questo nuovo tool.

Ora Messico e Singapore, poi… il mondo

Con i tre livelli di World ID, ora per accedere alla piattaforma basta dimostrare di essere unici, ma si può restare anonimi. Finché però non ci si fa scansionare l’iride, potenzialmente si possono avere anche due World ID, utilizzando due dispositivi diversi.

C’è ancora da lavorare, ma Altman lo sa e lo sta facendo, anche se poco ne parla. Man mano che evolve, World ID sta guadagnando popolarità come mezzo per distinguere tra esseri umani e intelligenza artificiale. Sotto questa veste, a fine 2023 in Argentina aveva già convinto oltre 360.000 persone a registrarsi, in Cile oltre 250.000, in Spagna oltre 300.000 e in Portogallo oltre 200.000. I prossimi paesi di cui vuole scansionare le iridi sono il Messico e Singapore, ma l’obiettivo è quello di espandersi fluidamente in entrambi gli emisferi. Messo in stand-by il ramo criptovalute, quello relativo alle identità avanza di buon passo. In media, infatti, ogni sette giorni, secondo il sito web, più di 100.000 persone creano il loro nuovo account.

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