Mercato It: una boccata d’ossigeno

La timida ripresa che si era manifestata nel primo semestre del 2005 si consolida. I dati Assinform relativi al primo semestre 2006 evidenziano un deciso trend positivo con un’accelerazione del comparto informatica e un lieve rallentamento di quello telecomunicazioni
Articolo di Giancarlo Capitani (nella foto) amministratore delegato di NetConsulting

Pubblicato il 17 Nov 2006

capitanipiccola

Il mercato dell’informatica (It)

Il mercato dell’It ha sicuramente beneficiato della ripresa dell’economia e del migliore andamento del conto economico e della redditività delle imprese e, tuttavia, questi fattori non ne sono stati la causa primaria in quanto hanno soltanto accelerato e resa più intensa una ripresa del mercato It che era già in atto.
Rispetto al primo semestre del 2005, il mercato dell’It è cresciuto dell’1,1% rispetto allo 0,4% dello scorso anno, accelerando, quindi, la sua crescita, con una novità rappresentata da un ritorno al segno positivo della componente servizi che, considerato il suo peso dimensionale (circa il 68%), incide in un senso o nell’altro sull’andamento dell’intero mercato.
Questa inversione di segno, rispetto al -0,1% del 1° semestre 2005 e al -0,5% del primo semestre 2004 è dovuta a un numero maggiore di progetti attivati presso le imprese e a una maggiore stabilità delle tariffe per servizi professionali riconosciute ai fornitori.
L’hardware continua nella sua crescita trainato ancora dal segmento dei personal computer, che incide ormai per circa l’83% sull’intero comparto.

Da segnalare la notevole crescita dei Mips venduti su mainframe, determinata sia da nuovi annunci nel primo trimestre dell’anno, che hanno consentito di ridurre l’entry point e di offrire una maggiore scalabilità, sia dalla prosecuzione degli investimenti da parte del settore Banche, che continua a essere il principale spender per questa tipologia di sistemi.
La crescita dei server midrange è stata del 3,7%, in rallentamento, come anche nel caso dello storage (-8,6%) a causa della riduzione degli investimenti It da parte delle imprese del settore telecomunicazioni.
I Pc continuano a crescere in volume, anche se in misura minore rispetto allo scorso anno e in controtendenza rispetto ai maggiori paesi europei, dove il calo è stato molto più consistente.
In valore, il segmento dei Pc è cresciuto molto meno a causa della diminuzione sensibile (~10%) che hanno subito i prezzi.
Nel periodo gennaio-giugno 2006 sono stati venduti 2.118.000 Pc con dinamiche relative ai vari segmenti, disomogenee rispetto al passato.
Le novità più importanti sono rappresentate da una crescita del 6,6% dei desktop, grazie alla continuazione del processo di rinnovamento tecnologico presso le imprese e a importanti volumi acquistati attraverso gare da grandi banche e utility e da un sensibile processo di concentrazione di quote di mercato in questa fascia sui brand delle aziende leader.
I pc server rafforzano il proprio andamento positivo, con una crescita del 16,6%, trainati sia dalla crescita dei server blade che dai progetti di razionalizzazione dei data center che anche nel 2006 continuano a rappresentare un driver importante per questo mercato.
Il rallentamento dei notebook è legato all’attesa di nuovi modelli nel secondo semestre 2006. La crescita è stata comunque del 18,5% e, in numero di unità vendute, i notebook hanno superato per la prima volta i desktop, con 1.055.000 unità.
Altra novità del semestre è il rallentamento nella crescita degli acquisti di Pc da parte di individui e famiglie che passa dal 41% al 13,5% di quest’anno.
l rallentamento è legato probabilmente sia all’attesa di nuovi modelli sia alla propensione delle famiglie nel corso del primo semestre ad acquistare altri tipi di device tecnologici, come i televisori a cristalli liquidi, le cui vendite sono state trainate dal fenomeno dei mondiali di calcio.
Nel segmento del software e servizi la novità più importante del semestre è il ritorno al segno positivo, (+0.6%). Questa ripresa è stata determinata dall’avvio di nuovi progetti in ambito sicurezza, logistica e documentale che hanno generato un mix di domanda di servizi professionali (+0.2%) e di software (+1,7%).

Il mercato delle Telecomunicazioni
Il mercato delle telecomunicazioni ha evidenziato nel semestre forti discontinuità, non sempre positive, la prima delle quali è rappresentata dal forte rallentamento del tasso di crescita, che passa da un +2,9% nel primo semestre 2005 ad uno +0,6% nello stesso periodo di quest’anno.
Questo andamento è determinato non soltanto dal prevedibile calo della telefonia fissa, ma, soprattutto, dal brusco rallentamento di quella mobile, che passa, dal 4,3% del primo semestre 2005 all’1,5% nel primo semestre di quest’anno.
Nei servizi di telecomunicazioni, il calo più rilevante è stato registrato nella fonia mobile a causa del taglio delle tariffe di terminazione fisso-mobile stabilito dall’Authority nella seconda metà del 2005, ma anche per la notevole competizione tra operatori che hanno proposto offerte molto convenienti.
Questo andamento negativo è stato in parte compensato dalla crescita del 24,5% dei Vas (ovvero Sms, Mms e servizi dati). Crescita che diventerà ancora più consistente in modo correlato alla diffusione della Mobile TV.
I servizi di rete fissa calano complessivamente dello 0,9% come risultato di due dinamiche differenti: la fonia che diminuisce del 2,4% a causa del progressivo passaggio dalle comunicazioni voce da fisso a mobile, ma, soprattutto, per la rapida diffusione della telefonia su Internet (IP) che ha portato a una sensibile riduzione dei volumi di minuti/voce su rete tradizionale.
Gli andamenti poco positivi in valore di alcuni segmenti del mercato delle telecomunicazioni, in particolare quelli relativi alla telefonia mobile, non devono tuttavia ingannare. La penetrazione e l’uso della telefonia mobile continuano a crescere in misura consistente: le linee attive sono a fine giugno 75,6 milioni, in crescita del 13% e il numero di utenti è di 44,6 milioni, in crescita del 3,7%.
Gli accessi banda larga, infine, superano i 7,5 milioni rispetto ai 5,5 milioni di un anno fa (con un incremento di 2 milioni in 12 mesi). Buona dinamica ma caratterizzata da una serie di promozioni a condizioni sempre più vantaggiose per gli utenti, in particolare per gli accessi Dsl che rappresentano la quasi totalità delle nuove attivazioni.

Trend di breve e medio periodo
Cosa ci dobbiamo aspettare per il secondo semestre? E quale potrà essere il bilancio di fine anno?
È prevedibile che il mercato It avrà, e sta già avendo, una crescita più accelerata nel secondo semestre sia nel segmento hardware, dove si assisterà a una ripresa delle vendite nel target consumer, particolarmente nel periodo natalizio, e torneranno a crescere in modo più simile al passato le vendite di notebook, grazie a nuovi annunci, sia nei segmenti software e servizi dove si assisterà alla prosecuzione del trend positivo della domanda.
Nelle telecomunicazioni verrà assorbito l’effetto tariffario sul mobile e continuerà a crescere la componente Vas sia nel fisso che nel mobile, con un ritorno a tassi di crescita abbastanza allineati con il passato.
L’andamento del mercato Ict nel primo semestre 2006 evidenzia come si sia avviata una fase di ripresa, nonostante il calo congiunturale delle telecomunicazioni, che, tuttavia, non contribuisce a ridurre il problema del ritardo italiano nell’Ict rispetto ai maggiori Paesi, che risulta facilmente visibile attraverso semplici indicatori che consentono di osservare come il grado di diffusione delle tecnologie (per esempio PC per dipendente) e degli accessi alle reti (per esempio banda larga) sia molto basso in Italia rispetto alla media europea.
L’Italia, dunque, deve correre molto più velocemente degli altri Paesi, poiché nei loro confronti si sta creando un vero e proprio Digital Divide che penalizza il grado di competitività del nostro paese e il superamento di questo Digital Divide deve essere all’attenzione di tutti, soprattutto nel mondo politico.

Presentazione AITech – Assinform, Il mercato dell’ICT in Italia nel 1° semestre 2006

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