I quattro fattori di cambiamento dell’industria del software secondo Gartner

Al prossimo Gartner Symposium/Itxpo, che si terrà ai primi di novembre a Cannes, si discuterà dei nuovi trend tecnologici e di comportamento degli utenti It che cambieranno il volto del mondo It nei prossimi anni

Pubblicato il 22 Ott 2008

La convergenza tra nuove e vecchie tecnologie, i cambiamenti sul fronte degli utenti, le trasformazioni nel software e nel modo in cui viene utilizzato, il ruolo dei cosiddetti megavendor nel supportare larghi ecosistemi Ict. Sono i quattro fattori di discontinuità che, secondo Gartner, cambieranno il volto dell’industria del software nei prossimi anni. Un tema che sarà affrontato nel corso del Gartner Symposium/Itxpo che si terrà dal 3 al 7 novembre prossimi a Cannes, in Francia.
“Queste quattro tendenze stanno ridisegnando il mondo in cui l’It viene utilizzata nelle aziende”, afferma Yvonne Genovese, vice presidente e distinguished analyst al Gartner. In dettaglio, come convergenza tra nuove e vecchie tecnologie la società di analisi intende fenomeni come quello delle Soa e, in particolare del meshup di applicazioni tramite il web. “Quest’ultimo nuovo modello – spiega Genovese – rende possibile la creazione di nuove classi di applicazioni, anche destinate ad avere vita breve e a essere dismesse nel momento in cui non servono più, che fino a questo momento non trovano posto nei criteri di investimento in software tipici delle grandi organizzazioni”.
Grazie al meshup, gli utenti possono risolvere problemi come l’aggregazione di contenuti e di applicazioni in modo personalizzato per poter svolgere compiti in modo più rapido anche in interazione con realtà esterne all’azienda. E qui veniamo al terzo fattore di cambiamento, legato ai comportamenti e all’evoluzione demografica degli utenti. “La maggior parte del software attuale – rileva la distinguished analyst di Gartner – è più focalizzata delle esigenze delle imprese che sui bisogni specifici degli utenti. È arrivato il momento per gli It manager e i responsabili di business di capire quali effetti la personalizzazione del modo di lavorare può influenzare i business, processi critici, l’innovazione e la collaborazione tra organizzazioni diverse”.
Dal 2010, prevede Gartner, l’80 per cento delle nuove applicazioni mission critical e dei processi farà in larga parte affidamento su Soa e su nuovi modelli di distribuzione del software, con particolare riferimento al modello SaaS (Software as a Service). La maggiore granularità, inclusività e capacità di consentire composizioni, orchestrazioni e riutilizzi di software avrà un forte impatto sull’ambiente It, inclusi clienti, fornitori, investitori, aziende, professionisti It e consumatori.
In questo momento, infine, sono i “megavendor” ad aver dimostrato maggiore capacità di influenzare e impattare sui clienti attraverso una molteplicità di mercati. Ciascuno di questi soggetti è impegnato nello sforzo di dominare le architetture enterprise e di offrire un substrato di integrazione per i prodotti multivendor. Le software house verticali e i produttori di soluzioni best-of-breed dovranno attendere il consolidamento di nuove generazioni di applicazioni composite prima che il mercato aumenti la sua ricettività verso un più ampio numero di fornitori.

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