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Digital skill, l’Italia tra le ultime in Europa

Manca il lavoro da un lato e, dall’altro mancano digital skill ma servono lavoratori in ambito ICT, lo conferma McKinsey che promuove un progetto ad hoc

Pubblicato il 17 Mag 2022

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Nel 2021 erano poco più di un milione i giovani disoccupati, pari al 29,7% per il segmento di età 15-24 e 14,1% per i 25-34. Valori significativamente più alti rispetto agli altri segmenti di popolazione: 35-44 pari a 8,4%, 45-54 pari a 6,9% e più alti rispetto anche ai livelli pre-crisi: nel 2007 il tasso di disoccupazione giovanile 15-24 era pari a 20,4% e per il segmento 25-34 era pari a 8,3%.

Se a questo si aggiunge il fatto che il Belpaese si colloca tra gli ultimi a livello europeo nella classifica UE delle competenze digitali (20° posto su 27 nel DESI Index 2021), il tutto diventa un problema.

Per affrontarlo è nata Generation Italy, Fondazione no profit fondata dalla società di consulenza strategica internazionale McKinsey & Company che, attraverso programmi di formazione professionalizzante, intensivi, esperienziali e di breve durata, aiuta giovani nel lanciare la propria carriera professionale e supporta le aziende nel trovare le persone con le competenze e la motivazione di cui hanno bisogno.

Progetto Confucio nasce dalla collaborazione tra Generation Italy e Retex Group, player nel settore dell’innovazione tecnologica del retail fisico e digitale, con l’obiettivo di portare un contributo su questa tematica. Lo scopo è racchiuso nel nome stesso del progetto, che richiama il filosofo cinese a cui è attribuita la celebre frase: ‘Dai un pesce a un uomo e lo nutrirai per un giorno; insegnagli a pescare e lo nutrirai per tutta la vita’.

La prima edizione di Progetto Confucio ha visto protagonisti 35 ragazzi con un’età media di 25 anni, suddivisi in 5 classi tecniche, ciascuna orientata su un linguaggio di programmazione diverso (Java, Dot.net, Vue.JS, Angular, PL.SQL) e coinvolti in sessioni di soft skills, utili a distinguersi positivamente nel mondo del lavoro (per esempio leadership, team working, behavioral skills and mindsets, eccetera). In totale il progetto ha previsto l’erogazione di più di 400 ore di lezione da remoto. A oggi oltre il 75% dei ragazzi formati ha trovato lavoro e 19 sono stati assunti da Retex.

“L’intento di Progetto Confucio – commenta Andrea Negrin, Managing Director People di Retex Group – non è solo quello di mettere i giovani in condizione di avviare il proprio percorso professionale in ambito digital ma di insegnare loro un mestiere, una professione, attraverso l’apprendimento di competenze pratiche e abilità tecniche concrete, tali da acquisire una preparazione che consenta loro di potere aspirare a ricoprire il ruolo che desiderano.”

“Il fenomeno della disoccupazione giovanile in Italia – aggiunge Oscar Pasquali, CEO di Generation Italy – purtroppo mostra deboli segnali di miglioramentoanzi, è in continua crescita: la fascia di età compresa tra i 15 e 34 anni è quella più colpita negli ultimi 13 anni. Siamo felici di aver avviato questa collaborazione con Retex Group, sostenendo carriera di giovani motivati che, grazie al corso di formazione, hanno l’opportunità di avviare un percorso di crescita personale e professionale in ambito digitale.”

Il progetto accoglierà nuove candidature nei prossimi mesi, per nuovi percorsi di formazione realizzati grazie alla collaborazione tra Generation Italy e Retex Group.

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