Cloud, motore di trasformazione. In sicurezza però!

Cloud, ma anche business intelligence e big data sono gli abilitatori di trasformazione perché consentono alle aziende di flessibilizzarsi e di esplorare in tempo reale enormi quantità di dati per prendere decisioni di business ragionate e tempestive in risposta alle dinamiche del mercato in costante evoluzione. È la focalizzazione di Tiziana Olivieri, Direttore della Divisione Enterprise e Partner di Microsoft Italia.

Pubblicato il 20 Nov 2014

Nella nostra visione, il cloud computing rappresenta un abilitatore d’innovazione senza precedenti, poiché accelera i processi di crescita di aziende di qualsiasi dimensione e settore, rendendo disponibili soluzioni tecnologiche avanzate con modelli a consumo”, dice riflettendo sulla necessaria trasformazione digitale dei modelli di business aziendali Tiziana Olivieri, Direttore della Divisione Enterprise e Partner di Microsoft Italia. “Il Cloud OS, il sistema operativo nella ‘nuvola’ che abilita applicazioni moderne e svela utili business insight, rappresenta una leva strategica attraverso cui i Cio possono ridefinire il ruolo dell’It nella strategia aziendale”.

Tiziana Olivieri – Direttore della Divisione Enterprise e Partner, Microsoft Italia

Ma la trasformazione non è abilitata solo dal cloud, “la Business Intelligence e i Big data sono un driver di crescita altrettanto importante, perché consentono alle aziende di esplorare in tempo reale enormi quantità di dati per prendere decisioni di business ragionate e tempestive in risposta alle dinamiche del mercato in costante evoluzione”, dettaglia Olivieri. “Naturalmente un’altra grande opportunità è offerta dalla Mobility che ridefinisce l’esperienza d’uso della tecnologia nella vita privata e professionale, consentendo alle aziende di recuperare competitività, offrendo la possibilità ai dipendenti di essere sempre connessi e abilitando un rapporto più immediato con i clienti. Anche il mondo Social rappresenta una frontiera interessante per il business e adottare strumenti di collaboration e social enterprise consente ai dipendenti di comunicare e condividere informazioni in modo più efficace, superando logiche a ‘silos’ e gerarchie aziendali nonché di interagire più facilmente con i clienti secondo modalità ormai pervasive nella vita quotidiana”.
Il concetto di ‘cliente’ diventa sempre più importante e cardine dei modelli strategici ed evolutivi non solo delle aziende ma anche dei dipartimenti Ict. “In uno scenario di business sempre più competitivo, la Customer Experience è fondamentale”, conferma la manager di Microsoft. “L’innovazione non è infatti fine a se stessa, ma è volta a migliorare i processi di business con l’obiettivo ultimo di soddisfare al meglio il cliente finale. Creare una relazione sempre più intima tra l’azienda e i consumatori può generare un vantaggio competitivo, ma a tal fine è fondamentale l’ascolto e di conseguenza la capacità di analizzare il mercato”.
La tecnologia, da questa prospettiva, si rivela un valido alleato per raccogliere dati, elaborarli in informazioni e trarne conoscenza utile al business. “Utilizzando strumenti di business intelligence integrati con i processi aziendali è possibile conoscere il comportamento dei clienti e tradurlo in un miglior servizio”, puntualizza infatti Olivieri. “Ciò richiede tuttavia un approccio consapevole e la conoscenza delle implicazioni in termini di sicurezza e privacy, per adottare soluzioni affidabili che non mettano a rischio il patrimonio informativo aziendale generando danni anche per gli utenti”.
Ed è proprio su questi aspetti che Olivieri enfatizza l’impegno di Microsoft: “consci dei rischi legati all’utilizzo di software piratato, ci impegniamo costantemente per migliorare la sicurezza delle nostre soluzioni in modo da garantire alle aziende conformità ai più alti standard tecnologici in materia di sicurezza e privacy non solo rispetto alla normativa statunitense, ma anche in linea a quella europea. Anche in ambito cloud, l’associazione Article 29 Working Party, che rappresenta 28 agenzie nazionali per la protezione dei dati in Unione Europea, ha riconosciuto che i nostri servizi – Microsoft Azure, Office 365, Microsoft Dynamics Crm e Windows Intune – soddisfano le ‘EU Model Clauses’”, conclude Olivieri.

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