SPONSORED STORY

NeXtBI, così la Business Intelligence diventa uno strumento operativo



Indirizzo copiato

Dalla visualizzazione dei dati alla gestione dei processi: le piattaforme di business intelligence evolvono in strumenti modulari, contestuali e accessibili, capaci di integrarsi nei flussi quotidiani dell’impresa

Pubblicato il 9 dic 2025


Netcom Point of View

Business Intelligence

La business intelligence sta vivendo un’evoluzione profonda su (almeno) due livelli: il primo, tecnologico (AI), permette agli strumenti di andare oltre la lettura del passato e di anticipare scenari futuri; il secondo, più concettuale, fa sì che i sistemi evoluti non si limitino a connettersi a una molteplicità di fonti e a correlare dati eterogenei, ma conoscano il contesto e i processi in cui operano.

In altri termini, le piattaforme di business intelligence moderne non si limitano a offrire un ambiente neutro di analisi e visualizzazione, ma integrano moduli e logiche pensate per governare ambiti specifici, come quello commerciale o economico-finanziario, restituendo informazioni mirate e persino guidando i processi senza richiedere interventi massicci di modellazione e personalizzazione.

Le sfide della business intelligence: frammentazione, qualità, volumi

Anche se la business intelligence è evoluta sia dal punto di vista tecnologico che concettuale, i problemi da affrontare per calarla nella quotidianità delle aziende sono, in larga parte, quelli di sempre.

Il primo, in assoluto, è la frammentazione. In molte aziende, i dati vengono generati e gestiti da una molteplicità di strumenti, spesso verticali e non comunicanti, che rendono difficile ottenere una visione unificata e coerente, nonostante la possibilità di costruire una single source of truth sia ciò che ha sempre reso i sistemi di BI così strategici.

Quando un CFO o un CEO chiedono una visione d’insieme, l’azienda deve poter fornire dati affidabili in tempi rapidi, senza dover affrontare ogni volta processi complessi di recupero e normalizzazione, che rallentano l’esecuzione e mettono a rischio la coerenza dell’output.

A questa complessità strutturale si sommano la qualità del dato e un problema più recente: la crescita incontrollata dei volumi. Ciro D’Addio, Product & Services Area Manager del Gruppo NetCom, società italiana attiva nell’ICT e nei servizi avanzati nel campo dell’ingegneria, spiega che «oggi le aziende hanno troppi dati, ma la vera difficoltà è che non sono ben definiti né coerenti, oltre ad essere distribuiti su decine di sistemi diversi, dai fogli Excel ai CRM, dagli ERP ai software verticali».

Il problema non è quindi solo tecnico: è capire innanzitutto quali informazioni si vogliono ottenere, dove trovarle, come raccoglierle e infine come renderle davvero utili al business.

Qui si apre un tema chiave nell’ottica della business intelligence contemporanea: la semplificazione. In un contesto dove i dati abbondano ma raramente sono pronti all’uso, ottenere insight realmente utili – per la strategia come per il day-by-day – è un lavoro immenso, a meno che non si parta da soluzioni già pensate per far emergere ciò che conta.

Una nuova BI platform per aziende più agili: la soluzione NeXtBI di NetCom Group

La business intelligence moderna promuove una vera e propria democratizzazione perché non si pone come strumento riservato a controller o manager ma diventa accessibile e utile a tutti, in ogni funzione e in qualsiasi processo.

NetCom Group ha deciso di fare tesoro della propria esperienza interna per sviluppare una piattaforma di business intelligence, NeXtBI, pensata proprio per semplificare l’adozione della BI e superarne i limiti tradizionali: «NeXtBI fa quello che ogni sistema di BI dovrebbe fare: fornire una visione chiara e accessibile dell’azienda – afferma D’Addio – ma il suo valore aggiunto è un altro: il tool raccoglie le esigenze tipiche di un’azienda strutturata, le traduce in moduli verticali, si interfaccia con tutto l’ecosistema informativo aziendale e restituisce, per ciascun ambito, informazioni chiave che supportano concretamente processi e decisioni, in modo snello e veloce per l’utente. È questo che lo rende un sistema diverso dagli altri».

Architettura modulare: un’unica piattaforma di business intelligence per esigenze diverse

Di fatto, NeXtBI non è un sistema neutro da modellare partendo da zero, ma una piattaforma costruita attorno a una profonda conoscenza dei processi aziendali, che vengono tradotti in moduli pronti all’uso.

La sua forza sta proprio nella capacità di intercettare dati dispersi su più sistemi, integrarli e restituirli in forma strutturata e immediatamente utile, trasformando la complessità informativa in valore concreto per la gestione quotidiana.

L’architettura modulare della soluzione nasce da un presupposto piuttosto semplice: così come non esistono due aziende identiche, esistono però esigenze ricorrenti che, se affrontate con metodo, possono essere gestite con strumenti già strutturati. L’obiettivo è sempre quello di trovare un giusto equilibrio tra standardizzazione e personalizzazione, un tema centrale in ogni progetto di implementazione di sistemi informativi aziendali.

NetCom Group ha scelto di partire da tre ambiti fondamentali per qualsiasi organizzazione: la gestione commerciale e del cliente, il controllo economico-finanziario e la gestione delle risorse umane. In ciascuno di questi, NeXtBI non si limita a offrire dashboard o grafici, ma costruisce visioni operative, restituendo informazioni coerenti con le reali dinamiche aziendali.

Nell’area commerciale, ad esempio, la soluzione accompagna l’intero ciclo di vita del cliente, dal primo contatto alla chiusura della trattativa; sul fronte economico-finanziario, integra i dati provenienti dall’ERP per offrire una visione continua dei flussi aziendali, evidenziando KPI come marginalità, redditività e scostamenti rispetto al budget; nell’ambito HR, infine, il sistema centralizza le informazioni sul personale, le collega ai progetti attivi e consente un controllo puntuale delle attività svolte.

Automazione e AI: le nuove direttrici di sviluppo della business intelligence

Una delle caratteristiche più interessanti di una piattaforma di business intelligence avanzata è la sua capacità di evolvere nel tempo, adattandosi alle priorità operative delle imprese.

L’architettura flessibile consente infatti di sviluppare nuovi moduli a partire sia dalle esigenze dei clienti, sia dall’esperienza diretta di chi la progetta e la mantiene. In quest’ottica, NetCom Group sta lavorando su un nuovo modulo per la gestione delle presenze, che introdurrà la timbratura tramite app mobile modernizzando di fatto il processo.

Il percorso evolutivo non si ferma qui, e al centro dello sviluppo ci sono i temi dell’automazione e dell’intelligenza artificiale. «Entro i prossimi mesi introdurremo una serie di migliorie che permetteranno di automatizzare diversi processi che in molte realtà sono ancora gestiti manualmente – prosegue D’Addio –ma stiamo anche guardando oltre. In particolare, collaboriamo con l’Università Federico II di Napoli con l’obiettivo di sviluppare soluzioni basate su AI per anticipare i trend, migliorare la pianificazione e arrivare a prevedere risultati attesi in funzione dell’andamento di attività e commesse. L’obiettivo, ovviamente, è trasformare i dati in conoscenza predittiva».

Grazie a soluzioni capaci di evolvere nel tempo e integrarsi con sistemi esistenti, è oggi possibile portare la BI dentro ogni impresa, senza stravolgimenti, senza investimenti da capogiro e senza la necessità di riprogettare da zero l’ecosistema informativo.

guest
0 Commenti
Più recenti Più votati
Inline Feedback
Vedi tutti i commenti

Articoli correlati