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Il futuro (prossimo) della DRAM è nei server

La DRAM per server sarà la parte più grande del mercato della memoria per tutti i prossimi anni. Una conseguenza della crisi del mercato consumer non immediata da captare, messa in luce dall’istituto di analisi Trendforce.

Pubblicato il 15 Mar 2023

dram

Si potrebbe definire la “rivincita dei server” il fenomeno fotografato da Trendforce. Dalla loro comparsa, gli smartphone non hanno fatto che guadagnare spazio nel mercato delle memorie. Nei prossimi anni, si assiste però a un cambio di rotta. Le previsioni per quest’anno già lo mostrano chiaramente.

Dalle analisi emerge che i prodotti di memoria per server supereranno le memorie mobile in termini di quota della produzione complessiva di bit DRAM. La spiegazione suona semplice, sembra essere sotto gli occhi di tutti. Mentre il mercato dei data center registra una domanda continua, quello dei dispositivi consumer sta attraversando un brutto periodo, dovuto alla crisi economica globale.

Server vs Smartphone: la partita delle memorie

Dietro a questa ragionevole spiegazione si nascondono delle dinamiche interessanti e dei dati significativi. Per lo meno lo sono per chi intende operare in questa fetta di mercato nei mesi futuri o per chi già è “sul campo”.

Il primo dato messo in evidenza da Trendforce, al di là del confronto tra server e mobile, riguarda il crollo dei prezzi medi delle DRAM. Sono scesi del 34% nel quarto trimestre del 2022, erano già diminuiti del 31% nel trimestre precedente. Si potrebbe parlare di un mercato in caduta libera, dando la colpa soprattutto ai settori B2C.

Per quello degli smartphone, ad esempio, l’analisi Trendforce prevede un periodo “conservativo” per tutti il 2023. Ciò significa mesi e mesi di stallo, dovuti soprattutto alla tendenza dei produttori ad attenersi a specifiche hardware che possono essere soddisfatte dai componenti presenti nelle loro scorte. Una reazione naturale al crollo delle vendite di cellulari, una reazione che impatta fortemente su un mercato DRAM molto dipendente dalla diffusione di dispositivi sempre più innovativi.

Trendforce stima che il tasso di crescita del contenuto medio di DRAM degli smartphone sarà di circa il 6,7% per il 2023. Si potrebbe gioire vedendo un netto miglioramento rispetto al tasso di crescita del 3,9% del 2022, se non fosse che il tasso di crescita annuale è previsto rimanga sotto il 10% per i prossimi anni.

Di fronte a queste stime, si può dedurre che nelle offerte dei fornitori di DRAM continuerà a crescere la quota di memoria per server. Nel 2023 potrebbe raggiungere il 37,6% della produzione di bit, superando la quota di DRAM mobile stimata “solo” del 36,8%.

Se si dà uno sguardo al settore dei server, si scopre che questo loro sorpasso non è spiegabile solo con un rallentamento degli acquisti di smartphone. C’è da registrare, infatti, anche una brezza frizzante di innovazione nel mondo dei produttori di server. Tutto merito delle nuove applicazioni legate all’intelligenza artificiale e al calcolo ad alte prestazioni (HPC), i due driver con cui spiegare la crescita della domanda di memoria. Nei prossimi anni, gli analisti di TrendForce ritengono che la memoria dei server rappresenterà la maggior parte della produzione complessiva di bit del settore DRAM. Si spingono anche ad affermare che, solo in questo 2023, il contenuto medio di DRAM dei server aumenterà del 12%.

La potenza delle SSD aziendali

La crisi dei consumatori va a muovere non solo le leve di chi è legato agli smartphone: ci sono anche i PC portatili. Il crollo di spedizioni di questi dispositivi è ciò che, secondo Trendforce, spiega il rallentamento della crescita dei bit relativi alle unità SSD client. In questo caso si sta parlando della domanda di NAND flash, ora trainata proprio dalle SSD aziendali. I motivi sono da ricercare nella categoria “reazioni alla pandemia”. Secondo TrendForce, infatti, proprio l’espansione dei servizi cloud di quel periodo, spiega bene l’aumento sia delle spedizioni di server sia del contenuto medio di memoria dei server.

Un generale calo dei prezzi della NAND flash ha generato una reazione nei mercati. Si può infatti registrare un aumento della domanda, sia nel settore degli smartphone che di quello dei server. Ne consegue un considerevole dinamismo sui prezzi che potrebbe tradursi in una crescita del contenuto di NAND flash per unità.

Secondo Trendforce, potrebbe superare in entrambi gli ambiti il 20%. Le SSD aziendali, però, a causa della crescente domanda di archiviazione dati ad alta velocità, potrebbero primeggiare tra i prodotti NAND in termini di volume di ordini. Secondo TrendForce, entro il 2025, saranno proprio queste unità a rappresentare il segmento più grande del mercato delle memorie NAND flash in termini di domanda di bit.

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