Ha chiuso i battenti da qualche giorno SAS Innovate 2025, l’evento globale che ha riunito a Orlando (USA) migliaia di giornalisti, analisti, clienti e partner della tech company americana SAS. Un’edizione, quella di quest’anno, incentrata sul tema tecnologico della Quantum AI. La casa di Cary sta investendo, infatti, in modo consistente nell’integrazione dell’intelligenza artificiale quantistica all’interno delle proprie piattaforme di analisi dati, in particolare in SAS Viya, confortata anche dalle evidenze di una ricerca globale condotta su un campione di 500 leader aziendali.
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Risultati del sondaggio globale SAS sulla Quantum AI
Il sondaggio ha rivelato come oltre il 60% degli intervistati stia già esplorando le opportunità offerte dall’intelligenza artificiale quantistica. Lo stesso studio, però, fa emergere come le principali barriere alla sua adozione diffusa risiedano nei costi ancora elevati (citati dal 38% del campione), nella scarsa conoscenza della tecnologia (35%) e nell’incertezza rispetto ai suoi utilizzi pratici (31%).
“SAS sta affrontando queste criticità – ha osservato Gavin Day, che da poche settimane riveste la carica di Chief Operating Officer di SAS – attraverso una strategia che si concretizza in tre percorsi sinergici: investendo direttamente nella ricerca sulla Quantum AI, ampliando le collaborazioni con i leader tecnologici che da tempo operano nel comparto e, condividendo know-how e best practice con alcuni clienti chiave, collaborando con loro su progetti che presentano sfide tecnologiche particolarmente ardue”.

L’azienda si sta concentrando in particolare sui casi d’uso di alcuni settori che più di altri potrebbero beneficiare della velocità di elaborazione e della scalabilità del Quantum AI – pharma, manufacturing, retail e servizi finanziari – promuovendo un approccio ibrido che combina analisi classiche e modelli quantistici. Un approccio in grado di garantire un ritorno sugli investimenti rapido e la capacità di risolvere problemi pressoché impossibili da affrontare con le tecnologie attuali. “Non si tratta – ha spiegato sul palco Bryan Harris, Chief Technology Officer di SAS – di arrivare semplicemente a prendere decisioni efficaci a fronte di scenari operativi e competitivi sempre più complessi. Si tratta, piuttosto, di garantirsi un vantaggio decisionale rilevante e duraturo per competere in modo efficace anche in futuro”.
Con Procter & Gamble per accelerare gli sviluppi dell’AI quantistica nel consumer goods
Procter & Gamble rappresenta il prototipo del cliente con esigenze di business complesse a cui si riferisce Day nel suo intervento, come conferma sul palco Krista Comstock, Director R&D Modeling, Simulation and Digital Innovation.
Comstock ha ripercorso le pietre miliari di una collaborazione che risale addirittura agli anni del gruppo Ottanta e che di recente ha permesso al gigante del largo consumo di sperimentare, tra i primi al mondo in questo settore, i benefici del Quantum AI. “Il know-how condiviso con SAS su progetti ad alta complessità – ha spiegato la manager – ci ha permesso di costruire una partnership duratura, basata su fondamenta solide, che ci ha aiutato in passato e ci aiuta ancora oggi a raggiungere traguardi di business particolarmente audaci”. Un esempio è quello che ha visto le due aziende collaborare all’ottimizzazione del processo produttivo di uno dei principali stabilimenti della multinazionale.

P&C produce un’enorme varietà di prodotti e “per rendersene conto – ha chiarito la manager – basta percorrere il corridoio di un supermercato e osservare quante varianti esistono di un nostro shampoo o di un nostro detersivo. Nello stesso stabilimento dobbiamo gestire la produzione di oltre 100 referenze suddivise su cinque serbatoi, con vincoli rigidissimi su ciò che può essere lavorato insieme per evitare le contaminazioni. Una situazione davvero complessa, basta pensare che il numero di combinazioni possibili è di 10 elevato alla 114esima potenza. Una varietà così ampia ci obbliga a trovare soluzioni di ottimizzazione estreme per programmare correttamente le lavorazioni sulle linee di produzione. Con i metodi tradizionali, servivano circa sei ore per trovare di volta in volta la soluzione ottimale. Fattibile, sì, ma non abbastanza veloce per noi. Con l’aiuto di SAS abbiamo iniziato a sperimentare l’AI quantistica su problemi specifici ottenendo risultati, anche se non ottimali, in soli 12 minuti. Così abbiamo capito che la risposta alle nostre esigenze era un approccio ibrido, dove la Quantum AI fornisce rapidamente un ventaglio ristretto di possibili risultati. Su questo insieme ridotto di opzioni innestiamo i tradizionali sistemi SAS per fare ulteriori analisi e migliorare la qualità dell’output. Questo ci permette di ottenere risultati eccellenti in tempi brevissimi. La chiave è scegliere bene i problemi da affrontare, perché non tutti i casi d’uso sono adatti alla Quantum AI”.
Sulla scorta dei risultati ottenuti, il gruppo sta già programmando i prossimi passi: “Stiamo valutando come applicare l’AI quantistica alla pianificazione della produzione e alla simulazione dei digital twin. L’obiettivo è far leva sulla maggior accuratezza ed efficienza di questa tecnologia, con la possibilità che offre di analizzare i dati in modo estremamente più granulare rispetto agli analytics tradizionali, per sbloccare nuovi livelli di resilienza e flessibilità della Supply Chain. La domanda dei nostri prodotti è soggetta a fluttuazioni sempre più imprevedibili, che riflettono eventi che magari accadono sui social network, e a cui noi dobbiamo essere in grado di rispondere in tempo reale”.

Il futuro della Quantum AI secondo SAS
Oltre all’impegno diretto sul fronte della ricerca, SAS lavora fianco a fianco con alcune delle principali aziende attive nel campo del calcolo quantistico. Realtà come IBM, con cui SAS collabora con l’obiettivo di accelerare l’integrazione tra calcolo classico e calcolo quantistico per la risoluzione di problemi complessi, e QuEra Computing, realtà di spicco nel panorama del Quantum Computing basato su atomi neutri.
Altra partnership importante è quella che la lega a D-Wave Quantum, specialista del Quantum Annealing – un procedimento in cui vengono impiegati i qubit, gli equivalenti quantistici dei bit classici,per migliorare velocità e precisione di analisi dati rispetto alle tecniche tradizionali. SAS sta già integrando funzionalità di Quantum Annealing in SAS Viya Workbench, un ambiente self-service per la preparazione dei dati, l’analisi e la creazione di modelli di intelligenza artificiale.