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Etichette chimiche e conformità al CLP UE: vademecum per i responsabili IT verso il 2025



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La nuova normativa europea rivoluziona l’etichettatura chimica con importanti e imminenti scadenze. Ecco come gli IT Manager possono guidare l’azienda attraverso i cambiamenti normativi, ottimizzando processi e garantendo la compliance: i suggerimenti di Brother Italia

Pubblicato il 26 nov 2024



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Mentre il 2025 si avvicina, gli IT Manager si trovano di fronte a una sfida importante: adeguare le etichette chimiche alle nuove normative CLP dell’UE. In un contesto di mercato sempre più regolamentato, la domanda non è più “se” adeguarsi, ma “come” farlo rapidamente e con efficienza. La posta in gioco è alta: evitare sanzioni significative e garantire la continuità operativa aziendale.

Etichette chimiche: il nuovo scenario normativo 

Il regolamento CLP, aggiornato nell’aprile 2024, introduce cambiamenti significativi nella classificazione, etichettatura e imballaggio delle sostanze chimiche. L’allineamento al Sistema Globale Armonizzato (GHS) comporta nuovi requisiti per l’etichettatura, tra cui la dimensione dei caratteri, la spaziatura, l’uso di pittogrammi e l’adozione di etichette digitali.  

Inoltre, il regolamento introduce quattro nuove classi di pericolo: interferente endocrino, persistente bioaccumulabile e tossico (PBT), molto persistente e molto bioaccumulabile (vPvB), persistente mobile e tossico (PMT).

Questi cambiamenti richiedono una revisione delle classificazioni esistenti, con un impatto diretto su produttori, utilizzatori a valle, trasportatori e distributori.

“L’adozione di queste nuove normative non si limita a un semplice aggiornamento delle etichette fisiche – spiega Stefan Dawid Director Public Sector di Brother Italia, voce di rilievo nel campo soluzioni di stampa, servizi e document management per aziende, uffici e casa -. Le aziende devono infatti rivedere interamente i loro processi di gestione delle informazioni sui prodotti chimici, integrando sistemi digitali capaci di supportare un flusso di dati continuo e preciso. Questo implica un lavoro di coordinamento tra diversi dipartimenti aziendali, dalla produzione alla logistica, fino al marketing e alle vendite, per assicurare che tutte le informazioni siano coerenti e aggiornate”.

Etichette chimiche: le implicazioni per la gestione aziendale 

Per responsabili IT, la sfida principale è assicurarsi che i sistemi informativi aziendali possano supportare le nuove esigenze di etichettatura e classificazione. Questo richiede non solo l’aggiornamento delle etichette fisiche, ma anche la gestione dei dati attraverso sistemi digitali integrati.

Le aziende devono adottare un approccio proattivo, implementando tecnologie di stampa e gestione documentale che soddisfino i requisiti normativi e ottimizzino i processi aziendali.

Secondo Stefan Dawid Director Public Sector di Brother Italia “le aziende devono agire ora, non solo per conformarsi, ma per trasformare questa sfida in un’opportunità di miglioramento operativo”. Non a caso Brother, forte della sua esperienza nel settore, sottolinea l’importanza di soluzioni di stampa robuste e affidabili per affrontare questi nuovi obblighi.

Tecnologie di etichettatura avanzate

Le etichette chimiche devono resistere a condizioni difficili, come l’esposizione a sostanze aggressive e variazioni estreme di temperatura. Le soluzioni di stampa termica avanzate, sullo stile di quelle offerte da Brother, rappresentano “una risposta efficace a queste sfide. Queste etichette – chiarisce Stefan Dawid Director Public Sector di Brother Italia – sono progettate con laminati in polietilene e strati protettivi multipli, garantendo resistenza e leggibilità anche in ambienti ostili”.

L’implementazione di queste tecnologie permette alle aziende di produrre etichette chimiche chiare e conformi alle nuove normative, riducendo al minimo il rischio di errori e migliorando l’efficienza operativa. Inoltre, l’adozione di soluzioni digitali per la gestione delle etichette può semplificare la transizione verso le nuove direttive, fornendo un controllo centralizzato e flessibile sui processi di etichettatura.

L’importanza di queste soluzioni diventa ancora più evidente quando si considera l’impatto delle nuove normative sui tempi e sui costi operativi. Una gestione inefficiente delle etichette può portare a ritardi nella distribuzione dei prodotti, con conseguenti perdite economiche e danni reputazionali. Pertanto, investire in tecnologie avanzate per l’etichettatura non è solo una misura di conformità, ma un passo strategico per garantire la competitività aziendale.

Strategia e pianificazione per i CIO: il vademecum

Per prepararsi al cambiamento normativo, i CIO devono dunque sviluppare una strategia chiara e ben strutturata. È essenziale condurre un’analisi dettagliata delle attuali pratiche di etichettatura e identificare le aree che richiedono aggiornamenti. Questo include la revisione delle classificazioni chimiche, l’aggiornamento dei dossier di registrazione REACH e la notifica delle nuove classificazioni alle autorità competenti.

Inoltre, la formazione del personale e la collaborazione con partner esperti come Brother possono facilitare il processo di adeguamento, garantendo che l’azienda sia pronta a rispettare tutte le scadenze imposte dalla normativa.

Ecco, più nel dettaglio, il vademecum che Brother propone come utile guida alla transizione:

  • Monitorare le scadenze di transizione: è essenziale tenere traccia delle date di transizione per le sostanze e le miscele, assicurandosi di completare tutti gli adeguamenti richiesti entro i termini stabiliti; 
  • Rivedere le classificazioni esistenti: le aziende devono rivalutare la classificazione e l’etichettatura delle sostanze e delle miscele presenti nel loro portafoglio, basandosi sui criteri aggiornati per le nuove classi di pericolo e sulle informazioni più recenti disponibili; 
  • Aggiornare i dossier REACH: è necessario integrare le nuove informazioni nei dossier di registrazione REACH. Le nuove classi di pericolo per classificazione, etichettatura e imballaggio saranno disponibili nel software IUCLID dal 29 aprile 2024; 
  • Collaborare nelle registrazioni congiunte: per i fornitori che partecipano a registrazioni congiunte ai sensi del REACH, è importante avviare un dialogo per concordare le nuove classificazioni e, se necessario, aggiornare i dossier senza ritardi ingiustificati; 
  • Aggiornare le notifiche di classificazione e etichettatura: è fondamentale rivedere le notifiche C&L all’inventario, determinando se occorre un aggiornamento o una nuova notifica al centro antiveleni. Miscele precedentemente non classificate potrebbero dover essere riconsiderate alla luce dei nuovi criteri di pericolo; 
  • Aggiornare le schede di sicurezza (SDS): le schede di sicurezza devono riflettere le nuove classificazioni e qualsiasi altra informazione pertinente. Potrebbe essere necessario redigere o fornire una SDS per sostanze o miscele che in precedenza non lo richiedevano. 

Etichette chimiche: soluzioni operative per un’adeguata transizione 

La transizione verso il nuovo quadro normativo non è solo una questione di conformità, ma anche di ottimizzazione dei processi aziendali. Le aziende devono considerare l’adozione di soluzioni di etichettatura che non solo soddisfino i requisiti normativi, ma che portino anche benefici tangibili in termini di efficienza e riduzione dei costi. Le soluzioni di stampa termica offerte da Brother, ad esempio, garantiscono etichette durevoli e leggibili, riducendo il rischio di errori e migliorando la sicurezza delle operazioni.

“Un altro aspetto cruciale è la gestione del cambiamento all’interno dell’organizzazione – puntualizza ancora Stefan Dawid Director Public Sector di Brother Italia. I CIO devono garantire che tutti i dipendenti comprendano l’importanza delle nuove normative e siano formati adeguatamente per utilizzare le nuove tecnologie di etichettatura. Questo richiede un investimento non solo in termini di tempo e risorse, ma anche nella costruzione di una cultura aziendale orientata alla compliance e all’innovazione”.

Una sfida significativa, ma anche un’opportunità

L’adeguamento alle nuove normative CLP UE rappresenta una sfida significativa, ma anche un’opportunità per i CIO di modernizzare i processi aziendali e migliorare l’efficienza operativa. Investire in soluzioni tecnologiche avanzate non solo garantisce la conformità, ma offre anche vantaggi competitivi nel lungo termine.

Come conclude Stefan Dawid Director Public Sector di Brother Italia, “l’integrazione di soluzioni di stampa e gestione documentale innovative è fondamentale per affrontare le sfide normative e sostenere la crescita aziendale”. In questo contesto, i CIO hanno l’opportunità di guidare la trasformazione digitale delle loro organizzazioni, assicurando che siano pronte a prosperare in un ambiente normativo in continua evoluzione.

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