Reportage

Acronis TRU Security Day 2025: strumenti e nuove strategie per la crescita degli MSP



Indirizzo copiato

Durante la tappa milanese dell’Acronis TRU Security Day 2025, al motto “il mondo ha bisogno di più service provider” il vendor ha condiviso visioni, intenzioni e azioni. Al centro della strategia: più automazione, intelligenza, democratizzazione tecnologica e formazione. Obiettivo? Un nuovo modello di efficienza per tutti gli MSP. Grandi e piccoli

Pubblicato il 3 giu 2025



Acronis TRU Security Day
Da sinistra: Sergey Belov, Director of Information Security della Acronis Threat Research Unit (TRU), Denis Cassinerio, general manager South EMEA, Katya Ivanova, CSO di Acronis e Oleg Shaikhatarov, Chief Product Officer di Acronis

L’Acronis TRU Security Day 2025 è l’evento annuale dedicato alla cybersecurity che lo specialista svizzero dedica all’ecosistema di MSSP, operatori di canale e professionisti che vogliono affrontare le sfide della protezione informatica in modo strategico, data-driven e sostenibile. Nella sua tappa milanese, il brand ha colto l’occasione per condividere le sue riflessioni e le sue strategie rispetto a una serie di trend di mercato.

“Nel nuovo scenario digitale, la sfida non è solo proteggere: è riuscire a governare la complessità – ha spiegato Denis Cassinerio, general manager South EMEA -. Il mondo IT sta crescendo a un ritmo che non sarà più sostenibile senza un drastico cambio di passo. L’aumento esponenziale di server, endpoint e data center, unitamente a un consumo energetico che si moltiplicherà per dieci da qui al 2030, impone agli MSP un salto qualitativo”.

Crescita dei servizi gestiti: più valore, più pressione

La trasformazione in atto non è solo tecnologica. È anche economica. Acronis ha citato la big picture degli analisti di Canalys  che nel loro “Cybersecurity Leadership Matrix 2025” valutano il mercato europeo dei managed services a quota 116,8 miliardi di dollari, con una crescita media annua del +12,7%. In Italia, l’aumento è ancora più marcato: +15,2% annuo, per un valore che raggiungerà 6,6 miliardi da qui a 5 anni. Acronis legge questi dati come una conferma: i managed services non sono più un’opzione, ma una necessità strategica. Ecco perché ne servono ancora di più. E per essere efficaci e efficienti devono essere più bravi, con meno sprechi, meno dispersione e più intelligenza operativa. In questo contesto, l’AI è il motore di una nuova produttività, capace di abilitare automazione, semplificazione e risposta alle minacce in tempo reale.

“In questa edizione dell’Acronis TRU Security Day vogliamo sottolineare il nostro impegno e dare agli MSP strumenti concreti per raddoppiare la loro efficienza almeno del 50% – ha detto Cassinerio -. Il nostro obiettivo? Aiutare i provider a diventare per i loro clienti gli architetti del futuro garantendo, al contempo, una risposta efficace alle minacce. Secondo le nostre ricerche, entro il 2030 gli investimenti sulla trasformazione digitale saranno triplicati rispetto ad oggi. Assisteremo a un progressivo e continuo spostamento all’uso di software via via più interattivi, adattivi e intelligenti. L’impiego di bot aumenterà di 5,5 volte, le app Saas di 2,5 e l’AI crescerà 6,4 volte rispetto ad oggi”.

Verso una nuova efficienza: il potenziale nascosto degli MSP

Il messaggio per gli MSP? Oggi non si tratta solo di fare sicurezza, ma di aumentare la produttività tecnica, liberando tempo e risorse per attività a valore aggiunto, facendo scelte più intelligenti, bilanciando performance e impatto ambientale. Un punto di attenzione emerso nel corso dell’Acronis TRU Security Day è che in uno scenario in cui anche le aziende di dimensioni contenute devono garantire continuità e sicurezza, non è più accettabile che la complessità tecnica sia un ostacolo. E su questo punto, Katya Ivanova, CSO di Acronis, ha voluto spostare il baricentro della discussione.

Le sfide che affrontano oggi le aziende non sono circoscritte a un singolo mercato – ha raccontato la manager -: sono complesse e diffuse a livello globale, e riguardano tanto i clienti finali quanto i provider che li supportano. Certo, ci sono specificità territoriali che non possiamo ignorare. Esistono differenze evidenti tra le realtà del Nord e del Sud Europa, non solo sul piano infrastrutturale o tecnologico, ma anche culturale. In Italia, in particolare, pesa ancora una mentalità orientata spesso al profitto immediato, più che alla costruzione di valore nel tempo”.

Da sinistra: Sergey Belov, Director of Information Security della Acronis Threat Research Unit (TRU), Denis Cassinerio, general manager South EMEA, Katya Ivanova, CSO di Acronis e Oleg Shaikhatarov, Chief Product Officer di Acronis

Gli obiettivi di Acronis per i partner di canale

Secondo la Threat Research Unit di Acronis, oggi un tecnico MSP gestisce in media circa 250 endpoint. I più performanti arrivano a 350. L’obiettivo di Acronis è superare i 500 endpoint per tecnico, grazie all’Acronis Cyber Protect Cloud, la piattaforma che integra in modo nativo cybersecurity, protezione dati e IT management, progettata per semplificare le attività quotidiane e ridurre la dipendenza da competenze specialistiche. Questo consente agli MSP di concentrarsi su attività a più alto valore aggiunto e di affrontare con maggiore consapevolezza anche le sfide ESG, bilanciando prestazioni e sostenibilità.

“Quasi tutte le aziende sviluppano soluzioni pensando al cliente finale – ha sottolineato Ivanova –. Noi partiamo da chi quei servizi li deve offrire ogni giorno. Crediamo che sia fondamentale mettere il provider al centro, perché è lui il primo interprete della complessità. Il nostro obiettivo è permettere anche ai team meno strutturati, o con risorse più limitate, di gestire workload sempre più ampi in modo ottimale e continuo, democratizzando l’efficienza. Vogliamo che ogni MSP abbia gli strumenti per competere davvero, a prescindere dalla sua dimensione o struttura. Questo perché il valore non sta solo nella dimensione dell’organizzazione, ma nella qualità della risposta che è in grado di dare”.

Compliance, AI e trasformazione: la nuova normalità per gli MSP

La crescente pressione normativa, con l’entrata in vigore della direttiva NIS2, ha trasformato la cybersecurity in un requisito strutturale. Gli MSP si trovano oggi nella posizione di dover supportare i clienti non solo nella protezione, ma anche nella conformità attiva, garantendo tracciabilità e resilienza.

“L’approccio sta cambiando – ha spiegato Oleg Shaikhatarov, Chief Product Officer di Acronis –. Non basta più reagire a un attacco: bisogna essere in grado di prevenirlo, contenerlo e rispondere in tempi certi. Con l’AI possiamo automatizzare gran parte dei processi, liberando tempo e risorse per attività di consulenza ad alto valore aggiunto. È dal 2017 che accompagniamo gli MSP in questo percorso e nel 2025 i nostri 4 punti cardinali sono data protection, Microsoft 365, cybersecurity e piattaforma MSP”.

Minacce in evoluzione: perché la cybersecurity non è più un’opzione

A rafforzare questa visione è stata la panoramica presentata da Sergey Belov, Director of Information Security della Acronis Threat Research Unit (TRU). Il quadro delineato è inequivocabile: phishing, vulnerabilità non patchate e RDP compromessi costituiscono oggi i vettori principali di attacco, con un incremento del +21% nel numero medio di attacchi per organizzazione nella seconda metà del 2024. In Italia, nello stesso periodo, gli attacchi ransomware sono stati 146, posizionando il nostro Paese al quinto posto al mondo per esposizione. In parallelo, è incrementato del 197% il volume di attacchi veicolati via e-mail, con picchi nei settori più vulnerabili come sanità e manifattura.

Ma i dati da soli non bastano a raccontare la portata del cambiamento. La vera sfida oggi è l’imprevedibilità: i malware cambiano volto continuamente, sfruttano strumenti legittimi, colpiscono attraverso link, allegati, script e vulnerabilità silenti.

“La sicurezza tradizionale non è più sufficiente – ha ribadito Belov -. Serve un modello adattivo, multilivello, capace di evolvere insieme alle minacce. È per questo che abbiamo integrato la threat intelligence nell’Acronis Cyber Protect Cloud: per aiutare gli MSP non solo a difendersi, ma a rispondere con lucidità, anticipazione e visibilità. La cybersecurity è ormai una variabile strategica: incide sulla reputazione, sulla continuità operativa, sulla fiducia. E per affrontarla davvero serve un’infrastruttura intelligente, ma soprattutto una visione sistemica e condivisa“.

Academy, automazione, AI: come Acronis prepara gli MSP alla prossima trasformazione

Tra i messaggi più forti dell’Acronis TRU Security Day, infatti, l’ultimo punto della giornata è stata la valorizzazione dell’Acronis Academy, un ecosistema formativo pensato per supportare MSP e operatori del canale nell’evoluzione tecnica, normativa e commerciale.

“Dai percorsi dedicati a EDR, XDR e MDR fino alle sessioni su compliance e Microsoft 365, la formazione traduce l’evoluzione tecnologica in una reale capacità di delivery da parte dei provider – ha concluso Cassinerio -.Con 28 eventi nel 2024 e oltre 200 certificazioni rilasciate in Italia, l’Academy ha già dimostrato il proprio impatto. I dati parlano chiaro: i partner che investono in formazione vedono una crescita media dei ricavi del +60%, con un abbattimento del carico operativo del –40% e una velocità di acquisizione dei clienti triplicata”.

Speciale Digital Awards e CIOsumm.it

Tutti
Update
Keynote
Round table
Video
Digital360Awards e CIOsumm.it, i momenti salienti
Approfondimenti
La sinergia tra CIO e CISO trasforma la cybersecurity in un obiettivo di business strategico
Approfondimenti 
Etica dell’innovazione tecnologica per i CIO: prima chiedersi perché. Poi definire cosa e come
Eventi
Digital360 Awards e CIOsumm.IT, ecco i progetti vincitori
Tavola rotonda
Evoluzione del CIO: da centro di costo a motore strategico del business
Tavola rotonda
Business Process Augmentation: dall’RPA alla GenAI… il dato e tratto
Approfondimenti
Sistemi digitali potenziati: l’intelligenza dei chatbot è nelle mani dei CIO
Tavola rotonda
Intelligenza collaborativa e AI: sfide e opportunità per i CIO nell’era dello Human to Machine (H2M) 
Approfondimenti
Open Source: collaborazione e innovazione nel caos apparente del software libero 
Metodologie
BANI: che cos’è e come l’AI può aiutare i CIO a gestire la felicità (e l’infelicità) dei talenti
Prospettive
AI in un mondo complesso. Tra ordine e disordine, le aziende iniziano a capire la giusta via
Approfondimenti
Intelligenza Umana vs Intelligenza Artificiale insieme. Non invece
Eventi
Digital360 Awards e CIOsumm.IT, al via l’evento conclusivo
Video
Digital360Awards e CIOsumm.it, i momenti salienti
Approfondimenti
La sinergia tra CIO e CISO trasforma la cybersecurity in un obiettivo di business strategico
Approfondimenti 
Etica dell’innovazione tecnologica per i CIO: prima chiedersi perché. Poi definire cosa e come
Eventi
Digital360 Awards e CIOsumm.IT, ecco i progetti vincitori
Tavola rotonda
Evoluzione del CIO: da centro di costo a motore strategico del business
Tavola rotonda
Business Process Augmentation: dall’RPA alla GenAI… il dato e tratto
Approfondimenti
Sistemi digitali potenziati: l’intelligenza dei chatbot è nelle mani dei CIO
Tavola rotonda
Intelligenza collaborativa e AI: sfide e opportunità per i CIO nell’era dello Human to Machine (H2M) 
Approfondimenti
Open Source: collaborazione e innovazione nel caos apparente del software libero 
Metodologie
BANI: che cos’è e come l’AI può aiutare i CIO a gestire la felicità (e l’infelicità) dei talenti
Prospettive
AI in un mondo complesso. Tra ordine e disordine, le aziende iniziano a capire la giusta via
Approfondimenti
Intelligenza Umana vs Intelligenza Artificiale insieme. Non invece
Eventi
Digital360 Awards e CIOsumm.IT, al via l’evento conclusivo

Articoli correlati

Articolo 1 di 5