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Lanzo, AD di NetCom Group: «Una dimensione internazionale per crescere e migliorare»

Il CEO della società italiana di consulenza, attiva nei settori del testing automation e validazione di software descrive la strategia di internazionalizzazione di NetCom e la filosofia che ispira la strategia del gruppo. Obiettivi mirati, attenzione alla sostenibilità e un impegno nei settori del quantum computing e della sicurezza nelle telecomunicazioni.

Pubblicato il 24 Gen 2022

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Una posizione ormai consolidata nei confini nazionali e un percorso di crescita all’estero che ha già coinvolto Germania, Bulgaria e Turchia. Il processo di internazionalizzazione annunciato negli scorsi mesi da NetCom Group procede attraverso una serie di iniziative che stanno proiettando l’azienda italiana in Europa e oltre. Come spiega l’amministratore delegato di NetCom Domenico Lanzo, però, non si tratta di una semplice acquisizione di nuovi mercati. La strategia del gruppo è infatti orientata a precisi obiettivi di crescita e punta su innovazione e sostenibilità.

Superare i confini per acquisire know-how

“La nostra strategia di apertura all’estero non è dettata da semplici logiche di espansione, ma è una necessità emersa da una serie di considerazioni” conferma Lanzo. “La prima riguarda il fatto che i confini italiani cominciano a starci stretti da un punto di vista tecnologico”. La scelta di sbarcare in Germania, dove NetCom ha aperto una filiale a Monaco Di Baviera, rispecchia in pieno le logiche descritte dal CEO del gruppo napoletano. L’obiettivo, infatti, è quella di iniziare a operare in un territorio in cui il settore dell’automotive è particolarmente all’avanguardia. Inserirsi in un mercato come questo, in cui le richieste dei clienti sono particolarmente evolute, secondo Domenico Lanzo è un modo per affrontare sfide ancora più impegnative e, di conseguenza, accumulare esperienza e know how che permetteranno al gruppo di crescere. Insomma: l’obiettivo non è tanto quello di andare all’assalto di “praterie vergini”, quanto piuttosto di “alzare l’asticella” per acquisire nuove competenze e lavorare in prospettiva. Senza dimenticare che il punto di partenza non è certo caratterizzato da una posizione svantaggiata. “Dobbiamo liberarci di alcuni stereotipi che abbiamo interiorizzato nel nostro Paese” spiega Lanzo. “In Germania i professionisti italiani godono di un’altissima considerazione, grazie a un livello di preparazione estremamente elevato e una indiscussa professionalità. Certi gap, spesso, sono solo nella nostra testa”.

Le opportunità di crescita fuori dall’Europa

Se il “bersaglio grosso”, rimane quello degli Stati Uniti, la strategia di internazionalizzazione messa a punto da NetCom segue linee precise anche fuori dai confini europei. L’impegno in Turchia, per esempio, è descritto dal CEO del gruppo come un’occasione per creare un polo di sviluppo a lungo termine. “Abbiamo individuato sul territorio turco la possibilità di creare professionalità e lavorare in un ecosistema che offre interessanti opportunità di sviluppo” sottolinea Domenico Lanzo. “La qualità delle figure professionali disponibili sul territorio nel settore ingegneristico ci ha già permesso di impegnarci in un grosso progetto nel settore automotive che siamo riusciti ad aggiudicarci lo scorso anno”. Senza contare che il paese, pur essendo formalmente esterno all’UE, è di fatto inserito in un’area economica che lo colloca a tutti gli effetti in una dimensione europea sia per i progetti nel settore produttivo, sia per le aspirazioni verso una maggiore integrazione a livello di servizi finanziari.

Il focus su comunicazioni e cyber security

Proprio il settore finanziario rappresenta una degli ambiti in cui l’amministratore delegato di NetCom individua un ambito di sviluppo per le attività del gruppo, in particolare per quanto riguarda l’aspetto legato alle telecomunicazioni e la cyber security. “Uno dei fenomeni che caratterizzerà il prossimo futuro sarà quello del quantum computing” spiega Lanzo. “La rivoluzione legata all’uso di computer quantistici avrà ricadute notevoli sugli algoritmi di crittografia utilizzati nelle comunicazioni a tutti i livelli, soprattutto nel settore finanziario”. Anche in questo caso, la parola d’ordine è quella di allargare gli orizzonti e sviluppare competenze che consentano di fare fronte alle nuove sfide. NetCom Group, infatti, ha avviato da tempo un progetto con l’Università Federico II di Napoli sul tema dei computer quantistici, QuantumNet, che in prospettiva ci consentirà di avere le competenze per assicurare un livello adeguato di sicurezza. Il prossimo passo è rappresentato dalla creazione di un’Academy sul quantum computing, che muoverà i primi passi a settembre 2022. Si tratta ovviamente di un settore ancora in uno stato embrionale, ma dalle parti di NetCom ci si aspetta che possa avere applicazioni pratiche nel giro di 5 o 6 anni. Un discorso simile vale per la tecnologia blockchain, su cui il gruppo sta investendo con diversi progetti in collaborazione con l’Università di Salerno.

La sostenibilità come obiettivo

In una fase in cui l’attenzione per il percorso di transizione ecologica è una necessità condivisa a livello globale, l’approccio di chi opera nel settore della ingegnerizzazione di soluzioni produttive e organizzative deve necessariamente considerare la sostenibilità come un punto cardinale nella definizione delle strategie aziendali e delle soluzioni sviluppate. “All’interno del gruppo abbiamo avviato una serie di progetti orientati alla riduzione dei consumi sia a livello energetico, sia a livello di materiali” spiega Domenico Lanzo. “Troppo spesso le considerazioni legate all’ottimizzazione dei costi non tengono conto della sostenibilità, il cui perseguimento porta invece a risparmi meno immediati, ma più rilevanti”. Tra le scelte dettate da questa logica, il CEO di NetCom cita la messa in campo di un’attività di riciclo dei dispositivi elettronici, che troppo spesso sono soggetti a una logica “usa e getta”. Il progetto ha portato a un sistema che prevede il disassemblaggio dei computer dismessi e il recupero dei componenti riutilizzabili. Un vero e proprio “percorso virtuoso” che ha permesso a NetCom di avere a disposizione parti di ricambio e impattare positivamente sulla generazione di rifiuti elettronici. Sul fronte dei consumi energetici, inoltre, sono state affinate strategie “collaterali” che permettono di ridurre i consumi. Ad esempio, attraverso la scelta di soluzioni software che siano in grado di generare un minore stress delle macchine, con una ricaduta diretta sul fabbisogno energetico.

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Un modello replicabile

Se gli esempi citati rimangono alla dimensione “interna” del gruppo, Domenico Lanzo sottolinea come questa evoluzione green si rifletta anche nelle soluzioni proposte a clienti e partner. “La logica che adottiamo in NetCom è quella di sperimentare in prima persona le soluzioni, per poi introdurle nei servizi che proponiamo con le nostre soluzioni” spiega l’AD di NetCom Group”. Un esempio di attualità riguarda il sistema di sensoristica implementato nelle sedi del gruppo per garantire l’isolamento dei locali, al fine di consentire l’efficacia dei processi di sanificazione in chiave di contrasto alla pandemia. Si tratta di una soluzione semplice: quando una porta rimane aperta per un periodo di tempo eccessivo, si attiva un allarme acustico. Nello stesso ambito è stata prevista l’installazione di lampade UV per la sterilizzazione di mouse e tastiera sulle postazioni di lavoro. Piccoli accorgimenti, che hanno però un impatto positivo sulla tutela della salute dei lavoratori e che sono stati introdotti anche presso alcuni clienti.

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