L’edge computing favorisce la svolta tech del Retail

I retailer sono chiamati a una svolta tecnologica per reggere l’impatto dell’avvento dei giganti dell’e-commerce come Amazon. Il ruolo dell’Edge computing

Pubblicato il 27 Feb 2019

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Pochi settori stanno avvertendo l’impatto della Digital Transformation quanto quello del retail: anche se il 90% delle vendite al dettaglio mondiali si verificano ancora all’interno di negozi fisici, un recente rapporto di Deloitte ha evidenziato che, per ogni dollaro speso, ben 56 centesimi sono influenzati dalle interazioni digitali. Non c’è dubbio che Amazon e altri operatori dell’on line stiano conquistando progressivamente quote di mercato, rendendo difficile la competizione a molti rivenditori tradizionali. Tutto questo sta spingendo al cambiamento non pochi retailer, che stanno investendo in tecnologia per offrire ai propri clienti esperienze d’acquisto innovative all’interno degli store, riuscendo al contempo a mantenere un elevato grado di semplicità.

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Mentre tradizionalmente la tecnologia all’interno di un negozio di vendita al dettaglio è costituita da un piccolo server e da alcuni registratori di cassa con sistemi di backup individuali, i nuovi ambienti periferici si concentrano sull’esperienza digitale del cliente all’interno del negozio. Per far funzionare al meglio questa tecnologia, alcuni retailer stanno collocando la potenza di calcolo il più vicino possibile all’utente, cioè al cliente degli store, ovveronel cosiddetto edge computingL’Edge computing, ad esempio, rende possibile il funzionamento degli specchi dotati di specchi di realtà aumentata (AR), grazie ai quali gli acquirenti possono provare virtualmente molti vestiti senza doverli indossare fisicamente. Le nuove tecnologie possono aiutare anche a prevedere il comportamento dei consumatori all’interno dei negozi, aiutando i retailer a ottimizzare gli spazi. Inoltre, tutti i dati raccolti dai codici a barre e dagli scanner nei punti di cassa del negozio,  possono essere elaborati e analizzati a livello locale per mantenere gli stock dei prodotti a livelli ottimali.

I micro data center sono dunque la tecnologia preferita per supportare questa nuova ondata di applicazioni edge, offrendo un’infrastruttura di alimentazione, raffreddamento, sicurezza e monitoraggio integrata, plug-and-play e preconfigurata. Questi nodi periferici sono gestiti da remoto tramite software, in modo che non sia necessaria alcuna competenza IT negli store per mantenere i sistemi operativi.

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Questo importante cambiamento ha un impatto considerevole sulla sicurezza informatica, dal momento che con l’edge computing le risorse IT si trovano a pochi passi dal cuore di un ambiente di vendita al dettaglio, esposte al passaggio di persone ed elementi esterni.  Pertanto, i programmi di educazione e di sensibilizzazione dei dipendenti alla sicurezza giocano un ruolo ancora più importante rispetto al passato.

Per questo motivo i fornitori di soluzioni di edge computing, come Schneider Electric, stabiliscono precisi standard di sicurezza informatica peri  prodotti software e hardware dotati di una connessione di rete e di capacità di comunicazione verso l’esterno. Tutti questi prodotti devono rispettare requisiti rigorosi che soddisfano la conformità alla cybersicurezza e agli standard normativi sula privacy.

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