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Infor tratteggia il 2023 per l’Industria 4.0

Smart factory, supply chain, competenze, cybersecurity. Sono questi i tavoli su cui nel 2023 si giocheranno le principali sfide del settore manifatturiero. Parola di Infor, industry cloud company

Pubblicato il 28 Dic 2022

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Per l’Industria 4.0, il 2023 si presenta come un anno di grandi sfide che non fanno altro che riflettere i numerosi problemi causati dalla pandemia, primo fra tutti le interruzioni della supply chain. Ecco le previsioni per il nuovo anno secondo Infor, industry cloud company.

Puntare sui dati per compiere il paradigma dell’Industria 4.0

Certamente il concetto di Smart Factory non è nuovo. Molte aziende hanno fatto dei progressi nella capacità di raccogliere dati di produzione con una frequenza e una precisione più elevate. Infatti, l’impresa connessa mette a fuoco sia i flussi di informazioni primarie che secondarie, che possono riguardare l’influenza dell’avanzamento di un’attività altrui sul lavoro che si sta svolgendo. Nella maggior parte dei casi, però, le opportunità non sono state ancora sfruttate pienamente.

Per godere a pieno dei vantaggi che offrono fabbriche sempre più intelligenti, Infor suggerisce di intervenire per migliorare il processo di acquisizione dei dati e del contesto operativo così da far emergere le informazioni necessarie e prendere decisioni migliori. Ma anche aumentare la disponibilità e la fruibilità di insight e informazioni per un maggior numero di stakeholder, di modo da disporre dei dati rilevanti nel momento del bisogno, o addirittura prima che servano.

Ecco perché Deloitte ha inaugurato The Smart Factory @ Wichita. Si tratta di una nuova esperienza immersiva nell’Industria 4.0, presso l’Innovation Campus della Wichita State University. Infor è founding sponsor della Smart Factory @ Wichita. L’iniziativa riunisce un ecosistema di fornitori di soluzioni all’avanguardia e consente alle aziende di mostrare le più recenti capacità state-of-the-art.

Intelligenza artificiale per tenere sotto controllo la supply chain

La seconda sfida riguarda la necessità di gestire in modo efficiente più fonti di approvvigionamento. Ciò comporta la condivisione di informazioni non solo all’interno dell’organizzazione, ma anche a monte. Per questo, diventa decisiva una maggiore collaborazione con i fornitori.

Naturalmente, non tutte le catene di fornitura sono uguali, quindi una risposta univoca è impensabile. È preferibile applicare un approccio misto alla condivisione di documenti e transazioni, attraverso portali di proprietà dell’organizzazione, dei fornitori, EDI e altre forme dirette di scambio di dati.

L’intelligenza artificiale e il machine learning possono aiutare a capire se le performance di un fornitore stanno cambiando. Non solo: ma anche se queste stanno migliorando o peggiorando rispetto ai suoi pari. In questo caso il focus è l’intera supply chain in un contesto ugualmente sfidante.

Skill shortage, le soluzioni: apprendimento continuo e automatizzazione dei compiti

La carenza di competenze nel settore manifatturiero continuerà anche nel 2023, avvisa Infor. Sebbene il rallentamento globale possa ridurre alcune tensioni sui mercati del lavoro, l’accesso alle competenze giuste nel posto giusto sarà una sfida.

Nell’ambito del passaggio a una fabbrica più intelligente, la comprensione delle competenze dei dipendenti, il loro lavoro e il modo in cui il loro valore può crescere grazie a un apprendimento continuo diventeranno di fondamentale importanza. Automatizzando e riducendo i compiti non a valore aggiunto, i manager possono vedere aumentare sia l’efficienza dei lavoratori che la loro soddisfazione professionale.

La robotica modulare, sia nel mondo fisico che nell’ambiente dei dati (attraverso l’automazione dei processi robotici), sta raggiungendo livelli di maturità che la rendono più accessibile dal punto di vista dei costi e della complessità. Con l’industria che continua a concentrarsi sulla facilità di implementazione e su un uso continuo, l’International Federation of Robotics indica un aumento del 15% dei robot industriali operativi nel 2021, con un incremento medio del 14% all’anno negli ultimi cinque anni.

Cybersecurity e Additive Manufacturing in crescita

Guardando ad altri fattori, nel 2023 assisteremo a un aumento dei tentativi di attacchi informatici, sia per ottenere l’accesso a dati critici che per mettere in atto ransomware. Le aziende che hanno investito in sicurezza, sia in proprio che attraverso servizi di terze parti, dovrebbero correre meno rischi, ma l’attenzione deve rimanere alta.

Al contempo, secondo Infor si sperimenterà una crescita dell’additive manufacturing, poiché velocità, qualità e scalabilità continueranno a migliorare. L’adozione della stampa 3D rappresenta un grande cambiamento nel progettare e pensare i prodotti, che in alcuni casi può aggiungere troppa incertezza se altre sfide riducono la propensione al rischio di un’organizzazione.

Industria 4.0 e 2023: perché sposare un approccio olistico

Certo è, sottolinea Infor che mentre ci affacciamo al 2023, le aziende che hanno già compiuto passi avanti verso le applicazioni aziendali componibili e verso un approccio olistico alla trasformazione hanno più strumenti e maggiore agilità per adattarsi alle sfide in corso. Le imprese che decidono di non agire, o non sono in grado di muovere questi primi passi, continueranno a mettere insieme soluzioni reattive ai problemi che si presenteranno. Determinante, conclude Infor, sarà intraprendere un percorso di trasformazione verso una produzione più intelligente e connessa.

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