Smart Mobility

A Milano un TECH BUS apre alla nuova mobilità con cloud e 5G

TECH BUS è il primo filobus di ATM dotato di strumentazioni sofisticate che consentono grazie alla rete 5G Vodafone e alle Interfacce applicative IBM, basate sulla piattaforma di integrazione aperta IBM Watson IoT, uno scambio continuo di informazioni tra veicolo e infrastrutture stradali. Uno dei primi frutti di un progetto d’avanguardia apripista della mobilità del futuro sempre più connessa, sostenibile e sicura

Pubblicato il 14 Mag 2021

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Al via la sperimentazione del primo filobus della flotta ATM sulla linea filoviaria 90/91 per migliorare regolarità e sicurezza del trasporto pubblico locale grazie alle tecnologie di IBM e Vodafone Italia: TECH BUS è dotato di sensori intelligenti a bordo che utilizzano la comunicazione V2I (Vehicle to Infrastructure) per consentire al mezzo di dialogare lungo il percorso con i semafori e l’infrastruttura stradale. Il risultato è un ecosistema di mobilità cooperativa in cui grazie alla rete 5G Vodafone e alle Interfacce applicative IBM, basate sulla piattaforma di integrazione aperta IBM Watson IoT, diventa possibile migliorare la sicurezza stradale ponendo le basi per la nuova frontiera della guida autonoma. All’esterno, una livrea riconoscibile realizzata ad hoc sarà caratterizzata da colori che rappresentano l’evoluzione tecnologica, l’indaco e il blu, e la sostenibilità ambientale che rappresenta per definizione il mezzo a trazione elettrica, il verde.

TECH BUS è uno dei primi risultati del progetto sviluppato nell’ambito del Joint Research Lab (JRL) votato alla sperimentazione di una mobilità connessa, elettrica e semi-autonoma, in partnership con i leader in ricerca, tecnologia e trasporti, per migliorare l’integrazione e la sicurezza degli spostamenti dei cittadini e dei visitatori della città. Milano si propone come hub per lo sviluppo tecnologico di questo concetto di mobilità creando nuova occupazione e interesse internazionale del settore, attraverso un circuito prova cittadino opportunamente strumentato e, in futuro coperto dalla rete 5G, per test e validazione di prototipi. Del JRL fanno parte Comune di Milano, ATM, Politecnico di Milano, IBM e Vodafone, anche la Fondazione Politecnico di Milano, la CCIAA di Milano, Brembo, Enel X, Pirelli, Solaris Bus & Coach, STMicroelectronics.

“La mobilità è un settore chiave per lo sviluppo e per la crescita del territorio e delle città, crocevia tra tecnologia d’avanguardia e servizi di precisione” afferma Ferruccio Resta, Rettore del Politecnico di Milano che precisa “Qui si giocano alcune delle grandi sfide del futuro. Milano, come altre realtà al mondo, diventa teatro di una sperimentazione che unisce le competenze dell’università alle tecnologie messe a disposizione da alcune grandi aziende, con le quali il Politecnico di Milano opera in sinergia da tempo. Un progetto che vuole diventare un dimostratore delle tecnologie per una mobilità sostenibile e sicura”.

Un ecosistema pubblico-privato per una mobilità sostenibile e sicura

In questa prima fase del progetto, l’intento è di ottimizzare i processi della mobilità verso una guida assistita nella gestione dei semafori e degli incroci, migliorando la regolarità e la frequenza della circolazione dei mezzi. Nell’evoluzione futura del progetto, la bassissima latenza e l’elevata affidabilità del 5G Vodafone garantiranno la continua disponibilità di informazioni aggiuntive ai sistemi di bordo e al conducente, contribuendo ad aumentare la sicurezza stradale; l’utilizzo del Multi-Access Edge Computing (MEC) di Vodafone per gestire i sofisticati algoritmi V2I dei servizi cooperativi garantirà un’infrastruttura sicura in grado di gestire una “regia” centrale del traffico cittadino.

Giorgio Migliarina, Direttore di Vodafone Business aggiunge “Mettiamo a disposizione della città e dei cittadini l’esperienza maturata durante la sperimentazione 5G di Milano promossa dal MiSE, di cui Vodafone è stata capofila. Le caratteristiche distintive del 5G daranno grande spinta all’evoluzione tecnologica sulle strade del futuro, migliorando la sicurezza stradale e riducendo i consumi, aprendo così la strada a una mobilità connessa e sostenibile”.

Dispositivi per lo storage dei dati e la connessione con il filobus saranno installati anche su lampioni, semafori e pensiline: IBM e il Politecnico hanno simulato i flussi delle informazioni che viaggiano tra le infrastrutture stradali e il mezzo in movimento, generando una mappa spaziale dei veicoli e di eventuali pedoni e biciclette in transito. L’obiettivo è fornire al conducente informazioni aggiuntive per supportare la guida in sicurezza con una visibilità aumentata e anticipando eventuali criticità.

Il progetto riguarda la linea 90/91 poiché gran parte del percorso avviene in corsia preferenziale dedicata. In particolare, la prima tratta allestita con le infrastrutture di comunicazione è quella di viale Abruzzi. La tabella di marcia attualmente prevede che fra due anni il progetto si possa estendere agli altri filobus della flotta ATM in servizio sulla linea 90/91, che entreranno progressivamente nella sperimentazione.

Semafori, incroci e ostacoli: la guida assistita per un trasporto pubblico all’avanguardia

TECH BUS rappresenta un ulteriore progresso nello scacchiere della New Urban Mobility, che coniuga tecnologia e sostenibilità verso l’avanguardia del trasporto pubblico milanese. In questa fase preliminare, la soluzione fornisce al conducente lo stato dei semafori lungo il percorso e consiglia la velocità adeguata per sincronizzarsi con l’onda verde semaforica, migliorando così comfort dei passeggeri ed efficienza del servizio. È previsto lo sviluppo di un sistema di controllo dinamico della segnalazione semaforica su rete 5G che permetterà di dare priorità al mezzo pubblico, ad esempio durante la fascia di picco o in caso di ritardo sulla tabella oraria.

Grazie agli algoritmi che elaborano in tempo reale immagini video e informazioni raccolte dai sensori lungo la strada sarà possibile segnalare al conducente e al filobus la presenza di ostacoli che ostruiscono il percorso, oppure di un veicolo in arrivo al successivo incrocio, o ancora dell’approssimarsi di persone al prossimo attraversamento pedonale. In questi casi il conducente, grazie a un monitor accanto alla postazione di guida, viene allertato con un segnale visivo o acustico e può così essere aiutato a prestare particolare attenzione nel procedere lungo il tragitto.

La strumentazione tecnologica presente alle pensiline informa il conducente, ad esempio, su quanti siano i passeggeri in attesa, se l’area intorno alla fermata sia pienamente accessibile e quale sia il flusso di salita e discesa dei passeggeri dal filobus. Inoltre, è possibile l’invio dal filobus alla pensilina di informazioni sullo stato di carico del veicolo.

Il progetto avanza in uno scenario che mette al centro gli investimenti per l’innovazione, driver nelle scelte e nelle politiche strategiche delle Istituzioni e delle Aziende, per sostenere il cambiamento di Milano verso una mobilità sempre più elettrica, connessa e sicura: dal presente, con i treni senza conducente della M5 e della prossima M4, verso la guida assistita dei mezzi di superficie, che in futuro potrà essere anche autonoma.

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