Microsoft: Iaas, Paas e Saas

Tre le anime su cui Microsoft sta investendo da tempo con una vision al cloud che guiderà l’offerta per i prossimi anni: infrastrutture e piattaforma Azure; Office 365; gestionali cloud based, a partire dal Crm disponibile già da gennaio. Riccardo Sponza (nella foto), Technical Evangelism Manager Developer & Platform Evangelism illustra come queste si inquadrino nella tassonomia che identifica e disciplina il cloud: Infrastructure, Platform e Software as a service (Iaas, Paas, Saas).

Pubblicato il 16 Feb 2011

p55-sponza

“In ambito Infrastructure la storia di Microsoft nel mondo del private cloud inizia con la virtualizzazione (lo stack di virtualizzazione Hyper-V licenziato insieme a Windows server 2008) e la gestione degli ambienti virtuali (con System Center che consente sia di gestire le macchine virtuali sia di governare le operazioni di delivery dei servizi)”, osserva Riccardo Sponza, Technical Evangelism Manager Developer & Platform Evangelism. “Sulla base di queste tecnologie, poi, abbiamo sviluppato dei ‘tools Kit’ con cui costruire sia delle private cloud ospitate nei data center aziendali, sia degli ambienti attraverso cui un provider può erogare servizi di Infrastructure as a service. Di recente abbiamo anche annunciato l’iniziativa Hyper-V Cloud che riunisce diversi partner tecnologici a livello mondiale con l’obiettivo di fornire loro tutti gli strumenti possibili (soluzioni e servizi) perché aiutino le aziende a creare cloud private al loro interno, disponendo anche di modelli già pronti per effettuare il deploy di un’intera nuova infrastruttura in tempi ridottissimi”.
Microsoft sta lavorando con diversi partner tecnologici (come Hp, Dell, Fujitsu, ecc.) per offrire vere e proprie appliance con hardware già certificato e predisposto per poter costruire delle private cloud (con kit di software già preconfigurato), ma anche per consentire ai provider di erogare servizi in modalità cloud.
“In ambito Platform as a service – continua Sponza – la nostra offerta, con la piattaforma Azure si compone di tre tasselli: Windows Azure, sistema operativo concepito per il cloud (basato su Windows Server, con caratteristiche quali geo replication, network management model e un modello Soa) con uno strato di management automatizzato; Sql Azure, il database relazionale che fa parte della piattaforma di servizi Windows Azure (un database in the cloud); AppFabric, che include due differenti servizi al suo interno: Service Bus, che consente di creare un’infrastruttura di rete solida per le applicazioni su Internet, e Access Control, che fornisce un meccanismo di accesso sicuro per le applicazioni costruite on the cloud”.
Azure è poi la piattaforma su cui si basa tutta l’offerta Microsoft di servizi online (Live Services, Sql Services, .Net Services, Share Point Services e Dynamics Crm Services, ecc.). “Insieme ad Hp, Dell, Fujitsu ed eBay stiamo sviluppando un progetto che vede Azure non più solo come piattaforma interna di Microsoft – illustra Sponza -. L’idea è quella di dare la possibilità ai provider di ‘costruire’ delle specie di Azure locali con cui sviluppare soluzioni ed erogare poi servizi cloud al mercato”.
In ambito Software as a service, è recente il lancio di Office 365: “Office diventa una suite per la produttività utilizzabile sia on premise, sia in the cloud – precisa Luca Rossotti, Product Manager Microsoft Online Services -. Non è pensata, infatti, solo per le micro e piccole imprese, a cui comunque si indirizza perfettamente perché consente di avere la suite, o i suoi componenti singoli, non più con l’acquisto della licenza ma pagando un canone mensile per l’utilizzo via web, ma anche per la fascia enterprise che può acquistare la suite o le singole applicazioni con la logica del servizio”.
“Office 365 – prosegue Rossotti – è accessibile via web anche dai dispositivi mobili; funziona regolarmente con tutti i più noti browser oggi disponibili e con i principali smartphone presenti sul mercato”.
Altro passo strategico fondamentale è l’arrivo sul mercato, a partire da gennaio, anche della versione cloud based del Crm (già disponibile in beta test, per la prima volta nella storia di Microsoft, in modo aperto a tutti e non più a un selezionato gruppo di clienti e partner). “Microsoft Dynamics Crm 2011 sarà disponibile sia per distribuzioni on-demand sia on-premise – spiega Roberto Andreoli, Microsoft Dynamics Crm Marketing Manager – perché noi crediamo che non debba essere il software vendor a imporre il modello di consumo delle applicazioni: è l’azienda che deve scegliere e lo può fare solo se c’è un’offerta diversificata. La soluzione conserva funzionalità familiari Microsoft come il client Outlook (nativo nel Crm che comunque può integrarsi con un client già presente), una barra multifunzione Crm intuitiva e contestuale all’ambiente Office. Il tutto con la possibilità di sfruttare la rete per accedere agli archivi di documenti contestuali di Sharepoint, alle funzionalità di collaborazione e al Microsoft Dynamics Marketplace, un nuovo catalogo online che consentirà ai partner di commercializzare e distribuire soluzioni, anche personalizzate, ai clienti di Microsoft Dynamics”.
Andreoli sottolinea, infine, un aspetto molto importante nella strategia Microsoft per l’erogazione di servizi cloud: il livello di servizio. “Noi garantiamo il 99,9% di disponibilità del servizio, al di sotto del 95% restituiamo l’intero investimento fatto”, precisa il manager di Microsoft.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati