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Cloud ibrido, ecco il frutto della collaborazione tra Red Hat e Microsoft

Azure Red Hat OpenShift porta una soluzione Kubernetes nel public cloud di Microsoft Azure: è stata pensata per gestire e orchestrare in modo semplice workload cloud-native in ambienti hybrid cloud

Pubblicato il 06 Giu 2019

concept di hybrid cloud

È stato annunciato Azure Red Hat OpenShift: Red Hat e Microsoft collaborano nel portare la soluzione Kubernetes nel public cloud. Nello specifico, Azure Red Hat OpenShift offre un valido percorso verso il cloud ibrido permettendo di utilizzare Red Hat OpenShift Container Platform nel data center e di estendere questi workload per trarre vantaggio dalla potenza e scalabilità dei servizi Azure.

Sia Red Hat che Microsoft riconoscono l’importanza dell’elaborazione hybrid cloud per l’IT moderno, a mano a mano che le imprese cercano di estendere le risorse con infrastrutture public cloud mantenendo gli attuali investimenti on-premise. Kubernetes fornisce un ponte condiviso tra data center e ambienti public cloud, rendendola una tecnologia utile per abilitare il cloud computing hybrid.

Azure Red Hat OpenShift combina l’innovazione di Kubernetes con la piattaforma Red Hat Enterprise Linux, sfruttando la potenza e la scalabilità di Azure. Insieme, queste tecnologie offrono una valida soluzione per gestire e orchestrare in modo semplice workload cloud-native in ambienti hybrid cloud. Con Azure Red Hat OpenShift i clienti possono integrare applicazioni containerizzate nei workflow in cui sono presenti, mitigando molte delle complessità legate alla gestione di container.

Servizio completamente gestito e operato congiuntamente, Azure Red Hat OpenShift è supportato dall’expertise open source di Red Hat e dalla potenza di Microsoft Azure. Gli utenti traggono vantaggio da un’esperienza integrata, compresi sign-up, onboarding, gestione dei servizi e supporto tecnico. I servizi vengono aggiunti al conto Azure esistente, semplificando ulteriormente l’esperienza.

Inoltre, Azure OpenShift offre agli sviluppatori enterprise e ai team di operations: cluster completamente gestiti con nodi master, infrastrutturali e applicativi gestiti da Microsoft e Red Hat, inoltre, non ci sono VM da gestire e non è richiesto alcun patching; compliance normativa verrà garantita attraverso certificazioni di conformità in modo simile ad altri servizi Azure; flessibilità per trasferire in modo ancor più semplice le applicazioni da ambienti on-premise al public cloud di Azure attraverso la base comune rappresentata da OpenShift; maggiore velocità per collegarsi ai servizi Azure da implementazioni OpenShift on-premise; produttività incrementata con accesso più semplice ai servizi public cloud di Azure, come Azure Cosmos DB, Azure Machine Learning e Azure SQL DB per creare una nuova generazione di applicazioni enterprise cloud-native.

“L’hybrid cloud – ha spiegato Paul Cormier, president, Products and Technologies, Red Hat – rappresenta una chiara visione del futuro dell’enterprise computing, con i servizi public cloud che affiancano virtualizzazione, container Linux e server bare-metal. Insieme, questo rappresenta il nuovo data center nel mondo hybrid cloud. Azure Red Hat OpenShift offre una solida base Kubernetes alle aziende che intendono ottenere i vantaggi del modello hybrid cloud. E questo permette ai leader IT di innovare sulla base di una piattaforma che offre un canovaccio comune sia gli sviluppatori che ai team di operations”.

“Microsoft e Red Hat – ha aggiunto Scott Guthrie, executive vice president, Cloud and AI Group, Microsoft – condividono l’obiettivo comune di mettere le aziende nella condizione di creare un ambiente hybrid cloud in grado di rispondere alle loro esigenze di business, attuali e future. Azure Red Hat OpenShift combina la leadership enterprise di Azure con la potenza di Red Hat OpenShift per semplificare la gestione dei container su Kubernetes e aiutare i clienti ad inovare nel loro percorso verso il cloud”.

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