News

Intelligenza artificiale e blockchain, ecco a cosa servono in azienda

Nella ricerca scientifica condotta per la quinta edizione dello Strategy Innovation Forum (SIF), think tank dell’Università Ca’ Foscari Venezia, emergono tanti vantaggi riconducibili all’adozione di intelligenza artificiale e blockchain

Pubblicato il 19 Nov 2019

1 IA e blockchain

Quali sono gli effetti positivi dell’adozione di tecniche di intelligenza artificiale e blockchain in azienda per innovare i modelli di business? La risposta a questa domanda è oggetto principale della ricerca scientifica: Gli impatti dell’Intelligenza Artificiale e della Blockchain sui modelli di business presentata in occasione della quinta edizione dello Strategy Innovation Forum (SIF), think tank dell’Università Ca’ Foscari Venezia.

Il 23% delle fonti analizzate nello studio sostiene che l’intelligenza artificiale avrà un impatto notevole a livello di risorse, per esempio riducendo l’errore umano, gli infortuni sul lavoro e aumentando la produttività: molti compiti fisici verranno sostituiti dai robot e dalle macchine intelligenti, creando i cosiddetti lavori “aumentati”.

Anche la blockchain impatterà le risorse in maniera importante (13% delle fonti analizzate), permettendo di tracciare la proprietà degli asset in tempo reale, aumentando la trasparenza delle transizioni e l’affidabilità delle informazioni scambiate tra due o più parti.

A livello di processi interni l’impatto dell’intelligenza artificiale è forte (24% delle fonti analizzate) e si traduce prevalentemente nell’ottimizzazione dei sistemi produttivi, per esempio, aumentando l’efficienza nell’assegnazione dei compiti ai macchinari grazie alla previsione dei parametri di produzione.

D’altra parte, l’impatto della blockchain sui processi interni è riconosciuto dal 21% delle fonti analizzate; il principale vantaggio risiede nell’automazione dei processi di scambio dei dati, riducendo i costi di transazione e aumentando la sicurezza nel trattamento di dati sensibili e della privacy. Con l’impiego degli smart contracts (contratti intelligenti), la blockchain permetterà di eliminare i documenti cartacei, abilitare la negoziazione automatica dei migliori prezzi degli asset in tempo reale e garantire le identità digitali del venditore e del compratore, al fine di aumentare la velocità di scambio delle informazioni e di esecuzione dei contratti.

“Negli ultimi due anni – ha afferma Carlo Bagnoli, professore di innovazione strategica presso l’Università Ca’ Foscari Venezia – le società di consulenza hanno pubblicato oltre mezzo milione di report sui possibili impatti a livello aziendale dell’IA e della blockchain. Le finalità commerciali di tali report portano, però, a porre meno attenzione sulla rigorosità delle metodologie di analisi adottate e a enfatizzare gli impatti più sul modello operativo, che su quello di business delle imprese. Vengono così approfondite soprattutto le possibilità offerte da tali tecnologie per migliorare l’efficienza, la qualità e la rapidità decisionale ed esecutiva; per fare cioè le stesse cose, ma meglio. La ricerca alla base di questo report approfondisce invece, con rigore scientifico, il possibile impatto dell’IA e della blockchain sulla strategia e sul modello di business. L’ambizione è riflettere su come tali tecnologie possano permettere di fare cose diverse, o le stesse cose in modo diverso”.

In pratica, da un lato l’Intelligenza Artificiale porta maggiore efficienza, umanizzazione e predizione, a discapito dell’affidabilità in termini di sicurezza e della proprietà a livello di sistemi computazionali. Dall’altro, la blockchain fornisce elevati vantaggi a livello di privacy, accessibilità e decentralizzazione, tuttavia è debole a livello di efficienza, flessibilità e predizione. La combinazione tra le due tecnologie potrebbe rivelarsi fondamentale al fine di oltrepassare i paradossi operativi, integrando i rispettivi punti di forza per dare avvio alla prossima rivoluzione digitale.

I settori industriali che utilizzano maggiormente intelligenza artificiale e blockchain

Dalla ricerca emergono anche i settori industriali maggiormente coinvolti dalla trasformazione tecnologica di IA e blockchain.

In primis, nel settore manifatturiero (secondo il 16% delle fonti analizzate) l’IA implementa il paradigma di smart manufacturing, creando sistemi di manifattura intelligente con nuove capacità cognitive e di apprendimento.

Il secondo settore che subirà forti variazioni grazie all’IA (15% delle fonti analizzate) è quello del retail, il quale rivoluzionerà l’engagement con il cliente, offrendogli prodotti e servizi più personalizzati.

Infine, il settore sanitario (presente nel 13% delle fonti analizzate) si conforma come il migliore laboratorio sperimentale per l’implementazione dell’intelligenza artificiale. Esempi applicativi nell’ambito sono i sistemi per il monitoraggio dello stato di salute dei pazienti negli ospedali e nelle case private grazie a dispositivi intelligenti in grado di raccogliere dati biometrici dei pazienti, utili per la creazione di piani di cure sanitarie personalizzate.

I settori industriali che verranno influenzati maggiormente dalla blockchain saranno il settore finanziario e il settore sanitario.

Nel settore finanziario (rilevante nel 28% delle fonti analizzate) la rivoluzione è direttamente collegata alla natura della tecnologia, che originariamente è connessa alla creazione delle criptovalute. Nelle funzioni finanziarie, le soluzioni di blockchain riducono i costi e aumentano la fiducia dei servizi, incrementando la sicurezza IT e riducendo il rischio di frode e di riciclaggio del denaro.

Nel settore sanitario (15% delle fonti analizzate), l’introduzione della blockchain permette di facilitare l’efficienza amministrativa dei registi sanitari e di aumentare l’accesso dei ricercatori ai dati storici dei pazienti mantenendone la privacy.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati

Articolo 1 di 4