Verba volant, scripta manent, una antica ma attuale verità, ma quando ciò si dice, viene poi riportato male per iscritto, diventa comunque un problema. Un moderno e attuale problema, che preoccupa sempre più persone, man mano che si sparge la voce. È infatti di recente stato pubblicato un nuovo studio proprio dedicato alle allucinazioni dei modelli di intelligenza artificiale generativa addestrati per trascrivere input audio. L’ennesimo, quello che potrebbe frenarne lo sviluppo o accelerarlo, sicuramente quello che sta facendo riflettere gli utenti di questo tipo di servizio.
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Quando trascrive, l’AI diventa volgare e non ammette pause
Un nuovo studio con un esperimento ad hoc su persone afasiche dimostra come i programmi AI che trasformano audio in scritti hanno ancora grandi difficoltà. Non sono attendibili, soprattutto se si fanno molte pause parlando
Giornalista

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