Secondo la ricerca globale “The Future of Enterprise AI Agents” realizzata da Cloudera, l’adozione dell’intelligenza artificiale agentica sta vivendo una fase di rapida espansione. Il 96% dei leader IT intervistati in 14 Paesi ha dichiarato l’intenzione di estendere l’utilizzo degli agenti AI nei prossimi 12 mesi, e la metà punta a una diffusione capillare nell’intera organizzazione.
Le applicazioni prevalenti comprendono agenti per l’ottimizzazione delle prestazioni (66%), il monitoraggio della sicurezza (63%) e l’assistenza allo sviluppo (62%). Gli agenti AI stanno assumendo un ruolo centrale nelle strategie IT poiché consentono la creazione di sistemi autonomi in grado di ragionare e agire indipendentemente, adattandosi in tempo reale ai contesti operativi.
Come sottolineato dal Chief Strategy Officer di Cloudera, Abhas Ricky: “Gli agenti AI hanno superato la fase di sperimentazione e stanno portando automazione, efficienza e risultati di business concreti. Le aziende hanno già centinaia di modelli in produzione, che richiedono dati altamente affidabili e ben gestiti per ottenere i migliori risultati”.
L’intelligenza agentica, dunque, si configura come un’evoluzione dell’automazione tradizionale, abilitando maggiore agilità operativa, riduzione dei costi e un coinvolgimento clienti più efficace. L’83% delle aziende riconosce la necessità di investimenti dedicati per mantenere un vantaggio competitivo.
Adozione, sfide e ambiti di applicazione: lo scenario per i CIO
Dalla ricerca emerge che oltre la metà delle aziende (57%) ha già introdotto agenti AI negli ultimi due anni, mentre il 21% lo ha fatto nell’ultimo anno, segnalando una crescita destinata a consolidarsi. Le implementazioni avvengono su due fronti: il 66% delle aziende costruisce agenti su piattaforme AI enterprise, mentre il 60% sfrutta funzionalità già integrate nelle applicazioni esistenti. Questo approccio ibrido riflette la volontà di mantenere scalabilità e sicurezza, restando prossimi ai dati.

Tuttavia, l’adozione non è priva di ostacoli. Le principali barriere sono rappresentate da preoccupazioni legate alla privacy dei dati (53%), alle difficoltà di integrazione con i sistemi legacy (40%) e agli alti costi di implementazione (39%). Elementi che richiamano l’importanza di una governance dei dati solida e unificata.

Cloudera suggerisce un approccio incrementale: “L’approccio migliore per le aziende è iniziare con un progetto pilota ad alto impatto, come ad esempio un agente di supporto IT interno. Questi casi d’uso ‘”fast-to-value” aiutano i team a dimostrare il ROI, a creare fiducia all’interno dell’organizzazione e a gettare le basi per implementazioni più ampie e scalabili”.
Il report analizza inoltre i casi d’uso nei vari settori:
- Finanza e assicurazioni: gli agenti AI vengono utilizzati per il rilevamento delle frodi (56%), la valutazione del rischio (44%) e la consulenza sugli investimenti (38%);
- Manufacturing: applicazioni prevalenti sono l’automazione dei processi (49%), l’ottimizzazione della supply chain (48%) e il controllo qualità (47%);
- Sanità: impiego per la programmazione degli appuntamenti (51%), il supporto alla diagnosi (50%) e la gestione delle cartelle cliniche (47%);
- Telecomunicazioni: bot di assistenza clienti (49%), customer experience agent (44%) e agenti per la sicurezza (49%) sono le soluzioni più adottate.