I costruttori di prodotti industriali (stampanti industriali, pompe idrauliche, forni e frigoriferi industriali ecc.) grazie alle potenzialità dell’IoT, possono rendere “smart” i propri prodotti, farli diventare “Prodotti 4.0” e offrire ai clienti servizi a valore aggiunto quali monitoraggio remoto, manutenzione predittiva, controllo di qualità permanente, ordine automatico di parti consumabili e pezzi di ricambio, in generale analisi dei dati di utilizzo per capire quale sia l’uso ottimale di un prodotto.
Webratio – Stefano Butti, premio speciale Digital Transformation
Tuttavia, sebbene sia matura l’offerta di piattaforme e tecnologie IoT che permettono di raccogliere dati dai prodotti industriali, trasmetterli sulla rete, memorizzarli e gestirli su cloud, resta ancora costosa per queste imprese la costruzione dell’“ultimo miglio”, ovvero dell’applicazione che permette a tutti gli utenti di accedere alle informazioni e ai servizi costruiti sulla base di questi dati. Si tratta anche di una difficoltà non strettamente tecnologica: molti imprenditori si sono resi conto delle possibilità che l’Iot può offrire ma non hanno ancora un’idea chiara di come muoversi, ovvero di come costruire un’applicazione impattante sul piano del business. “Offrire servizi basati sui prodotti è un’opportunità molto grande – dice Stefano Butti, Ad di WebRatio, l’azienda che ha sviluppato la soluzione vincitrice del Premio Speciale Digital Transformation dei Digital360 Awards 2017- ma spesso alle imprese [ci si riferisce qui in particolare alle realtà del settore manifatturiero, a cui è indirizzata la soluzione – ndr] manca la soluzione che permette di cogliere questa opportunità: hanno un software di programmazione della produzione, un software per la gestione del ciclo di vita del prodotto ma non hanno una soluzione analoga per la gestione del ciclo di vita del servizio”.