IBM compie una delle operazioni più rilevanti della sua storia recente annunciando l’acquisizione di Confluent, società specializzata nello streaming dei dati in tempo reale. L’accordo, dal valore di 11 miliardi di dollari di enterprise value, prevede il pagamento di 31 dollari per azione. Il closing è atteso entro la metà del 2026, subordinato alle approvazioni regolatorie e al voto degli azionisti Confluent, già in larga parte favorevoli: investitori con circa il 62% del potere di voto hanno firmato un accordo di sostegno all’operazione.
L’acquisizione arriva al culmine di una collaborazione durata cinque anni tra IBM e Confluent, durante la quale diversi clienti IBM avevano già adottato la piattaforma di streaming dati dell’azienda californiana
Per IBM si tratta della maggiore acquisizione dopo quella di Red Hat nel 2019 e rappresenta un ulteriore passo nel riposizionamento verso un modello sempre più software-based e centrato sull’intelligenza artificiale. Già ora, il software pesa ormai per circa il 45% dei ricavi 2025 di IBM, confermando la direzione strategica dell’azienda verso soluzioni cloud, AI e automazione.
La mossa si inserisce in un mercato che ha visto raddoppiare la sua dimensione negli ultimi quattro anni, passando da 50 a oltre 100 miliardi di dollari, trainato dalla crescita esponenziale dei dati e dall’adozione dell’AI.
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I motivi alla base dell’acquisizione
L’integrazione di Confluent è stata annunciata da IBM come un passaggio importante nella costruzione di una piattaforma dati intelligente e in tempo reale, architettura considerata necessaria per abilitare i nuovi modelli applicativi e, soprattutto, l’AI generativa e agentica.
Per Arvind Krishna, CEO di IBM, «Questo è un passo decisivo che accelera la strategia sul cloud ibrido e sull’intelligenza artificiale. Costruisce un nucleo intelligente e sempre attivo in grado di spostare dati affidabili e insight in tempo reale attraverso ambienti, applicazioni e API»
Krishna evidenzia inoltre come l’AI renda imprescindibile la disponibilità di dati aggiornati continuamente: «L’intelligenza artificiale, in particolare, amplifica il valore dei dati in tempo reale. Con un numero crescente di aziende che adottano agenti AI e workflow autonomi, diventa essenziale disporre di segnali di dati dinamici, non statici».
Dal punto di vista finanziario, IBM prevede un impatto positivo già dal primo anno in termini di EBITDA, e dal secondo anno sulla generazione di free cash flow, con sinergie operative previste attorno ai 500 milioni di dollari a regime.
IBM prevede inoltre che le sinergie derivate dall’integrazione (dalle efficienze operative alle sinergie di prodotto e go-to-market) accelereranno la crescita della componente software, già oggi centrale nel modello economico del gruppo
«Insieme – prosegue il CEO – IBM e Confluent permetteranno alle imprese di implementare l’AI generativa e agentica in modo più rapido. Con l’acquisizione di Confluent, IBM fornirà la smart data platform per l’IT aziendale, progettata specificamente per l’AI».
Cosa fa Confluent: piattaforma, tecnologia e approccio al mercato
Confluent, con sede a Mountain View, è considerata la pioniera del data streaming. Conta circa 6.500 clienti, con oltre il 40% delle aziende Fortune 500, e ha superato 1 miliardo di dollari di ricavi negli ultimi dodici mesi.
La tecnologia si basa su Apache Kafka, piattaforma open-source per la gestione di dati in streaming, arricchita nel tempo da Confluent con una suite completa di funzionalità enterprise.
La piattaforma è disponibile in diverse modalità di deployment:
- Confluent Cloud, versione completamente gestita e serverless ottimizzata per il cloud pubblico
- Confluent Platform, distribuzione enterprise auto-gestita di Kafka
- WarpStream, modello ibrido Bring Your Own Cloud (BYOC)
- Confluent Private Cloud, soluzione gestita pensata per ambienti privati o on-premise
L’azienda vanta un ricco ecosistema di integrazioni con player come AWS, Google Cloud, Microsoft, Snowflake, Databricks e altri fornitori chiave del mondo cloud e data management.
L’obiettivo è consentire alle imprese di portare l’AI “dalla sperimentazione alla produzione” facendo leva su dati affidabili e sempre aggiornati. Le previsioni di mercato confermano la direzione: entro il 2028 nasceranno oltre un miliardo di nuove applicazioni logiche, mentre la spesa globale per l’AI d’impresa supererà gli 800 miliardi di dollari entro il 2029, triplicando rispetto al 2024.
