Oggi i dati non sono più entità statiche da elaborare a intervalli regolari: si muovono, fluiscono e si utilizzano in tempo reale. Con l’evoluzione delle architetture cloud-native e la crescente adozione dell’AI, il data streaming è riconosciuto come un approccio strategico per le imprese che devono processare dati continui.
A differenza dei sistemi batch tradizionali, che archiviano i dati per poi elaborarli a intervalli regolari, il data streaming consente un’elaborazione real-time. I casi d’uso sono ormai molteplici: dai sistemi di ride-sharing che aggiornano le disponibilità dei veicoli, ai mercati azionari che registrano le fluttuazioni in frazioni di secondo, fino alle catene di montaggio automatizzate che reagiscono istantaneamente a un guasto.
Ma quanto è diffuso il data streaming oggi? A rispondere è l’ultimo Global Report realizzato da Confluent che di streaming dei dati si occupa. Lo studio ne fa una fotografia attraverso un’indagine in 12 Paesi e su 4.110 Leader IT in più settori.
Nel report, l’86% degli intervistati cita il data streaming come priorità strategica e di investimento IT mentre il 91% ritiene le piattaforme di data streaming fondamentali per raggiungere gli obiettivi legati ai dati.
Per comprendere come queste dinamiche si riflettono sul tessuto aziendale italiano, abbiamo dialogato con Diego Daniele, Country Leader per l’Italia di Confluent, che ricordiamo è una multinazionale fondata nel 2014 dagli stessi creatori di Apache Kafka, tecnologia open source molto diffusa, e oggi specializzata in data streaming a livello enterprise.
Report
Il ruolo crescente del data streaming nelle strategie aziendali
Con un’adozione sempre più rapida, le piattaforme di data streaming sono destinate a diventare indispensabili, poiché le aziende di ogni settore riconoscono il loro ruolo fondamentale nel fornire analisi e insight in tempo reale. Un’analisi del Global Report di Confluent e uno sguardo sul mercato italiano
Giornalista

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