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Stesi, come innovare i processi logistici e la gestione del magazzino

Cosa si intende, a livello pratico, per “innovazione” nei processi di gestione del magazzino, e sulla base di quali criteri una piattaforma WMS si può considerare migliore di un’altra? Ne abbiamo parlato con Riccardo Marchionni, IT Manager, e Alessio Pavan, Technical Director di Stesi

Pubblicato il 06 Dic 2019

foto Gestione magazzino

Da un po’ di tempo il settore della logistica, e in particolare il warehouse management (gestione magazzino), è sotto i riflettori: c’entra la trasformazione verso i modelli 4.0, nonché lo sviluppo di soluzioni avanzate di material handling e l’adozione dell’approccio data-driven, con annessi temi di intelligenza artificiale e Big Data. Alla base del sistema informativo del magazzino c’è il Warehouse Management System, il software che si occupa di gestire, e soprattutto ottimizzare, le fasi della logistica interna, coordinando l’attività del personale e dei mezzi. Nel corso della sua evoluzione, il WMS è andato incontro a diverse mutazioni e, da sistema dedicato al tracking delle merci, è diventato una piattaforma modulare integrata con i gestionali dell’azienda e capace, qualora ce ne fosse la necessità, di gestire e coordinare magazzini automatici. Non è un caso che le previsioni siano rosee: secondo MarketsandMarkets, il mercato delle soluzioni WMS raggiungerà i 4,8 miliardi di dollari nel 2024, con un CAGR del 15,2% tra il 2018 e il 2024.

Come si differenziano i WMS e cosa vuol dire “innovazione” nei processi di gestione magazzino

Per comprendere le potenzialità dei WMS e quali siano le evoluzioni, abbiamo intervistato Riccardo Marchionni e Alessio Pavan, rispettivamente IT Manager e Technical Director di Stesi, una realtà tutta italiana che, dal 1996, si dedica allo sviluppo e all’integrazione di Silwa, piattaforma di Supply Chain Execution System che miscela le funzionalità di un WMS con quelle di un MES.

Sulla carta, i WMS sono molto simili. Quindi, cosa può fare un’azienda per differenziarsi? “Silwa è nato come software per la gestione e la sincronizzazione di macchine automatiche – ci dice Marchionni – Solo in un secondo momento abbiamo esteso la logica al coordinamento delle attività umane e a tutto ciò che si trova in un magazzino, quindi uomini, macchine e dispositivi. Questo è un punto di forza, poiché non è detto che un WMS sia in grado di interfacciarsi con un magazzino automatico: noi, invece, partiamo proprio da lì”. La flessibilità dello strumento, cui viene richiesto di interfacciarsi con uomini, mezzi, dispositivi mobile, piattaforme analitiche e sistemi di movimentazione descrive bene non solo la complessità del sistema, ma è anche un elemento di differenziazione. Inoltre, il WMS può avere anche una carica innovativa: per esempio, un modulo di Silwa sfrutta la geolocalizzazione ed è indipendente della tecnologia adottata (beacon, laser, UWB); in questo modo, può rilevare la posizione dei bancali, dei mezzi nonché l’orientamento delle forche, evitando la lettura dei codici a barre. Più che un aspetto innovativo, ciò rappresenta una potenziale rivoluzione. “Se un’azienda acquista la suite – aggiunge Pavan – e domani decide di usare dispositivi IoT, noi siamo in grado di interfacciarci in modo nativo, così come l’abbiamo fatto con shuttle di movimentazione automatica e trasloelevatori”.

foto Alessio Pavan
Alessio Pavan, Technical Director di Stesi

Tutto pronto per l’end of life di Windows Embedded

Com’è noto, tra qualche settimana (14 gennaio 2020) Microsoft dismetterà il sistema operativo che è un punto fermo dei terminali radio usati in produzione e nella logistica. È dunque fondamentale, per salvaguardare sicurezza dei dati e continuità operativa, che le aziende passino ad una soluzione alternativa. “Noi siamo pronti e – spiega Marchionni – rilasceremo a brevissimo la versione Android. Il passaggio porta notevoli vantaggi alle aziende: i terminali Android costano meno dei vecchi Windows CE e, soprattutto, sono smartphone, tablet, wearable e smartwatch, diverse opzioni innovative anche ai fini della gestione del magazzino”. Stesi, inoltre, ha approfittato dell’evento per creare qualcosa di nuovo: “Non ci siamo limitati a un porting delle applicazioni Windows. Innanzitutto, l’app è cross-platform [Android e iOS, ndr], ma soprattutto è pensata per l’utente finale: abbiamo fatto in modo che l’accesso alle informazioni sia come quello di tutte le app Android, quindi familiare. L’obiettivo che ci siamo posti è che l’operatore possa lavorare con il suo stesso smartphone”.

foto Riccardo Marchionni
Riccardo Marchionni, IT Manager di Stesi

Nel futuro, largo a business intelligence e cloud

Nelle prossime settimane, tutti gli occhi saranno puntati sulla migrazione ad Android, ma dopo? In piena era data-driven, Stesi sta ultimando un modulo di BI, puntando sull’enorme quantità di dati raccolti da Silwa nel contesto della produzione e del magazzino: Big Data e AI saranno così grandi protagonisti della logistica next gen, così come il cloud e i suoi modelli di servizio, verso i quali l’azienda sta mostrando molto interesse.

White Paper - Evoluzione dei Warehouse Management System

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