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Stati generali delle telecomunicazioni, l’Italia sta recuperando il suo gap

Si è svolto ieri a Roma l’evento organizzato da CorCom, Gruppo Digital360, in cui si sono confrontati autorevoli rappresentanti delle istituzioni, del mondo accademico e dell’impresa sulle prospettive di sviluppo del settore TLC in Italia. Un settore che è sempre più strategico per tutte le componenti della rivoluzione digitale

Pubblicato il 13 Dic 2017

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Il piano banda ultralarga procede, iniziano i primi test sul 5G: l’Italia sta facendo grandi passi avanti dal punto di vista delle infrastrutture TLC. È il principale messaggio che è emerso durante l’evento Stati generali delle telecomunicazioni, l’Italia alla svolta dell’Ultrabroadband che si è svolto ieri a Roma, organizzato da CorCom, testata del Gruppo Digital 360, con il patrocinio del Ministero dello Sviluppo economico-Segretariato alle Comunicazioni; una preziosa occasione durante la quale i partecipanti all’evento si sono confrontati sullo stato della banda larga in Italia e i servizi che correranno sui nuovi network autorevoli rappresentanti delle istituzioni, del mondo accademico e dell’impresa.

“Senza adeguate reti di Telecomunicazione – ha commentato Andrea Rangone, CEO di Digital360 – l’Italia non può cogliere le molteplici opportunità di sviluppo aperte dalla quarta rivoluzione industriale che stiamo vivendo in questi anni, abilitata dall’internet delle cose, dai big data e dall’intelligenza artificiale. Le reti di telecomunicazione sono un asset strategico di questo paese. Nell’ultimo decennio il settore delle telecomunicazioni, sia fisse sia mobili, ha subito dinamiche preoccupanti. Da un lato, ha conosciuto una forte contrazione dei ricavi, il 30% dal 2007 al 2016 (Rapporto Assintel 2017), soprattutto per la riduzione dei prezzi unitari che ha portato benefici per il consumatore, ma rischia di compromettere lo sviluppo sostenibile delle imprese. Dall’altro lato, ha vissuto un gap rispetto ai Paesi più avanzati nella copertura con banda larga fissa: nel 2015 in Italia era poco più della metà della media europea (Digital Agenda Scoreboard, Commissione Europea 2016). Negli ultimi due anni però si è assistito a importanti miglioramenti: una ripresa della crescita dei ricavi e una forte accelerazione negli investimenti in banda larga che ha portato a recuperare il gap. Questi trend devono diventare permanenti per garantire lo sviluppo sostenibile di un settore così strategico per il Paese”.

Secondo Rangone però anche gli operatori di telecomunicazioni devono cambiare pelle, per cavalcare e non subire la quarta rivoluzione industriale: “Le Telco possano ritagliarsi un ruolo importante nei mercati digitali innovativi in forte espansione, come l’eCommerce, i contenuti digitali, il cloud computing, il mobile business, l’internet of things – dice il CEO di Digital360 -, mercati in cui possono sfruttare alcuni asset come la relazione diretta con gli utenti, l’utilizzo della sim dei cellulari, la presenza della rete, la capillarità distributiva e il marchio. Servono audacia e cultura dell’innovazione, purtroppo negli anni passati molti operatori si sono ‘seduti’ sui servizi più standard, dedicando minore attenzione a servizi innovativi nei mercati digitali”.

In queste pagine di CorCom tutti gli interventi dei partecipanti all’evento.

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