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Gaia-X, ecco il ruolo di Retelit per il cloud europeo

Il progetto Gaia-X nasce con l’obiettivo di mantenere in Europa, attraverso standard comunitari condivisi, il valore, economico e informativo dei dati raccolti dalle piattaforme cloud che aderiranno alle linee guida

Pubblicato il 12 Ott 2020

concept di cloud europeo

Retelit (il gruppo italiano attivo nella realizzazione di progetti di trasformazione digitale) sostiene il progetto per la costruzione di Gaia-X, il framework cloud su scala europea. Il progetto, avviato da Germania e Francia e promosso anche dal Governo Italiano, nasce con l’obiettivo di mantenere in Europa, attraverso standard comunitari condivisi il valore, economico e informativo, dei dati raccolti dalle piattaforme cloud che aderiranno alle linee guida.

Il progetto è ancora tutto da costruire, ma è di grandissima rilevanza: nel 2025 si stima, infatti, che l’economia dei dati europea varrà 829 miliardi di euro; con Gaia-X si mira a costruire una piattaforma federata attraverso cui le aziende europee possano fornire servizi che rispettino regole e standard comuni e impedire che gran parte di quel valore possa fluire verso stati extra-europei, dove hanno attualmente sede i maggiori player del mercato cloud.

Gaia-X sarà un sistema di fornitori autonomi, dovrà garantire interoperabilità tra i servizi ed essere progettato per tutelare privacy e sicurezza informatica dei dati. Il progetto articolato sulle aree Infrastructure ecosystem e Data ecosystem, lavorerà allo sviluppo congiunto di piattaforme in materia di edge computing, Hpc e infrastrutture di rete.

Su questi obiettivi il Gruppo Retelit si candida da subito a fare la sua parte. Questo è sostenuto anche dal nuovo assetto che la società ha assunto a seguito delle recenti acquisizioni con la combinazione degli asset proprietari di Retelit (una rete capillare in fibra ottica in Italia e nel mondo e una rete di Data Center a livello nazionale), le competenze di Brennercom e l’esperienza nell’ambito della digitalizzazione di Gruppo PA.

“Riteniamo – ha commentato Federico Protto AD del Gruppo Retelit – che il presidio europeo dei dati delle piattaforme, così come l’adozione dei nostri standard comunitari in tema di sicurezza nel trattamento dei dati, siano sfide cruciali e strategiche per l’Europa e driver economici per l’innovazione anche del nostro Paese. Per questo abbiamo accolto subito l’invito che il Ministero dell’Innovazione tecnologica ha rivolto alle imprese nazionali a entrare nel progetto. Con la nostra esperienza ventennale nell’ambito dei settori telco e ICT e con soluzioni complete che sempre più vanno nella direzione di una gestione integrata dei servizi di Cloud siamo fin da ora pronti a portare il contributo italiano a questa iniziativa”.

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