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Rientro al lavoro, il ruolo di IBM Watson Works

L’obiettivo della soluzione è garantire trasparenza, controlli rigorosi sulla raccolta e l’utilizzo dei dati, il rispetto della privacy e della sicurezza già nella fase di progettazione, assicurando al contempo uguaglianza, non-discriminazione e partecipazione

Pubblicato il 16 Lug 2020

IBMWatson 1

Watson Works consiste in un set di prodotti che integrano i modelli e le funzionalità di intelligenza artificiale di Watson per aiutare le aziende a pianificare il rientro al lavoro dopo il lockdown causato dalla diffusione della pandemia. La fase post-emergenza richiede nuovi approcci per promuovere la salute, la sicurezza e la produttività dei lavoratori. Per questo, IBM Watson Works fornisce alle imprese informazioni essenziali, basate sui dati, per aiutare una fase decisionale che deve considerare in modo accurato la sicurezza delle persone, la gestione degli spazi e delle strutture e altre priorità legate al contenimento della Covid-19.

“Abbiamo progettato Watson Works – ha dichiarato Bob Lord, Senior Vice President, Cognitive Applications, Blockchain and Ecosystems di IBM – per aiutare le aziende a programmare il rientro sul posto di lavoro nel modo più sicuro ed efficace. L’applicazione di modelli e funzionalità di intelligenza artificiale si rivela particolarmente utile in un contesto come quello attuale, caratterizzato da una moltitudine di informazioni in costante evoluzione, di cui le organizzazioni devono necessariamente tenere conto per poter effettuare valutazioni accurate.”

IBM Watson Works ha 4 priorità

IBM Watson Works è stato pensato per fornire un supporto concreto alle organizzazioni tenendo conto di quattro priorità.

In primo luogo, preservare la salute dei dipendenti. L’obiettivo, qui, è facilitare la raccolta e l’analisi dei dati in tempo reale provenienti da diverse fonti, inclusi quelli relativi alla diffusione del virus a livello locale, alla valutazione di eventuali sintomi dei dipendenti e dei risultati dei test effettuati nel rispetto delle norme vigenti. In questo modo, le imprese possono disporre di aggiornamenti puntuali sull’evoluzione del contesto in cui operano.

La seconda priorità riguarda il comunicare rapidamente con dipendenti, fornitori e altri soggetti. Grazie ad assistenti virtuali e app, che fanno leva sulla funzionalità di Natural Language Processing di Watson, i dipendenti possono dialogare con i propri datori di lavoro, porre quesiti e ottenere risposte rapide e accurate sulla Covid-19. In questo modo diventa possibile avere un quadro aggiornato della situazione, monitorando la presenza dei collaboratori ed evitando il sovraffollamento negli uffici.

È poi importante massimizzare l’efficacia del tracciamento. Quando i dipendenti comunicano l’esito dell’esame ai propri datori di lavoro, i sistemi di contact tracing possono effettuare apposite interviste e usare informazioni da molteplici fonti per individuare chi dev’essere informato, alimentare le informazioni relative ai casi in un sistema sicuro e attivare i flussi di lavoro di gestione dei casi per supportare i dipendenti durante la fase di recupero.

Infine, ottimizzare la gestione delle strutture, l’allocazione degli spazi e garantire la conformità alle disposizioni in materia di sicurezza. La raccolta dei dati in tempo reale da diversi dispositivi, quali WiFi, telecamere, beacon Bluetooth e telefoni cellulari, consente di effettuare analisi e valutazioni puntuali sull’organizzazione degli spazi, designare le zone vietate, effettuare sanificazioni, monitorare il livello delle presenze, controllare l’utilizzo corretto delle mascherine e il rispetto delle distanze, preservando la privacy dei dipendenti.

L’approccio di IBM Watson Works è in linea con i principi di fiducia e trasparenza oltre a garantire lo sviluppo delle tecnologie tenendo conto dello scenario e delle necessità causate dall’emergenza Covid-19.

In pratica, l’obiettivo è garantire trasparenza, controlli rigorosi sulla raccolta e l’utilizzo dei dati, il rispetto della privacy e della sicurezza già nella fase di progettazione, assicurando al contempo uguaglianza, non-discriminazione e partecipazione in qualsiasi processo decisionale che richieda l’impiego della tecnologia.

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