In vista dell’obiettivo di consentire l’accesso allo Smart Working entro tre anni almeno al 10% dei dipendenti pubblici che ne faranno richiesta, la Presidenza del Consiglio ha predisposto il progetto Lavoro agile per il futuro della PA. Pratiche innovative per la conciliazione vita-lavoro, incentrato su un’azione di sistema per sviluppare e diffondere lo Smart working negli enti pubblici a livello centrale, regionale e locale in tutta Italia, con il sostegno di 5,5 milioni di euro provenienti dai fondi comunitari.
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“Il nostro piano d’azione per sperimentare anche nella PA forme agili di organizzazione dell’attività lavorativa nello spazio e nel tempo – ha spiegato Monica Parrella, Dirigente generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri presentando il progetto al convegno Smart working: sotto la punta dell’iceberg dell’Osservatorio Smart Working della School of Management del Politecnico di Milano – si sviluppa attraverso la realizzazione di approfondimenti teorici, manuali e toolkit, in connessione con le pari opportunità, l’attivazione di una rete stabile di attori significativi a supporto dell’azione di sistema e la realizzazione di azioni di comunicazione e sensibilizzazione. A tale proposito, per esempio, ci piacerebbe riuscire a portare anche in altre città italiane il modello della Giornata del Lavoro Agile di Milano [promossa dal Comune di Milano ogni anno dal 2014 è una giornata nella quale le aziende coinvolte sperimentano attività in Smart Working ndr]: a cominciare da Roma stessa, su cui gravitano ogni giorno ben 380mila dipendenti pubblici”.