L’edizione del Google Cloud Summit 2025 ha alzato il sipario sull’innovazione che solo ieri non c’era. Sotto i riflettori Ai e GenAI in prima linea e, dietro le quinte architetturali, un cloud abilitante in ogni sua forma. La premessa? Che l’intelligenza conversazionale di Google, nata da un’azienda che ha fatto di Internet il suo principale core business, mette a sistema un capitale di conoscenze tecnologiche applicate in modo inedito. Solo per citare il domani di un’e-commerce contestuale e veramente personalizzato, un esempio è l’image recognition che consente di parlare con un agente sintetico che chiede al cliente di condividere via webcam un prodotto acquistato per poter fornire assistenza puntuale e mirata. Arrivando persino a suggerirgli di sostituire nel carrello gli item che ha messo perché non idonei, chiedendo conferma se può inserire quelli pertinenti. Ma non solo: alla richiesta di uno sconto, l’assistente virtuale tratta con il cliente per offrirgli servizi di manutenzione o installazione al prezzo più conveniente disponibile, prenotando lo slot preferito per programmare l’intervento in loco nel giorno concordato.
Indice degli argomenti
Dove l’innovazione prende forma: infrastrutture, alleanze e intelligenza condivisa
Il filo rosso del Google Cloud Summit 2025 è che nel corso della giornata tutti i risultati di innovazione applicata vedono la regia di una filiera collaborativa in cui il ruolo dei partner nello scaricare a terra applicazioni concrete, scalabili e sostenibili è decisivo.
“L’innovazione non si fa da soli: si costruisce insieme – ha esordito Raffaele Gigantino, Country Manager Google Cloud Italia –. È per questo che continuiamo a investire, progettando insieme ai nostri partner un ecosistema che coniuga infrastruttura, formazione e nuove competenze, come dimostrano l’Agorai Innovation Hub di Trieste o la nuova collaborazione strategica con UniCredit. Abbiamo un’infrastruttura globale distribuita su 42 region, due delle quali localizzate in Italia a Torino e a Milano, realizzate in collaborazione con Telecom Italia e integrate in una rete ad alta capacità, supportata da oltre 3 milioni di chilometri di fibra ottica. Sono invece 4 milioni gli sviluppatori che lavorano con Gemini e abbiamo registrato un incremento del +40% nell’utilizzo di Vertex AI. In un solo anno, l’adozione della nostra piattaforma è cresciuta di 40 volte. Un segnale forte della maturità con cui anche il mercato italiano sta facendo dell’AI una leva concreta di trasformazione”.
Architettura AI-driven: i quattro layer della Google Cloud Platform
Sul podio del Google Cloud Summit 2025 il colosso di Mountain View ha colto l’occasione per presentare la propria architettura evolutiva, progettata per sostenere l’avanzata della GenAI verso il nuovo paradigma applicativo dell’AI agentica. Una trasformazione abilitata da una piattaforma strutturata su quattro livelli interdipendenti, pensati per garantire interoperabilità, governance e scalabilità su larga scala.
- Agenti AI: rappresentano il primo livello e costituiscono il cuore del nuovo paradigma applicativo. Progettati per gestire attività complesse e dinamiche, questi sistemi intelligenti agiscono in autonomia all’interno di processi aziendali e customer journey evoluti, aprendo nuove frontiere nella digitalizzazione operativa.
- Vertex AI: secondo livello dell’architettura, è la piattaforma che consente di progettare, addestrare, orchestrare e governare l’intero ciclo di vita dei modelli, assicurando continuità, compliance e ottimizzazione prestazionale.
- Modelli: il terzo livello include sia i foundation model proprietari come Gemini, sia un ecosistema aperto di modelli di terze parti accessibili tramite il Model Garden. L’obiettivo è massima flessibilità di adozione in funzione dei contesti d’uso.
- AI Hypercomputer: alla base della piattaforma si colloca l’infrastruttura di supercomputing che integra le TPU Ironwood, la Google WAN e un sistema distribuito di risorse computazionali, storage e networking. Questa architettura consente l’esecuzione efficiente dei workload AI più complessi, superando i colli di bottiglia tradizionali legati alla scalabilità e alla latenza.
“La Google Cloud Platform è una piattaforma di servizio progettata per accompagnare aziende, pubbliche amministrazioni e individui nell’ingresso nella cosiddetta Gemini era – ha spiegato Paolo Spreafico, Director Engineering Italia di Google Cloud -. Agenti, orchestrazione, modelli e supercomputing garantiscono interoperabilità, flessibilità e governance avanzata. Gli agenti, in particolare, vengono messi a disposizione di tutte le aziende che vogliono modernizzare e impattare i propri processi. Questi agenti possono essere sviluppati all’interno della piattaforma Vertex AI, che è il secondo layer, seguito da quello formato dai modelli: non solo di Google, ma anche di terze parti open-source”.
Tutto questo viene eseguito attraverso l’AI Hypercomputer, l’infrastruttura di supercomputing di Google Cloud che integra risorse computazionali avanzate (GPU, TPU, CPU), soluzioni di storage su più livelli (block, file, object) e un sistema di networking ad alte prestazioni (Jupiter, OCS). Il tutto è reso disponibile tramite una piattaforma software open, progettata per garantire massima interoperabilità ed efficienza operativa. Grazie a tecnologie come le TPU Ironwood e la rete Google WAN, è possibile superare i tradizionali limiti infrastrutturali, assicurando potenza di calcolo, velocità di esecuzione e ridondanza su scala nazionale. Questo consente di supportare anche i workload AI più esigenti, con latenze minime, rendendo concreta l’adozione dell’AI nei contesti più data-intensive.
Sovranità digitale nell’era dell’AI: infrastruttura nazionale al servizio della fiducia
In un contesto in cui sicurezza, compliance e controllo dei dati non sono solo esigenze, ma vincoli stringenti per PA e settori regolamentati, il Google Cloud Summit 2025 ha evidenziato come la sovranità digitale sia diventata un pilastro strategico dello sviluppo.
“Un passo importante in Italia in questa direzione è l’ottenimento della qualifica di Livello 2 dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN) per la nostra infrastruttura e i nostri servizi cloud – ha precisato Gigantino -. Collaboriamo con partner locali come TIM per proporre soluzioni quali EU Data Boundary – Assured Workloads che, operando sulle nostre region italiane, consente di esercitare un controllo granulare sulla residenza dei dati e sugli accessi, aiutando i clienti a rispondere agli stringenti requisiti di sovranità”.
Premiare la visione, riconoscere il valore: i vincitori dell’AI Groundbreaker Award
Nella chiusura della mattinata, spazio all’eccellenza. I vincitori delll’AI Groundbreaker Award 2025 hanno celebrato le aziende e i partner che si sono distinti per impatto, innovazione e valore generato attraverso i progetti sviluppati in collaborazione con Google Cloud.
- Vincitore per la categoria AI Transformation for Italy: Bper, per aver trasformato i processi interni tramite Agenti AI, modernizzando l’operatività e ottimizzando i flussi informativi e documentali.
- Vincitore per la categoria AI for Social Good: Ganiga con Hoooly, lo smart bin che usa l’AI per trasformare la gestione dei rifiuti in una risorsa strategica per l’ambiente e l’economia.
- Vincitore per la categoria AI Startup of the Year: Zendata con il progetto BloomyLabs, che rivoluziona la formazione aziendale e accademica offrendo contenuti personalizzati, insight in tempo reale e tutela della proprietà intellettuale.
- Vincitrice per la categoria AI Pioneer: IEO-Monzino che coordina l’implementazione dell’AI in ambito medico e di ricerca per analizzare i dati clinici più rapidamente, accelerando la ricerca e migliorando concretamente la cura del paziente.

“Questi premi non sono solo un riconoscimento, ma una responsabilità – ha commentato Andrea Rangone, Professore di Digital Business Innovation & Entrepreneurship, Politecnico di Milano, tra i protagonisti dell’evento -. Raccontano di organizzazioni che non si limitano a innovare tecnicamente, ma si assumono l’onere e l’onore di guidare la trasformazione culturale dei loro ecosistemi, creando un impatto tangibile sul territorio e sulle persone. È questo il valore autentico della trasformazione digitale”.
Goodbye intranet. Hello Agentspace a supporto dell’employee experience
Nel percorso tracciato dal Google Cloud Summit 2025, l’AI non è solo un motore di trasformazione dei processi core, ma anche un potente abilitatore di esperienze più fluide, personalizzate e proattive all’interno delle organizzazioni. L’obiettivo? Evolvere verso un nuovo digital workspace intelligente, in grado di anticipare i bisogni delle persone, semplificare l’accesso alle informazioni e facilitare la collaborazione. La trasformazione presentata da TIM Enterprise rappresenta un paradigma esportabile: gli agenti AI non solo automatizzano, ma re-immaginano l’esperienza lavorativa quotidiana, rendendola più semplice, fluida e coerente con le aspettative delle nuove generazioni di lavoratori digitali.
“Con il progetto Agentspace stiamo superando i limiti della classica intranet aziendale – ha detto Onofrio Petragallo, Customer Engineer AI Specialist in Google Cloud, che ha illustrato l’adozione di Gemini per rivoluzionare i tradizionali sistemi intranet -. In collaborazione con Google Cloud Agentspace, abbiamo sviluppato un ambiente digitale che sfrutta gli agenti di Gemini per offrire a ogni dipendente un punto di accesso personalizzato, conversazionale e contestuale alla conoscenza aziendale. Non si tratta più di navigare tra pagine e documenti, ma di dialogare con un assistente intelligente capace di comprendere le esigenze e rispondere in tempo reale. Questo significa aumentare la produttività, ridurre la dispersione informativa e migliorare l’engagement delle persone”.
Alcuni casi emblematici presentati al Google Cloud Summit 2025
Settori differenti, sfide reali, tecnologie scalabili: dalla banca all’editoria, dallo sport alla GDO, dalla mobilità alla PA: nel corso dell’evento sono stati presentati oltre 40 progetti concreti e pienamente operativi. Le testimonianze condivise hanno mostrato come AI e cloud rappresentino oggi un binomio di valore.
UniCredit: AI generativa per potenziare knowledge management e customer experience
Nel percorso di trasformazione digitale raccontato al Google Cloud Summit 2025, UniCredit ha scelto di collaborare con Google Cloud per abilitare un nuovo modello di knowledge management distribuito e intelligente. L’obiettivo? Offrire un supporto più efficace ai dipendenti e migliorare l’esperienza dei clienti, valorizzando la conoscenza interna attraverso tecnologie GenAI. Al centro dell’iniziativa un sistema avanzato di enterprise search, alimentato da Gemini e progettato per consentire ai team interni di interrogare rapidamente regolamenti, policy, documentazione tecnica e operativa attraverso il linguaggio naturale. Questo ha permesso di ridurre significativamente i tempi di ricerca delle informazioni, migliorare la qualità delle risposte e facilitare la formazione dei nuovi collaboratori. In parallelo, la banca ha avviato la sperimentazione di chatbot intelligenti per automatizzare parte delle interazioni con i clienti, offrendo supporto personalizzato 24/7 su prodotti e servizi. L’architettura scelta garantisce piena compliance ai requisiti europei sulla protezione dei dati, grazie all’utilizzo delle region italiane di Google Cloud e a un sistema di monitoraggio trasparente degli output generati dall’AI.
Juventus Forward tra sensori e droni, nuovi dati di prossimità e nuovi insight
Il progetto Juventus Forward, realizzato in collaborazione con Huware, incarna un’applicazione concreta dell’AI generativa nel mondo dello sport. Non si tratta solo di dati in cloud, ma di una integrazione di sensoristica, automazione e analisi avanzata. Oltre ai modelli predittivi per la prevenzione infortuni basati sul carico di lavoro e sullo storico individuale, spicca Pitch Sense, una soluzione sviluppata insieme alla startup Space11 e supportata da Google Cloud. Si basa su:
- Droni per acquisire immagini in alta risoluzione durante allenamenti e match
- Sensori ambientali per rilevare umidità, temperatura e pressione nel microclima del campo e nel terreno
- Correlazione in tempo reale tra dati ambientali e prestazionali, abilitata da modelli di machine learning eseguiti su Vertex AI e infrastruttura Hypercomputer,
- Output operativi che consentono di definire trattamenti mirati e di ottimizzare interventi di manutenzione, migliorando sostenibilità e performance

In parallelo, è stato sviluppato un chatbot AI per la ricerca scientifica: grazie a Gemini, lo staff R&D accede rapidamente a contenuti tecnici in linguaggio naturale, accelerando l’attività di analisi. La creazione automatica di video è un ulteriore esempio di come l’AI stia rivoluzionando anche i processi di comunicazione e storytelling nel club.
Bricoio: dati e AI per ottimizzare la gestione delle risorse nella GDO
Un altro caso interessante presentato al Google Cloud Summit 2025 è il progetto di digital transformation di Bricoio, realtà attiva nella grande distribuzione organizzata. In collaborazione con PwC, l’azienda ha adottato la Google Cloud Platform per abilitare una gestione più intelligente e data-driven delle proprie operations. Il focus progettuale? L’introduzione di un modello predittivo in grado di stimare in anticipo la domanda per ogni punto vendita, ottimizzando la pianificazione logistica e il riassortimento. I dati vengono elaborati in real time da Vertex AI, con output visualizzati tramite dashboard intuitive che permettono una governance avanzata e tempestiva. A supporto del processo decisionale, l’adozione di Gemini consente l’interrogazione in linguaggio naturale dei dati di vendita, delle performance di magazzino e dei flussi di approvvigionamento, riducendo tempi di analisi e migliorando l’allineamento tra reparti. L’AI viene inoltre impiegata per generare report automatizzati su performance e forecast, contribuendo a una gestione più sostenibile delle scorte.
RCS: AI e analytics per personalizzare i contenuti e valorizzare l’engagement
RCS MediaGroup in collaborazione con Google Cloud, ha avviato un percorso di trasformazione basato sull’adozione di modelli di AI generativa e machine learning per automatizzare la produzione di contenuti, ottimizzare la customer experience e generare insight strategici. Attraverso Vertex AI, il gruppo editoriale è in grado di analizzare i comportamenti di lettura in tempo reale, identificando pattern di interesse, preferenze tematiche e trend emergenti. Queste informazioni alimentano un sistema di raccomandazione dinamico che suggerisce articoli, video e approfondimenti personalizzati, migliorando la retention e il tempo di permanenza sulle piattaforme digitali. Parallelamente, RCS sta sperimentando Gemini per automatizzare attività redazionali, come il riassunto di contenuti complessi, l’editing assistito e la generazione di titoli ottimizzati per i motori di ricerca. Il tutto avviene in un contesto di massima attenzione alla qualità editoriale e alla trasparenza algoritmica, con supervisione umana e logiche di explainability integrate.
Ferrovie dello Stato: AI per il monitoraggio predittivo e la manutenzione intelligente delle infrastrutture ferroviarie
Ferrovie dello Stato Italiane, invece, ha sviluppato un sistema di manutenzione predittiva evoluta, che sfrutta algoritmi di machine learning per analizzare in tempo reale dati provenienti da migliaia di sensori installati lungo la rete ferroviaria nazionale. Questi dispositivi rilevano in modo continuo parametri critici come vibrazioni, temperatura, deformazioni e usura. I dati vengono processati tramite la piattaforma Vertex AI, che genera modelli predittivi in grado di anticipare i guasti con un elevato grado di accuratezza, riducendo i tempi di fermo e aumentando la sicurezza. Grazie alla potenza computazionale dell’AI Hypercomputer, Ferrovie dello Stato è oggi in grado di elaborare anche dati visivi provenienti da droni e veicoli diagnostici, migliorando l’efficienza delle ispezioni e facilitando la pianificazione degli interventi manutentivi. La piattaforma consente al personale tecnico di accedere, tramite Gemini, a documentazione e protocolli operativi in linguaggio naturale, accelerando le attività sul campo. Il progetto, che si inserisce nel più ampio programma di digitalizzazione del gruppo, ha permesso una significativa riduzione dei costi operativi e una maggiore puntualità dei servizi.