Milano sperimenta il Near Field Communications

Milano ha ospitato a ottobre l’Nfc & Mobile Money Summit e si è così promossa prima città in Italia a testare tutte le potenzialità della tecnologia Nfc (Near Field Communications). I partecipanti hanno potuto pagare i mezzi pubblici, fare acquisti, interagire con poster pubblicitari ‘smart’ e avere informazioni su beni culturali, tutto soltanto con l’uso di un cellulare.

Pubblicato il 13 Nov 2012

Milano sperimenta il Near Field Communications

L’abilitazione all’Nfc permette che avvenga uno scambio dati o una transazione di denaro attraverso il semplice avvicinamento del telefonino a un apposito sensore: basta questo perchè i due device possano dialogare grazie alla Sim card che ha al suo interno le firme digitali di vari servizi con cui l’utente viene identificato.

Franco Bernabé, chairman Gsma e presidente esecutivo di Telecom Italia

L’evento è stato organizzato da Gsma (Groupe Speciale Mobile Association, associazione nata nel 1995 che riunisce oltre 800 operatori mobili e che ha elaborato le norme per garantire l’interoperabilità dei servizi Nfc) con il supporto tecnologico di Telecom Italia, ed è stato presentato a settembre a Palazzo Marino da Anne Bouverot, direttore generale Gsma, Franco Bernabè, chairman Gsma e presidente esecutivo di Telecom Italia, e dal sindaco del capoluogo lombardo Giuliano Pisapia.

La sperimentazione milanese è l’anticamera di un cambiamento di più ampia scala; la diffusione di massa dell’Nfc è infatti destinata a incidere in modo sostanziale sulla vita cittadina: se l’Nfc & Mobile Money Summit si può considerare nel contesto milanese come una piccola anticipazione, sul fronte tecnologico, di Expo 2015, una adozione generalizzata dell’Nfc in Italia e nel mondo costituirebbe un forte acceleratore nel cammino verso quella ‘quotidianità agevolata’ che le smart city promettono. Come ha commentato Bernabè, l’Nfc “È destinato a modificare radicalmente le transazioni elettroniche e, più in generale, la relazione tra gli individui, gli oggetti e in genere il contesto che ci circonda”. Il progetto Nfc, d’altra parte, è stato portato avanti da Gsma proprio sulla scorta di questa visione globale, nell’ottica cioè di costruire nel mondo un vero e proprio ‘ecosistema Nfc’. I fattori che concorrono alla concretizzazione del progetto sono molteplici: l’impegno di Gsma per la standardizzazione di servizi e tecnologie e la definizione di normative e sistemi di sicurezza; sul tema security, la scelta di affidare alla Sim la gestione delle credenziali dei servizi offrirà la protezione necessaria per affidare al sistema anche i pagamenti con carte di credito; la presenza già ad oggi dell’Nfc sulla maggior parte dei cellulari, infine, dimostra come il processo sia già in atto: fatta eccezione per Apple, tutti i produttori di dispositivi per telefonia mobile hanno abbracciato il progetto e i cellulari messi in commercio nella seconda parte del 2012 sono già tutti abilitati all’Nfc.

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