TECHTARGET

Disattivazione del mainframe: come farlo correttamente

La dismissione di un mainframe richiede un piano preciso. Non si tratta solo di gestire la migrazione delle applicazioni e la riformattazione dei programmi. È importante risolvere anche la sicurezza dei dati e occuparsi della rimozione finale dell’hardware

Pubblicato il 14 Ago 2020

disattivazione del mainframe 1

Disattivazione del mainframe o mainframe decommissioning: se ne parla non tanto per le prestazioni indiscutibili di questo tipo di sistemi ma per una serie di problemi operativi, primo tra tutti la mancanza di competenze.

Vantaggi e svantaggi dei mainframe

I mainframe sono in uso presso 92 delle 100 migliori banche del mondo, 23 delle 25 principali compagnie aeree, tutte le 10 migliori compagnie assicurative del mondo e il 71% delle compagnie Fortune 500.

disattivazione del mainframe tabella

Queste aziende preferiscono i mainframe per diversi motivi:

  • la grande capacità elaborativa
  • la quantità di memoria
  • la possibilità di operare per lunghi periodi di tempo senza dover interrompere le elaborazioni nemmeno per le procedure di aggiornamento (che sono fatte a caldo)
  • la progettazione ridondata in tutte le componenti principali

I mainframe hanno però lo svantaggio di avere tempi e costi di sviluppo più alti: l’avvio di nuovi servizi, in genere dipendenti dal software, richiede troppo tempo il che non risponde al time to market del business. Inizia poi a esserci la mancanza di accesso ai pacchetti software best in class: molte software house, infatti, non stanno più sviluppando i loro pacchetti software per mainframe. Questa carenza di software si traduce in carenze funzionali che rendono le organizzazioni meno competitive. Un altro problema è reperire personale esperto, che abbia la preparazione necessaria a mantenere e gestire i mainframe. Ecco perché molte organizzazioni stanno prendendo in considerazione l’ipotesi di dismettere l’infrastruttura.

Disattivazione del mainframe: le cose da sapere

Per una corretta disattivazione del mainframe, i responsabili IT devono considerare una serie di attività e di costi da sostenere.

#1 inventario delle applicazioni

Il primo passo in qualsiasi progetto di pensionamento del mainframe è creare un inventario completo delle applicazioni. Una volta mappati tutti i programmi supportati dalla macchina, è necessario determinare quali servono e quali invece rimuovere, perché non più necessari. Il processo di disattivazione del mainframe, per altro, si semplifica se si riduce il numero delle applicazioni che lo equipaggiano.

Dopo aver deciso quali applicazioni ritirare e quali conservare, è necessario decidere per ognuna in che modo:

  • continuare a far funzionare l’applicazione in assenza del mainframe
  • prevenire l’interruzione del servizio durante il periodo di migrazione

#2 Esternalizzare le operazioni del mainframe

Un’opzione per eseguire le applicazioni mainframe dopo la disattivazione è quella di affidare l’attività di gestione a un provider specializzato. Esternalizzare è l’opzione meno complicata perché consente di eseguire le applicazioni del mainframe senza avere competenze interne a livello di gestione e di manutenzione. Tra gli svantaggi del servizio in outsourcing è che non è così facile trovare un fornitore specializzato nelle vicinanze e che il servizio può risultare anche piuttosto costoso.

#3 Rehosting su hardware x86

Un’altra opzione è quella di apportare solo modifiche tecniche in modo che le applicazioni vengano eseguite, come in precedenza sul mainframe, su hardware x86. Il rehosting delle applicazioni a seguito della disattivazione del mainframe tende a essere un’opzione a basso rischio e relativamente a basso costo purché non si introducano modifiche al codice dell’applicazione durante il processo di riconfigurazione.

Dopo aver sostituito un’applicazione, è possibile farla girare su hardware x86 sito nel data center locale o nel cloud.

La scelta dell’hosting dipende anche dalla frequenza con cui si ha bisogno di accedere ai dati. Indipendentemente da dove è ospitata l’applicazione, è necessario considerare la capacità dell’hardware x86 di offrire prestazioni analoghe a quelle garantite dal mainframe.

Un altro punto di attenzione sono i dati dell’applicazione: la migrazione di petabyte di dati sul cloud può rivelarsi logisticamente impraticabile o proibitiva in termini di costi, ma potrebbe essere l’opzione migliore in alcuni casi d’uso. Oltre alla capacità di archiviazione, esistono altre considerazioni da fare. Ad esempio, è necessario considerare quale architettura fornirà il livello richiesto di IOPS di archiviazione applicativa senza introdurre una latenza eccessiva.

#4 Adozione di una nuova applicazione

Sebbene la maggior parte dei progetti di disattivazione dei mainframe si concentri proprio sulla migrazione delle applicazioni, spostare semplicemente l’applicazione non sempre è la scelta più giusta da fare. A volte la migliore strategia è riconoscere che il portafoglio applicativo esistente ha superato di gran lunga la data di scadenza. In questa situazione, l’obiettivo di ritirare i mainframe diventa il trigger per sostituire e migliorare tutte o la maggior parte delle applicazioni con una nuova generazione di pacchetti software che operano su nuovi server x86 o nel cloud.

Già da qualche tempo alcuni carichi di lavoro mainframe vengono trasferiti nel cloud, in particolare suddividendo le applicazioni monolitiche in microservizi, a volte containerizzati.

Che l’applicazione sia stata sviluppata internamente o che si tratti di un’offerta commerciale, rimpiazzarla può portare maggiore efficienza può:

  • offrire un flusso di lavoro migliorato che semplifica i processi aziendali.
  • fornire una migliore esperienza utente
  • aumentare il modo in cui gli utenti possono accedere ai dati

Ci sono tre potenziali svantaggi nel sostituire un’applicazione obsoleta con un nuovo software:

  1. Innanzitutto, la sostituzione delle applicazioni può aumentare i costi delle licenze, poiché un numero maggiore di fornitori sta sostituendo i modelli di licenza perpetua per le configurazioni as-a-service.
  1. In secondo luogo, l’introduzione di una nuova applicazione è dirompente. Il che significa che sarà necessario gestire la curva di apprendimento degli utenti e del team IT.
  1. In terzo luogo, esiste la possibilità che una nuova applicazione manchi di una qualche funzionalità specifica o che non sia disponibile una funzione equivalente adeguata che serve agli utenti per svolgere il proprio lavoro.

#5 Sicurezza e rimozione dell’hardware

Anche se la pianificazione dell’applicazione è probabilmente la parte più importante del processo di disattivazione del mainframe, ci sono anche alcuni problemi a livello di sicurezza. È necessario elaborare un piano per garantire che i dati siano protetti dopo aver spento il mainframe: potrebbe essere necessario eliminare il contenuto, smagnetizzare la memoria o distruggere fisicamente qualsiasi disco rigido.

Una volta migrati tutti i dati e le applicazioni, è necessario pensare all’hardware. Se l’organizzazione decide di vendere o riciclare il vecchio mainframe, ad esempio, è necessario disporre di un piano mobile.

Sebbene le specifiche fisiche possano variare tra marche e modelli, i mainframe sono grandi e pesanti. Ad esempio, IBM ZR1 pesa quasi 400 chilogrammi. Ciò significa che è necessario coordinare qualsiasi rimozione dell’hardware con un fornitore professionale in grado di rimuovere in modo efficiente tutto l’hardware e smaltire correttamente il mainframe.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati

Articolo 1 di 4