La sfida di Econocom: industria 4.0 as-a-service e pay-per-use

La compagnia punta sulla trasformazione digitale delle imprese italiane con soluzioni su misura frutto di un’intensa attività di consulenza e studio. Il country manager Enrico Tantussi: “Il futuro della smart manufacturing è ora”

Pubblicato il 24 Lug 2017

Enrico-Tantussi_Country-Manager-Econocom

“L’industria 4.0 è sinonimo di smart manufacturing, dove il suffisso smart diventa il denominatore comune di una gestione integrata delle informazioni, associata all’uso della tecnologia digitale. È importante che le aziende capiscano quante opportunità ci sono nel progettare, costruire e implementare tecnologie integrate, capaci di rispondere in modo scalabile e flessibile alle esigenze del business”. A lanciare questo messaggio alla galassia di piccole e medie imprese italiane e non solo è Enrico Tantussi, Country Manager di Econocom Italia. Il manager a capo della divisione italiana della compagnia, che opera come digital transformation designer che progetta, integra e finanzia l’innovazione, mette in risalto la necessità di sposare il nuovo paradigma industriale e di convolare a nozze quanto prima.

L’effetto che le recenti trasformazioni in ambito tecnologico hanno avuto sull’industria, in particolare quello della digitalizzazione sul settore manufatturiero, è sotto gli occhi di tutti. E i numeri dell’ultimo Osservatorio industria 4.0 del Polimi testimoniano una notevole vivacità, con 1,7 miliardi di mercato nel 2016 (il 25% in più rispetto all’anno prima)

Industria 4.0, Tantussi: “Non esistono soluzioni per tutti”

“Il piano Calenda – ricorda il country manager di Enocom Italia – sottolinea l’importanza di incrementare in modo consistente gli investimenti nell’ambito dell’innovazione tecnologica, prevedendo misure e agevolazioni ad hoc pensate proprio per accelerare la trasformazione digitale e aumentare la forza competitiva delle aziende italiane”. Per affrontare in modo corretto questa trasformazione, avverte Tantussi, “è però fondamentale affidarsi a partner tecnologici, capaci di proporre modelli di implementazione flessibili per innovazioni strutturate sulle esigenze della singola impresa”. Su questa traiettoria si sta muovendo la strategia di Econocom, che si propone come acceleratore della trasformazione digitale tramite soluzioni integrate costruite ad hoc, che nascono da una prima fase di analisi delle esigenze di business e di consulenza nella scelta delle migliori soluzioni.

Una delle chiavi di successo dell’industry 4.0 e dello smart manufacturing è del resto rappresentata dalla flessibilità, cioè dalla possibilità di poter avere dei sistemi in grado di adattarsi a situazioni diverse e mutevoli nel tempo. Ecco perché permette di adottare le tecnologie e soluzioni necessarie alla trasformazione digitale in modalità as a service e pay per use, affinché le aziende possano scegliere l’innovazione tecnologica migliore per le proprie caratteristiche ed esigenze, rientrando nei vincoli di budget e trasformando onerosi investimenti iniziali in spese ricorrenti.

Manifattura e supply chain, più potenza dai big data

Lo smart manufacturing e la smart supply chain sono le due declinazione del paradigma Internet of Things più evidenti. Ambiti che specialmente grazie ai big data, messi a sistema e registrati senza soluzione di continuità dal fornitore al consumatore, vivono una seconda giovinezza basata su una nuova capacità di analisi di tipo predittivo, che assicura un’ampia base informativa per migliorare i prodotti e i servizi, supportando al meglio le decisioni.

“Stiamo assistendo a una nuova rivoluzione 4.0 – aggiunge Tantussi -. L’intelligenza tecnologica non è più legata soltanto alle macchine, ma sta diventando ubiqua e pervasiva: edifici, mezzi di trasporto, prodotti e loro imballaggi saranno sempre più smart e tecnologici”. Con l’industria 4.0 l’ecosistema tecnologico “si allarga, incrementando i livelli di monitoraggio e di controllo che ci aiutano a gestire una pluralità di risorse all’insegna di una sostenibilità più virtuosa e di una sicurezza che migliora la qualità della vita. Il digitale ci sta insegnando a condividere e a collaborare attraverso una nuova capacità di fare di più e di fare meglio – conclude il country manager di Econocom Italia -, aiutandoci a ridurre i costi operativi e a lavorare nel rispetto delle normative”.

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