Analisi

Se Cloud e supply chain vanno a braccetto

Attraverso una community e una piattaforma unica che tiene traccia di opzioni, servizi e prezzi, gli attori della filiera possono avere una visibilità più estesa del processo complessivo. Eliminando gli eccessi di inventario e migliorando la comunicazione. La tecnologia c’è, ma la strada è ancora lunga

Pubblicato il 17 Giu 2013

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Uno dei primi ad accennare al ruolo del Cloud è stato, manco a dirlo, Steve Jobs nel 1997 alla Apple worldwide developer conference.

All’epoca il PC era il centro dell’universo digitale che stava maturando, ma la tipologia di device era ancora limitata e soprattutto non si aveva ancora quell’esplosione di dati, anche personali, che è maturata negli anni successivi.

Anche la supply chain non aveva a che fare con la nuvola, mentre oggi osserva su Cio.com Brooks Bentz managing director dell’Operations consulting group di Accenture, il Cloud inizia a farsi strada.

Il motivo? La concorrenza globale e il contesto mutevole di business impongono supply chain sempre più agili. Un’agilità che le supply chain sono in gran parte impreparate ad accogliere.


Una visibilità sempre più estesa della filiera
Una sfida fondamentale è la capacità di avere visibilità sulla filiera. Una sorta di Santo Graal, un obiettivo irraggiungibile fino a poco tempo fa, dovuto in gran parte alle limitazioni tecnologiche derivanti dal tentativo di collegare un gran numero di partner commerciali. Questo paesaggio ora però è cambiato in modo significativo e rappresenta una sfida per i fornitori di servizi.

Nello scenario esteso infatti ogni attore è costretto a connettersi individualmente con ognuno dei suoi principali clienti e partner commerciali, ciascuno con le proprie esigenze. Questo aggiunge un grande onere in termini di comunicazione e l’impegno di mantenere up-to-date le informazioni su quelli che potrebbero essere di centinaia di portali dei clienti.


La risposta che arriva dal Cloud e dai social media
La risposta a queste sfide può essere una piattaforma multi-tenant Cloud-based. Ma potrebbe anche essere una comunità sui social-media fatta di clienti e fornitori di servizi.

Tutti gli attori della catena potrebbero formare una community basata sul Cloud in modo da essere sempre connessi tra loro.

Si può andare online e “connettersi” vettore aereo o dell’autotrasportatore. Altrettanto facilmente, i service provider possono essere “amici” dei propri clienti e clienti. Il vantaggio è la realizzazione di una rete della quale si possono godere in fretta i vantaggi.

Per il provider è sufficiente inserire le informazioni di base, aggiornamenti, contatti, pianificazione, prezzi pubblici, opzioni di servizio e così via. Quando si aggiornano i programmi è il servizio che lo fa per tutti una volta sola. E tutti i partner commerciali possono vedere le stesse informazioni nello stesso momento.

La tecnologia esiste anche se molto lavoro rimane da fare. Una piattaforma simile può però fornire una visibilità completa, soprattutto a livello di Sku (stock-keeping unit), l’identificatore di univoco di prodotto che semplifica la gestione degli stock. Puoi guardare nella supply chain, capire come prevenire la rottura di stock e determinare quali sono le cause che ostacolano il regolare flusso.

Con una catena di fornitura affidabile e prevedibile è possibile eliminare l’eccesso di inventario e migliorare l’efficienza produttiva. Oggi questi processi sono ancora in fase embrionale, ma esistono opportunità per migliorare le prestazioni. Passando per il Cloud.

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