Ricoh: etica e sostenibilità il core dell’azienda

Per il terzo il terzo anno consecutivo Ricoh Company è stata inclusa nella classifica “World’s Most Ethical Companies, 2011” elaborata da Ethisphere come una  company tra le 110 selezionate più etiche del mondo

Pubblicato il 04 Mag 2011

L’approccio etico al business di Ricoh ha visto anche per quest’anno un riconoscimento significativo. La classifica “World’s Most Ethical Companies, 2011”, elaborata da Ethisphere, Istituto americano che si occupa di sviluppare, condividere e promuovere best practice nel campo dell’etica, della responsabilità sociale d’impresa e della sostenibilità, ha riconosciuto Ricoh come un’azienda, tra le 110 selezionate, che si è distinta per l’adozione di strategie etiche con le quali ha inoltre potuto ottenere migliori risultati di business e un maggior vantaggio competitivo.
La metodologia Wme prende in considerazione differenti aspetti come ad esempio i codici etici, gli investimenti in innovazione e in processi sostenibili, le attività volte a migliorare la Corporate Citizenship e le eventuali cause intentate nei confronti dell’azienda.
In relazione all’eticità dell’azienda, Ricoh è risultata conforme ai criteri FTSE4Good in materia di corporate responsibility, impegno nella salvaguardia dell’ambiente, diritti umani e dei lavoratori, corporate governance e lotta alla corruzione.
L’impegno di Ricoh verso la sostenibilità non si limita alla riduzione dell’impatto ambientale delle proprie attività, ma coinvolge anche quelle dei clienti per garantire innovazione sostenibile e innestare una sorta di ‘meccanismo green’ virtuoso.
La ‘governance green’ interessa tutte le attività: dalla produzione alla distribuzione e logistica, al riciclaggio dei prodotti che sono sviluppati per avere un basso impatto ambientale in ogni fase del ciclo di vita.
Tutte le sedi Ricoh hanno ottenuto la certificazione ambientale ISO14001 che attesta che l’organizzazione adotta un sistema di gestione adeguato a tenere sotto controllo il proprio impatto ambientale. Negli stabilimenti produttivi sono invece adottate policy “Zero-Waste-to-Landfill” (Zero-Rifiuti-in-Discarica).

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