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TIM, Noovle e Google Cloud, ecco il programma Digital Players

Da una partnership consolidata nasce un programma rivolto agli Independent Software Vendor, e non solo, basato su benefit tecnologici, economici e formativi. Per accompagnare la cloud transformation di aziende e pubbliche amministrazione

Pubblicato il 20 Mag 2022

noovle

Nel 2021 la rete di partnership ICT è cresciuta in numero e intensità. Lo sostiene il 68% dei 260 operatori digitali intervistati da una survey dell’Osservatorio Cloud Transformation del Politecnico di Milano. Gli ISV (Independent Software Vendor), in particolare, si collocano al cuore di queste partnership come protagonisti di un’evoluzione tecnologica, di processo e culturale che entro il 2026 dovrebbe far raddoppiare il loro valore di mercato fino a raggiungere i 4 miliardi di euro.

A questa platea di aziende, allargata anche ad altri player tecnologici (digital native, solution provider, startup, system integrator), si rivolge il programma Digital Players di TIM, Noovle e Google Cloud. L’iniziativa verte su benefit economici e tecnici, nonché su attività formative mirate, suddivise in base al tipo di affiliazione: Silver, Gold, Platinum e Diamond. Nel presentare ufficialmente la proposta, durante un evento dal titolo “ISV (R)evolution! Partnership di valore in un mondo che cambia” tenutosi il 13 aprile scorso, gli attori della partnership hanno illustrato la genesi della collaborazione e i pilastri su cui si fonda il programma Digital Players.

L’origine della partnership di TIM e Google Cloud

“La partnership strategica con Google Cloud è nata circa due anni fa”, racconta Claudio Ricci, Responsabile Offerta IT, Cloud e Digital Market di TIM, tenendo a precisare che si tratta di una partnership strategica poiché ha carattere industriale. “Stiamo realizzando 6 nuovi data center nel Nord Italia, dove è imminente il lancio delle loro 2 nuove Region. Un segnale importante del commitment che Google Cloud sta mettendo nel nostro Paese. Ci prendiamo il merito di averlo scelto come player globale, interpretando così un ruolo che vede in TIM una forza gravitazionale e un elemento aggregante per un ecosistema di partner di valore. Insieme vogliamo proporre ad aziende e pubbliche amministrazioni le soluzioni Google Cloud unite alle nostre capabilities e specificità: servizi cloud e di advanced networking, security -sulla quale abbiamo un’azienda del Gruppo dedicata come Telsy -, oltre alla componente 5G IoT su cui siamo presenti con Olivetti”.

L’esperienza di TIM come “forza gravitazionale” per gli ISV è di lunga data e risale al 2014, quando lanciò il suo marketplace di soluzioni SaaS per la clientela business, divenuto nel 2016 una piattaforma per l’open innovation. A oggi ospita 180 developer che hanno pubblicato oltre 300 proposte. Lungo questo percorso, l’anno scorso si è innestato l’ingresso di Noovle, la cloud company di TIM.

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Noovle: ritratto della cloud company di TIM

“Ci consideriamo una startup, ma con obiettivi importanti, a partire dal fatturato”, spiega Attilio Somma, Head of Communications, Events & Vertical Solutions di Noovle. Che non si tratti di obiettivi troppo ambiziosi, lo si ricava da quello che Somma definisce “l’asset infrastrutturale su cui costruiamo la nostra offerta: i nostri 17 data center che sono al top in termini di standard internazionali. Su questo building block abbiamo inserito una proposizione focalizzata su 4 aree principali. La prima è quella che riguarda la cloud transformation, cioè modernizzazione di infrastrutture e applicazioni. La seconda concerne i Data Center Services e rappresenta i servizi classici di housing, hosting, collocation e simili.

La terza area è quella del modern workplace, dove siamo focalizzati nell’aiutare con un team ad hoc il change management nell’adozione di questa tipologia di soluzioni. Il quarto pillar, infine, riguarda tutto il tema della customer experience”. La “messa a terra” di queste focus area, parte integrante del programma Digital Players per gli ISV candidati che verranno selezionati ed inseriti a catalogo, è rappresentata dai Demo Center Noovle, location attrezzate per ospitare clienti e partner in occasione di presentazioni e demo. La possibilità di accedere ai Demo Center Noovle, che si possono considerare i punti nevralgici, e fisicamente tangibili, del programma è uno dei benefici importanti offerti agli ISV per promuovere al meglio le loro soluzioni. Il primo, inaugurato l’anno scorso a Torino all’interno dei padiglioni dell’OGR (Officine Grandi Riparazioni), offre oggi il contesto più adatto al coworking, alle attività di formazione, allo studio di soluzioni innovative e alla condivisione dei risultati prodotti con l’intero ecosistema territoriale.

Il contributo di Google Cloud al programma Digital Players

La partnership tra TIM, con la sua cloud company Noovle, e Google Cloud, però, è molto più ramificata e profonda. Lo sottolinea Antonio Smiraglia, Partner Development Manager di Google Cloud: “Crediamo fermamente in questa iniziativa, sulla quale stiamo investendo molto, perché risponde a quello che è sempre stato l’approccio tecnologico e culturale di Google nei confronti degli sviluppatori e delle comunità digitali. L’approccio open di Google ci porta a guardare ai digital player non come semplici clienti, ma come partner con i quali avere un rapporto di collaborazione e non di fornitura”.

Non a caso il contributo di Google Cloud nel programma Digital Players prevede l’accesso a un gruppo di risorse professionali con competenze che spaziano dal supporto a nuovi sviluppi e/o integrazioni cloud per soluzioni esistenti alla trasformazione di componenti tradizionali e datate in cloud native, dal supporto presales al training e alla certificazione in ottica up-skilling.

Una collaborazione aperta a qualsiasi soggetto IT

All’interno del programma, infine, non mancano i benefit economici messi a disposizione sotto forma di risorse marketing per finanziare campagne di advertising e di marketing congiunte o di crediti cloud per l’erogazione di PoC (Proof of Concept), demo e attività tecniche pre-sale e post-sale. “L’architettura concreta del programma – dice in conclusione Claudio Ricci – tiene conto del fatto che nell’IT ci sono soggetti eterogenei, dalle startup ai grandi system integrator e agli ISV consolidati. C’è spazio di collaborazione con tutti, ma in maniera differente. Le componenti economiche, tecniche e di formazione vanno ritagliate di volta in volta in base alla specifica collaborazione, alla tipologia di digital player e alle varie esigenze”. Per accedere al programma, è necessario iscriversi all’indirizzo isv.noovle.com. Dopo la compilazione del form, la candidatura sarà valutata attentamente prima delle successive fasi di contatto e di presa in carico.

Contributo editoriale sviluppato in collaborazione con Noovle

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