Pasta certificata con la blockchain, Gruppo Grigi entra in Ibm Food Trust

La produzione di Aliveris, che proviene da grano biologico 100% italiano, sarà certificata attraverso la distributed ledger technology, grazie alla connessione dell’intero sistema di produttori, fornitori e rivenditori

Pubblicato il 15 Nov 2019

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Offrire ai consumatori informazioni precise e trasparenti sulla produzione della pasta. E’ l’obiettivo di Gruppo Grigi, società specializzata nel settore zootecnico, mangimistico ed ora anche alimentare, che ha creato Food Italiae, la filiera agroalimentare che aderisce al progetto Ibm Food Trust. Un’intesa che vede come primo terreno di prova la certificazione attraverso blockchain della pasta Aliveris, che viene da grano biologico 100% italiano con Germe di Soia Bio e trafilatura al bronzo. La scelta è ricaduta su Ibm Food Trust perché è l’unica piattaforma del suo genere a connettere l’intero ecosistema di produttori, fornitori, rivenditori lungo tutta la filiera alimentare, creando un sistema più intelligente, sicuro e sostenibile.

L’iniziativa, si legge in una nota, si inserisce nell’ambito di un accordo di collaborazione tra Ibm e Gruppo Grigi, divisione agroalimentare, che punta ad utilizzare la tecnologia blockchain, basata su Ibm Cloud, a cominciare dalla tracciabilità della pasta biologica brevettata con il marchio Aliveris, per poi essere esteso anche ad altri prodotti del gruppo umbro. 

Il progetto è stato realizzato in collaborazione con un Business Partner Ibm di Perugia, Sas Informatica, che si occuperà di mettere a disposizione della piattaforma i dati del prodotto e dell’intero processo di produzione. La rete Blockchain è permissioned, ossia vi è un controllo preciso su chi è autorizzato ad accedere alle varie informazioni registrate.

I consumatori potranno reperire informazioni sulla storia del prodotto, ma solo chi autorizzato potrà aggiungere e controllare le informazioni, in base al proprio ruolo nella filiera. Ciò permetterà di assegnare in modo chiaro ed immutabile le responsabilità di quanto verrà inserito e di gestire qualunque evento in tempo reale in piena sicurezza.

Verrà quindi validata l’intera catena di approvvigionamento e di distribuzione, dall’origine delle sementi di grano duro biologico da colture controllate agli agricoltori selezionati, dalle caratteristiche dei luoghi di conservazione alle attività di trasporto fino al consumatore finale. Entro la fine dell’anno, i grandi distributori che già fanno parte dell’Ibm Food Trust, come ad esempio Carrefour o Walmart, avranno a disposizione preziose informazioni per poter scegliere una pasta biologica certificata e sicura da proporre ai propri consumatori.

Lo scopo della piattaforma IBM Food Trust in campo alimentare, infatti, è quello di offrire la massima trasparenza e fiducia ai consumatori finali che, grazie a questo tipo di certificazione, potranno avere maggiori garanzie sulla qualità del prodotto che acquistano.

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