Quando si tratta di investimenti in intelligenza artificiale (AI), i numeri sono impressionanti. “Stargate”, iniziativa statunitense per costruire i più grandi data center di AI mai visto al mondo, punta a investire 500 miliardi di dollari nei prossimi quattro anni. L’Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti hanno appena annunciato l’intenzione di acquistare centinaia di migliaia di chip AI avanzati. E all’ “AI Action Summit” che si è tenuto in Francia all’inizio di quest’anno, attori pubblici e privati hanno promesso investimenti che superano i 300 miliardi di euro per far progredire l’AI in Europa.
È evidente che le aspettative sui benefici economici di questa tecnologia sono altissime. Eppure, una recente indagine di McKinsey ha rilevato che oltre l’80% delle imprese in tutto il mondo non vede ancora alcun impatto tangibile sui propri profitti. Da dove deriva quindi questa discrepanza?
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L’AI va integrata nei processi aziendali
La chiave della risposta è che l’AI non è una tecnologia autonoma. Perchè i suoi vantaggi si concretizzino, l’AI dev’essere profondamente integrata nei processi aziendali. E per questo le aziende devono agire in tre direzioni:
- implementare moderno software cloud
- adottare una moderna gestione dei dati
- adottare uno stack coerente di tecnologie AI collegate con questi.
Iniziamo con il software: tutte le aziende di successo utilizzano il software per organizzare e ottimizzare le proprie operazioni, dall’acquisizione degli ordini all’approvvigionamento, dalla produzione alla consegna dei prodotti al servizio clienti.
Dal legacy al cloud
Tuttavia, molte imprese si affidano ancora a sistemi software legacy e on-premise, ovvero a un’ampia gamma di programmi installati sui server IT dell’organizzazione. Questa infrastruttura software è spesso costituita da numerose applicazioni differenti collegate tra loro, fortemente modificate nel corso degli anni e spesso non aggiornate con le ultime innovazioni. Questi sistemi complessi sono costosi da mantenere e rendono difficile per le aziende e i loro leader rispondere alle sfide e cogliere le opportunità con agilità e rapidità.
Anche le applicazioni di intelligenza artificiale incontrano grossi ostacoli quando si trovano nei sistemi legacy: hanno difficoltà a comprendere il funzionamento interno dell’azienda, a dare un senso a set di dati frammentati e ampiamente distribuiti e potrebbero non essere in grado di trovare determinate informazioni chiave.
Il primo passo verso una potente intelligenza artificiale aziendale è quindi il passaggio dal software legacy on-premise al moderno software cloud, ovvero applicazioni gestite e manutenute centralmente in data center professionali, costantemente aggiornate con le nuove innovazioni e strettamente interconnesse in modo che le informazioni possano fluire liberamente tra le diverse parti dell’organizzazione.
Per le aziende oggi, la migrazione al cloud è più rapida, più fluida e più trasparente che mai, grazie a metodi collaudati e alla disponibilità di strumenti digitali avanzati. E i vantaggi sono significativi: le applicazioni cloud integrate lavorano insieme fin da subito e coprono le esigenze software dell’azienda in modo completo, in tutti i reparti. Questa integrazione consente ad esempio a una casa automobilistica di ridurre tempi e costi, dalla ricezione di un ordine alla produzione del veicolo fino alla sua consegna finale. Vantaggi simili si estendono a tutti gli altri settori e flussi di lavoro.
Una migrazione al cloud, di conseguenza, è più di un progetto IT: è la base digitale per una modernizzazione approfondita dell’intera impresa, per passare da “buono” a “ottimo”.
Una gestione avanzata dei dati
Una volta nel cloud, le aziende possono integrare soluzioni avanzate per la gestione dei dati con il minimo sforzo. Pensate alla gestione avanzata dei dati come a un archivio magico, che registra e organizza automaticamente tutti i documenti, tutte le informazioni, tutti i dati automaticamente nel posto giusto e in perfetto ordine – sempre aggiornato, perfettamente ricercabile, senza duplicati ed errori, con annotazioni intelligenti e tutto nel contesto giusto.
Gli agenti AI fra cloud e gestione dei dati
La combinazione di applicazioni cloud integrate e gestione avanzata dei dati permette ai responsabili di avere una visione olistica della loro organizzazione. Allo stesso tempo, consente alle tecnologie AI di accedere, comprendere e facilitare le transazioni in tutta l’azienda, assistendo le persone nelle attività ripetitive e con analisi e insight approfonditi. E la prossima evoluzione è già a portata di mano: grazie alle applicazioni cloud integrate e alla gestione dei dati, i collaboratori digitali, noti anche come “agenti AI“, sono in grado di svolgere incarichi di lavoro complessi. Ad esempio: trovare fatture scadute, identificare gli errori, risolvere il problema e garantire il raggiungimento degli obiettivi di pagamento.
Realizzare gli enormi vantaggi dell’AI significa quindi intraprendere un percorso: dal software on-premise alle applicazioni cloud, per poi proseguire verso una moderna gestione dei dati e all’utilizzo degli agenti AI in tutta l’organizzazione. È questo il percorso che sblocca l’enorme potenziale dell’AI e ci consente di ripensare completamente il modo con cui gestiamo le nostre aziende e le nostre economie.