Visita ai laboratori, allo stabilimento e al Customer Experience Center di Vertiv a Tognana, vicino a Padova. Qui, ingegneri e tecnici italiani sviluppano, costruiscono e assistono tecnologie hardware e software per non far surriscaldare, con conseguenti impatti negativi, le infrastrutture ICT. Utilizzando metodologie tradizionali ed emergenti
PADOVA – I data center sono destinati a crescere in futuro, a seguito della rivoluzione digitale che abbraccia tutti gli ambiti della vita economica e sociale, ma sono anche in una fase di profonda diversificazione da diversi punti di vista: da quello della collocazione geografica alla posizione rispetto alle città; dalle dimensioni all’utilizzo.
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All’interno di questo mondo, in rapida evoluzione, opera Vertiv (fino al 2016 nota come Emerson Network Power), realtà specializzata proprio nei mercati dell’alimentazione e del condizionamento dei data center, da quelli di grandi dimensioni a quelli delle PMI, fino ai sistemi per l’edge computing. Un’eccellenza italiana con una prospettiva internazionale: l’azienda produce in Italia ma esporta in tutto il mondo (in particolare ha una forte presenza nell’area EMEA, e al momento diverse collaborazioni in corso in Brasile). A Castel Guelfo, in provincia di Bologna, si trovano i laboratori di R&D e lo stabilimento per la produzione di soluzioni per la protezione dell’alimentazione (Ups di diverse taglie e funzionalità, con marchio Liebert), mentre a Tognana, vicino a Padova, si sviluppano, fabbricano e assistono sistemi di Thermal Management. In entrambi i casi, accanto all’hardware, gli ingegneri italiani di Vertiv sviluppano anche servizi, come la rete di monitoraggio da remoto Vertiv Life Services, e software che consente a diverse tecnologie di cooling di lavorare in “teamwork” come una sola macchina.
Che tipo di tecnologie nascono nella sede veneta di Vertiv? Abbiamo di recente avuto l’opportunità di una visita dedicata. Accanto a soluzioni basate su metodologie tradizionali, come l’espansione diretta, cresce la produzione di sistemi incentrati su tecnologie emergenti quali il freecooling con raffrescamento evaporativo indiretto (utilizzato nella famiglia di prodotti Liebert EFC). Tutte le soluzioni possono essere toccate con mano dai clienti potenziali e attuali grazie all’esistenza, a Tognana (come, per le tematiche di competenza, a Castel Guelfo) di un Customer Experience Center.
Il CxC si trova accanto a laboratori di progettazione e di testing, l’ultimo nato dei quali è quello per i gruppi refrigeratori ad acqua della serie Lieber AFC (Adiabatic Freecooling Chillers), in grado di testare unità con capacità di raffreddamento fino a 1,5 MW, con un’elevata precisione e in un’ampia gamma di condizioni di lavoro, da -10°C a +55°C. Sempre nel CxC i clienti possono sperimentare le soluzioni in condizioni simili a quelle reali, discutere di progetti, commissionarne la realizzazione, e quindi validarli prima dell’installazione.
Tra i casi utente italiani più interessanti di Vertiv si segnala quello di Welcome Italia, fornitore di servizi di telecomunicazioni e IT su rete fissa e mobile dedicati esclusivamente alle imprese e disponibili nell’unica offerta denominata Vianova, che comprende anche servizi di collaborazione avanzati, hosting, cloud computing e colocation. Welcome Italia si è rivolta a Vertiv per la fornitura “chiavi in mano” di soluzioni di alimentazione, condizionamento e apparati rack per un secondo data center realizzato a Pisa, connesso con quello della sede storica vicino Lucca con un anello in fibra ottica a 150 Gbps. Per questo data center, che si estende per oltre 800 mq ed è stato pensato in particolare per il cloud computing, il provider toscano ha scelto, fra le altre soluzioni Vertiv, i chiller freecooling Liebert HPC e le unità ad acqua refrigerata Liebert PCW.
Delle foto del datacenter di Welcome Italia
Delle foto del datacenter di Welcome Italia
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