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Le applicazioni (sempre più frequenti) di AI nel settore energetico

Grazie allo sviluppo delle Smart Grid, l’adozione di AI nel settore energetico è in forte accelerazione e iniziano a vedersi i benefici concreti della tecnologia

Pubblicato il 10 Set 2020

Smart Grid

Nonostante una certa riluttanza iniziale, l’Intelligenza Artificiale ora sta fornendo risposte concrete ad alcune delle sfide dell’industria dell’energia. Tra queste, la necessità di migliorare l’accesso e la disponibilità delle fonti energetiche, immagazzinare e usare le risorse, la loro sicurezza e salvaguardia nonché la riduzione della dipendenza dai combustibili fossili.

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Fino a poco tempo fa, l’adozione di AI nel settore dell’energia era piuttosto lenta e discontinua, nonostante l’immensa quantità di dati che avrebbero potuto essere usati per razionalizzare, automatizzare e sviluppare soluzioni energetiche efficienti dal punto di vista dei costi e rispettose della natura. Ora che l’AI ha dimostrato i suoi effetti benefici in molti mercati, il settore dell’energia sta assistendo a una rapida adozione finalizzata ad affrontare una serie di sfide e cogliere diverse opportunità.

La Smart Grid abilitata all’AI

Per prima cosa, le aziende, ma anche i governi e le agenzie, stanno cercando di rendere più efficienti i consumi energetici. Una delle principali soluzioni è l’introduzione della smart grid, che utilizza una varietà di misure operative e tecnologiche, tra cui smart meter (contatori smart), elettrodomestici intelligenti e risorse energetiche rinnovabili, per fornire più dati agli operatori sui quali ottimizzare i processi decisionali e ottenere così un migliore utilizzo delle risorse disponibili.

La quantità di dati acquisiti dalle attività, che si tratti di dati sulle prestazioni degli asset, dati dei clienti, dati di misurazioni avanzate o informazioni geografiche, continua a crescere giorno dopo giorno. Le Smart Grid raccolgono e sintetizzano continuamente enormi quantità di dati provenienti da milioni di sensori per permettere decisioni tempestive su come allocare al meglio le risorse energetiche.

L’AI nel settore energetico sta quindi favorendo il potenziamento delle Smart Grid, e quindi uno scambio di energia più efficace, redditizio e una migliore regolamentazione dei consumi. AI fornisce valore accelerando l’elaborazione, lo streaming, l’analisi e l’interpretazione di dati, operazioni che non sarebbero possibili senza le ultime conquiste della data science. Infatti, l’intelligenza di queste reti è ciò che permette loro di apprendere dai modelli di utilizzo del passato, monitorare l’uso attuale e usare tecniche di predictive analytics per prevedere i consumi futuri ed evitare anche potenziali catastrofi.

I sistemi di intelligenza artificiale sono peraltro molto usati per semplificare la ripartizione della produzione tra una varietà di fonti energetiche, comprese risorse rinnovabili e non rinnovabili; inoltre, AI sta supportando gli operatori a monitorare e ottimizzare la disponibilità energetica e i costi di produzione, oltre a permettere una valutazione sui fattori ambientali che hanno un impatto sui consumi e sulla produzione. Per esempio, il gestore della rete elettrica e dei gasdotti del Regno Unito, National Grid, ha recentemente avviato una collaborazione con DeepMind (consociata Google) per introdurre la tecnologia AI e, in questo modo, ambire a ridurre il consumo energetico del 10% ottenendo benefici sia di natura finanziaria che ambientale.

Tutti gli occhi puntati sull’AI

Per rimanere competitive, le aziende energetiche tradizionali stanno investendo sempre più in soluzioni basata su AI per ampliare il loro portafoglio tecnologico e ridurre la dipendenza da risorse energetiche sempre più scarse. ExxonMobil e Chevron hanno recentemente aderito all’Oil and Gas Climate Initiative (OGCI), un consorzio di importanti aziende globali che ha in programma un investimento da 1 miliardo di dollari in tecnologie innovative per rispondere al cambiamento climatico. Inoltre, Shell ha recentemente annunciato di voler raddoppiare i suoi investimenti in energie rinnovabili, compresi quelli in energia solare e nelle tecnologie per la mobilità elettrica.

Altre aziende hanno abbracciato l’AI nel settore energetico per il monitoraggio dei consumi degli utenti finali e per consentire loro di avere un’esperienza personalizzata. Inoltre, le aziende utilizzano AI con sempre maggiore frequenza per sviluppare funzionalità di automazione o una robotica AI-enabled in grado di mantenere attive le operazioni pur in condizioni inospitali ed evitare così malfunzionamenti e catastrofi.

Stare al passo con le mutevoli preferenze dei consumatori

I consumatori chiedono sempre più spesso fonti di energia rinnovabile e vogliono che queste vengano incluse nel mix energetico proposto dai loro fornitori. Inoltre, aziende, governi e organizzazioni si sono imposti obiettivi di clean energy e, per raggiungerli, i tradizionali fornitori di energia si stanno effettivamente orientando verso sistemi di Intelligenza Artificiale capaci di migliorare la gestione energetica, aumentare l’efficienza e la conservazione dell’energia in generale. I sistemi più smart svolgono un ruolo cruciale a tal fine poiché sono in grado di valutare diversi fattori, tra cui le previsioni meteorologiche, per prevedere la domanda di elettricità da parte dei clienti, ma anche monitorare accuratamente la rete e il consumo in tempo reale di petrolio e gas.

Inoltre, i consumatori investono sempre più spesso in gadget per la smart home in grado di generare risparmi tangibili analizzando le tendenze del mercato delle utility e ottimizzando le abitudini di utilizzo (AI). A sua volta, questi dati forniscono all’industria energetica la possibilità di rendere l’esperienza dei consumatori più conveniente e personalizzata. Inoltre, stanno entrando nel mercato diverse aziende energetiche ‘non tradizionali’, che approfittano di uno “spostamento” del mercato verso il consumo di energia sostenibile: per esempio, Stem è una startup con sede in California che utilizza l’AI per mappare l’uso dell’energia, consentendo ai clienti di tracciare le fluttuazioni delle tariffe e di utilizzare in modo più efficiente l’immagazzinamento. Siemens, dal canto suo, ha sviluppato un software in grado di far funzionare autonomamente le grid in ottica di massimizzazione dell’efficienza.

In un settore che registra una sempre maggiore concorrenza tra combustibili fossili, gas naturale ed energia rinnovabile, AI sta diventando sempre più centrale. I risultati che la sua integrazione produrrà nel settore energetico sono vasti, e questo giustifica l’interesse crescente da parte dei consumatori, delle aziende e dei governi.

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